Dal Canada, gelido ma non troppo (di questi tempi), Eva mi ha disegnato questa notevole dipintura satirica, della quale vado orgoglioso.
Grazie a lei e a Jacinthe!
Già in passato su queste “colonne” (chiamiamole pure così) si è parlato di questa sublime coppia di ragazze, ma per i lettori novizi (che sono approdati al Sole 24 Ore dopo il restyling del sito e dei blog annessi), ci torniamo sopra, Perché no?
Ordunque, ammesso che a qualcuno interessi: ho conosciuto Eva Rollin, la disegnatrice di questa proposta comica (un “circa-cartonato all’olandese” di vita vissuta presunta e verosimile, pubblicato da Glénat Québec, naturalmente in Canada, ma circolante in tutta la francofonia) sotto la neve di un festival di Angoulême, tre o quattro edizioni fa.
Non era un incontro casuale.
Ero stato spedito a incontrarla dalla sceneggiatrice montrealese (o monrealeggiàna, se si preferisce), Jacinthe Leclerc, che invece conosco da… ehm, almeno due decenni, quando lavorava a Roma presso la Comic Art.
Finalmente, tempo fa è uscita la loro prima fatica insieme, Chloë arrive en ville, che i francesi (se volessero) presenterebbero con le seguenti parole:
Rien ne va plus pour Chloë.
Elle est licenciée le jour même où elle emménage dans son nouvel appartement et Jake, son amoureux, lui annonce qu’il veut prendre une pause. Heureusement, il y a les copines… Et le nouveau bar de son nouveau quartier qui devient pratiquement une extension de sa maison.
Cette fréquentation assidue l’amène d’ailleurs à se poser des questions sur sa consommation d’alcool. Dépendance ou simple divertissement?
Il faut dire qu’Artie, le serveur, n’y est pas pour rien… Racontée avec humour et ironie, Chloë arrive en villeest la chronique d’une remise en question. Celle d’une fêtardeimpénitente qui tente de prendre un nouveau départ.
In questo post, una tavola in fase di disegno della serie (che probabilmente non fermerà a questo titolo) e una definitiva, completa di dialoghi.
Sopra, l’autocaricatura di Eva.
A destra, un’istantanea di Jacinthe, mentre consegna un premio non saprei proprio dire a chi (ma il destinatario dello stesso, in qualsiasi parte del mondo si trovi, si riconosce nella foto si faccia vivo e l’onoreremo come possibile).
Sulla collaborazione fra le due ragazze, Jacinthe racconta a Cartoonist Globale l’origine del progetto.
A lei la parola.
• Il personaggio Chloë (Little Lush in inglese) è stato creato quando abitavo a Manhattan.
Ero seduta con la mia amica Francine Grillo Burke in un bar malfamato alla Central Station. Ci ne siamo accorte e ho detto “Let`s take the guzzle and run” (Cul sec in francese, oppure in italiano sarebbe “finiamo questo drink and andiamo di qui al più presto”)!
È in quel momento che ho avuto l`idea di scrivere le storie di una donna nei bar. Insomma, sono storie universale di tutte noi donne che usciamo ogni tanto e che facciamo delle cazzate.
Dopo averli scritti, hoo fatto vedere i miei soggetti al mio amico Regis Loisel, che mi ha detto: “Conosco una ragazza che ha ha uno stile perfetto per per le tue idee.
E ho incontrato Eva Rollin.
Lei aveva già pubblicato tre libri di una serie di Mademoiselle da sola e quando ha letto ciò che avevo scritto gli è piaciuto immediatamente.
È cosi che una lunga complicità è nata – dico lunga perche erano tre anni che aspettavamo un contratto.
Abbiamo firmato con Glénat Québec (grazie Annie Ouellet!) l`estate scorso e voilà! Il prodotto finale!
Anche Eva racconta, di seguito, la sua versione dei fatti (che per questa volta traduciamo nell’italico idioma).
Mi piace sopratutto incontrare gente diversa, è la cosa la più importante per me.
Allora, quando Regis, dalla Glénat, mi ha parlato del progetto, ho avuto voglia di incontrare Jacinthe Leclerc e ci siamo subito trovate in sintonia.
Inoltre, fino a prima di allra avevo sempre lavorato da sola e avevo voglia di fare delle collaborazione artistitiche, di mischiare delle idee e dei modi di lavorare diverse. Di aprirmi agli altri…
Infine, ovviamente il soggetto del fumetto rientrava perfettamente nel mio stile di narrazione e di disegno.
La personalità di Chloë mi comunicava parecchie cose.
È stata una bellissima avventura umana.
E ai lettori chiedo: allora, facciamo delle belle cose insieme, no?
Difficilmente il libro sarà reperibile nei normali canali, al massimo tramite le (poche) fumetterie che in Italia importano materiale francofono.
Ma si può acquistare on-line.
Come precisa Jacinthe:
… Et on peut acheter le bouquin en ligne chez amazon.fr, donc est-ce que ce sera la même chose pour amazon.com