E’ dedicata a Marco Gervasio l’intervista centrale del Disney Anni d’Oro appena giunto in edicola, l’undicesimo numero (sembra ieri che il primo stava per raggiungere le edicole!).
Eccone la copertina, disegnata da Giorgio Cavazzano, con la colorazione di Max Monteduro; di Gervasio è il logo della testata (© Disney).
Amante del personaggio di Paperinik, Gervasio è anche co-autore grafico (di fatto), della figura di Papertotti, versione paperopolese di Francesco Totti (sotto, i due insieme, in una foto inedita, come le altre di questo post, assenti dal volumetto brossurato con bandelle edito da The Walt Disney Company-Italia).
Segue na foto eccezionale, che getta una (pallida) luce sul lato oscuro di molti valenti disegnatori italiani affermatisi negli ultimi vent’anni.
Credo che la maggioranza dei “fedelissimi” di questo blog abbia tutti gli strumeti per riconoscerli senza “aiutini” di sorta.
Per questo, magari dopo aver ingrandito la foto a dismisura con doppio CLIC sulla stessa, esorto costoro a indovinarne le identità.
I parenti degli stessi (a meno che non siano coperti da pseudonimi, e in quel caso che ci possiamo fare?) non sarebbero ammessi al gioco.
La collana Disney Anni d’Oro, com’è noto, riporta nel nostro tempo un po’ dell’atmosfera di svariati decenni fa, in particolare degli anni Settanta.
A questo proposito è pertinente la sigla (sotto) di un programma televisiìvo dell’epoca, anno 1971, che proponeva in prima serata lungometraggi animati di grande prestigio, dal West and Soda di Bruno Bozzetto allo Jellow Submarine dei Beatles, sino ai capolavori verniani di Karel Zeman.
Fra gli altri fu inserito anche uno special televisvo con Paperino, ricavato dalla serie che in Italia era nota come Disneyland.
Il programma s’intitolava Mille e una sera, e la sua sigla era interpretata dai Nomadi.