Un proiettore degli anni Trenta molto particolare, con “filmine” non so quanto autorizzate (ma poi sì, perché no?) della ditta Duracolor Film.
Non è esattamente quello che vediamo sopra, ma è qualcosa di simile, almeno come procedimento impiegato per vedere le immagini fumettistico-animate in movimento.
E’ quanto ci vuole per rallegrare una serata fra amici, fra zanzare e semi di cocomero sputabili in lontananza, mentre le falene friggono in quelle specie di forni crematori luminosi appesi fra gli alberi.
Senza possedere questi costosi marchingegni vintage (uno dei quali, simile, è in possesso della Fondazione Franco Fossati, come mostrammo alla Statale all’inizio di giugno 2009, si apre il computer portatile, si digita l’indirizzo di Cartoonist Globale, e, vedendo Braccio di Ferro e gli altri, si fanno (possibilmente sbavando) delle esclamazioni di stupore.
Si è appena cominciato (sopra) con un episodio Popeye e Olivia, affiancati dal lepido Poldo Sbafini…
E si prosegue (sopra) con una striscia che in Italia conoscono Fortunato Latella e pochi altri: Moon Mullins.
Discorso analogo (sulla misconosciutezza) va fatto per Harold Teen.
Invece, di presentazioni non necessita Dick Tracy, che rivanga con queste filmine il suo “caso n. 66”. Per la cronaca, il brano di sottofondo è Sugar Cane, di Scott Joplin.
Questo sopra è un episodio non ricavato da un fumetto, bensì dai Racconti di Mamma Oca (Mother Goose).
Smitty, a un rodeo dell’Arizona (con sottofondo di musichetta acconcia).
Sopra, Tiny Tim sperimenta cosa vuol dire “memoria da elefante”.
Betty Boop, con Bimbo e Koko, incarna un ottimo finale di post, specie se i tre se ne vanno in gita in Spagna. Ah, be’!
Della Moviton parliamo un’altra volta…
Qualcosa lo trovate su uno dei prossimi fascicolo DeAgostini di Disney Story.