ENZO BALDONI, UN SALUTO, SEI ANNI DOPO

Baldoni-doonesbury Lo riporta l’agenzia ASCA e ne diamo immediata notizia.

Preci, 27 nov – Il corpo di Enzo Baldoni, il giornalista ucciso in Iraq nell’agosto 2004, e’ stato tumulato nel piccolo cimitero di Saccovescio, nel comune di Preci in Valnerina.

Alle 14, nella chiesa di Santa Maria della Pietà, sono stati celebrati i funerali del giornalista, con una funzione che officiata dal parroco Don Luciano Avenoso, presenti i genitori, la vedova con i figli giunti da Milano ed i fratelli di Enzo che gestiscono una attivita’ turistica a Preci.
Sono passati sei anni dall’uccisione del giornalista ad opera di terroristi e tanti anni ci sono voluti per riuscire a ritrovare il corpo di Baldoni.

Le spoglie del giornalista sono arrivate a Preci nella tarda mattinata; erano rimaste conservate all’istituto di medicina legale di Roma. Numerose le personalita’ giunte per il funerale del free-lance, tra cui una delegazione della FNSI e di giornalisti umbri, cosi’ il sindaco di Preci Pietro Bellini con il gonfalone.

I familiari hanno chiesto di non portare fiori ma di destinare offerte ad un orfanotrofio di Nazareth. Antonio, padre di Enzo Baldoni, ha ricordato le battaglie per superare la burocrazia, ”una volta di piu’ ho avuto l’immagine di questa burocrazia – ha detto -. Di Enzo ricordo l’intelligenze, lui che era un fulmine”.

Mauro Biani

Schifo di servi della P2

Sopra, per non dimenticare.

A mo’ d’esempio uno dei vari articoli scritti da mano inqualificabile per un giornale che non merita di essere menzionato, e che finanziamo con le nostre tasse (argomento, questo, spesso agitato dai pecoroni a proposito dei programmi e della stampa non asservita).

A questa pagina si trova tutto quanto sul triste argomento si poteva dire, fra cui l’articolo indegno del celebre Betulla (che non è il nome alternativo di Pisellino nel Braccio di Ferro dell’editore romano Vita).

  • Aoristo |

    Un po’ di pace per Enzo, noi umani siamo portati a pensare così, più per rassicurare noi che chi se ne va.
    E’ anche una vittima della politica italiana, da vari punti di vista.
    Quella che finalmente svanirà, ma non per uno scatto di orgoglio degli italiani, offesi, sfruttati, saccheggiati, presi in giro.
    Semplicemente per fattori esterni. Gli italiani sono girati pollici, come sempre.
    Sono di ora le valutazioni fatte su chi ha diretto (parole grosse) la politica italiana negli ultimi lustri; l’articolo del New York Times con una sintesi di i dati di Wikileaks
    An intriguing alliance: American diplomats in Rome reported in 2009 on what their Italian contacts described as an extraordinarily close relationship between Vladimir V. Putin, the Russian prime minister, and Silvio Berlusconi, the Italian prime minister and business magnate, including “lavish gifts,” lucrative energy contracts and a “shadowy” Russian-speaking Italian go-between. They wrote that Mr. Berlusconi “appears increasingly to be the mouthpiece of Putin” in Europe. The diplomats also noted that while Mr. Putin enjoys supremacy over all other public figures in Russia, he is undermined by an unmanageable bureaucracy that often ignores his edicts.

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