CARICATE, PER FAVORE?

LITTLE AUDREY #27Huey1

Grazie a Roberto Recchioni; transitando ieri per il suo seguitissimo Dalla parte di Asso Merrill ho trovato un video che, pur con il ritardo di quasi un mese, vale la pena di visionare (sino a quando nopn lo toglieranno dalla rete).

L’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana reciterebbe: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”

Ma nell’italia della P3, o semplicemente nella nostra “povera Italia”, se alla P3 non si crede, la Costituzione ha per alcuni lo stessa funzione che per Bossi senior ha il tricolore.

LITTLE AUDREY #27Huey2

  • Arrigo Lettona |

    Il discorso, quindi, si sposta dalla pula a Baby Huey e dalla Harvey all’assenza di cultura voluta dalla Gelmini.
    Do’ anche io il mio contributo.
    Lo leggo nei dispacci d’agenzia.
    Ancora proteste del mondo dell’università contro la riforma Gelmini.
    A Bergamo alcuni studenti hanno appeso uno striscione alla cancellata dell’abitazione del ministro Gelmini scaricando sterco davanti al cancello. Numerose le espressioni di solidarietà agli studenti che hanno appeso uno striscione alla cancellata dell’abitazione del ministro Gelmini scaricandole sterco davanti al cancello.
    Ma le contestazioni sono continuate in tutta Italia, non solo alla Scala di Milano, ma anche a Firenze (corteo e occupazione di facoltà), Bari (occupata Lettere) e soprattutto Roma, dove alcuni studenti hanno fatto un blitz alla Fondazione Roma nei pressi di Via del Corso, con il bilancio di una vetrata rotta dopo uno scontro con i vigilantes dell’edificio, uno studente ferito e 12 fermati e poi denunciati.

  • Giordana B. |

    Un secchio di letame, o se si preferisce di escrementi, o se si preferisce ancora di sterco umano (di uomo e di donna bergamaschi) è stato scaricato la scorsa notte davanti all’abitazione del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini a Bergamo. Autori dell’iniziativa un gruppo di studenti bergamaschi che così hanno dimostrato il loro dissenso nei confronti della riforma dell’università firmata dal ministro.
    Sul mucchio di letame e’ stato piantato anche un cartello con una scritta in dialetto locale: “Ddl e Gelmini an ve caga ados”.
    Il sito http://l.www.bergamonews.it ha quindi riportato la rivendicazione diramata dagli studenti autori del gesto e produttori della materia prima: “La citta’ di Bergamo – si legge nel comunicato – ospita nella sua roccaforte alta il ministro piu’ amato da tutti gli studenti d’Italia. Questa notte gli studenti bergamaschi hanno violato questa roccaforte e scaricato davanti a casa Gelmini la ‘naturale’ reazione alla sua riforma”. Ferma la condanna di Ginko, l’ispettore di Diabolik.
    Gli altri hanno applaudito. Pare.

  • Giovanna Nadier |

    Ezio, non è una “paperona”, è un bambino, un bebé un po’ sovracresciuto: Baby Huey.
    O come lo definivo qualche anno fa in un altro commento un “pulcinone aggressivo”.
    Guarda qui:
    http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2008/06/baby-huey-di-an.html

  • Marzia dietologa |

    Ciao, non vi scrivo da un po’ di mesi, come va?
    Giusto, Daniele, non è una novità che in Italia le cose vadano in questo modo e credo anche che la giustapposizione con il Sor Pampurio palumbesco, l’olio di ricino e il manganello non siano affatto casuali.
    Bella l’illustrazione di Palumbovich, in ogni caso. Mi spiace essermi perso questa mostra a Reggio e spero che ci sia la possibilità di vederla anche in altri parti d’Italia, se sarà noleggiata e trasportata altrove, magari quando sarà pubblicato il catalogo.
    Saluti cari, sta piovendo. Il cielo sta pisciando.
    PS: Qualcuno ha notizie di Giovanni Bosticco?
    Da tempo non leggo più i suoi commenti su personaggi dimenticati e lontani nel tempo.

  • DanieleTomasi |

    Beh, il “mantenimento dell’ordine pubblico” è sempre esistito, in ogni paese, ed è quello che stupisce di più il cittadino “qualunque” perché il livello di tollerabilità di “libertà di manifestazione” è diverso da quello che è definito a livello di Forze dell’Ordine (per l’appunto). Quello che mi incuriosisce è il “dopo”, cosa è successo al chiuso della caserma a quelle persone che sono “andate con loro”, che tipo di “lezione” (e scusate tutte queste virgolettature) abbiano subito al chiuso di quattro mura, senza una cinepresa né durante né dopo. Il durante è impossibile sia stato filmato, mi piacerebbe che qualcuno ci raccontasse il “dopo” di quel signore invitato ad andare a discutere in qualche locale (stupidata galattica dato che anche una situazione del genere può essere definita atto criminale, non è che se è al chiuso sia differente dal farlo in strada) o l’altro che avendo detto “questi son fuori di testa” diventa “questo viene con noi”. Avendo letto di quel che è successo a tanta gente dietro le mura di carceri e caserme l’immaginazione ovviamente dipinge situazioni drammatiche. Casualità delle casualità, il post successivo che ho aperto è quello con l’illustrazione di Palumbo omaggio al Sor Pampurio, dove fanno mostra di sé l’olio di ricino e il manganello ^_^. Però ripeto, non è una novità che sia così, ne italiana ne di dovunque.

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