LA DOPPIA NASCITA DI ANDY PANDA, da Alfredo Castelli

© Universal:Lantz Mentre si cercano delle cose fra gli albi polverosi o nei siti labirintici, talvolta se ne trovano altre.
E’ quanto è accaduto (credo) ad Alfredo Castelli, che mi ha inviato il suo “bottino” onde condividerlo con i colti visitatori di Cartoonist Globale.

Riguarda Andy Panda, il famoso mammifero peloso (da tempo ormai estinto) di Walter Lantz, che qui vediamo in alcune sue versioni note ed evolute.

Già che ci siamo, l’occasione sembra propizia per pubblicare, finalmente, un paio di immagini scattate dal nostro fedele lettore Cesare Milella, grande collezionista e appassionato, che è insieme ad Alfredo e al presente blogger a Napoli COMICON lo scorso 1° maggio, giorno nel quale, in città, si è sciolto il sangue di San Gennaro (mentre il 17 scorso si è gelato quello di De Gennaro, ma questa è un’altra storia, e la battuta non è nemmeno mia).

Castelli Milella Luca 2010 blog

Ecco cosa scrive il BVZA (“Buon Vecchio Zio Alf” per i non iniziati):

Tu sapevi (io no) che nei fumetti Andy Panda (ri) nasce (nel senso che erano già uscite tre brevi storie ambientate a “Pandamonia” in Cracjack Funnies del 1941) in una storia semiavventurosa a puntate?
Viene scoperto durante un’esplorazione in Tibet; un malvagio cacciatore di animali per lo zoo che gli dà la caccia e una bella ragazza lo protegge.

La serie esce su The Funnies (Dell) nn. 62, 63, 64 del 1942. I disegni sono firmati da tale Bing. Più tardi, in New Funnies, (ri)prenderà in stile funny animals.

Eccoti – se già non le conosci – due pagine del primo episodio e una del secondo.
Alf

Interessante per tutti, no?
Così si chiarisce anche il senso dell’aggettivo New di New Funnies.

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A seguire, un’altra foto scattata da Cesare Milella ad Alfredo Csatelli durante un dibattito allo scorso Comicon con la conduzione di Sergio Rossi, che introduce Mario Gomboli, Milo Manara, Luigi Corteggi e l’editore Giuseppe Peruzzo, fondatore della Q Press, a proposito del volume storico Un fascio di bombe, del quale abbiamo parlato più volte in questo blog.
Per esempio qui e qui (pezzi entrambi tweetati).

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Parlando di piccoli panda che nascono, eccone uno, che ieri Mark Evanier ha citato nelle sue pagine web News from Me, ricavando il video che segue dal canale del National Geographic.
La cosa bella e curiosa è che… è nato di pelo rosso!

  • Jim Vadeboncoeur Jr |

    There was, unfortunately, no closure as to the gender nor first name of “Bing” who signed the Andy Panda stories in New Funnies (not TV Funnies) #63 & 64 (not #62). We only know definitively that those two stories are signed “Bing.” Everything else in that Alter Ego article was speculation (and, perhaps, wishful thinking). Hames and I regret that we were not clear on that point in our article.
    Peace, Jim (|:{>

  • Cesare Milella |

    Grazie Luca per la pubblicazione delle mie foto al Napoli Comicon 2010.
    Tanti auguri al grande Alfredo che domani compie gli anni e anche al suo personaggio principale, Martin Mystere, anche lui nato il 26 giugno, ma cinque anni prima rispetto al BVZA.
    la cultura fumettistica e l’insaziabile curiosità di Alfredo Castelli continuano a stupire; queste rivelazioni su Andy Panda vengono dopo la scoperta della vera identità di Mandrake, del Sandokan inedito di Milani/Pratt e le ricerche sui primi anni dei fumetti americani in “Eccoci ancora qui” e tanti altri lavori sul mondo del fumetto (buon ultimo “Fumettisti d’invenzione”, illustratissimo libro con gli autori di fumetti inventati al cinema, televisione,letteratura e altri media).
    Nel n.50 di “Scuola di fumetto” c’era un articolo intitolato “50 fumetti per sopravvivere su un’isola deserta” in cui dieci collaboratori della rivista sceglievano ciascuno cinque fumetti imprescindibili per proprie emozioni, ricordi o formazione.
    Anch’io mi sono cimentato in questo gioco scegliendone cinque e al primo posto
    il mio fumetto preferito è quello che ritengo il capolavoro di Castelli e Alessandrini: “Il segreto di San Nicola”, sensazionale avventura di 232 pagine di grande formato di Martin Mystere ambientata nella mia città, Bari.
    Non sono il solo a pensarla cosi; su Dime Press n.12 vengono assegnate alla storia le sei stelle di capolavoro e si conclude la recensione così: “Il tratto di Alessandrini rende concrete con maestria le emozioni di Castelli. Fantastico”.
    L’ho riletta tante volte e ogni volta provo lo stesso piacere.
    Un grazie ad Alfredo Castelli per questa e tutte le altre emozioni che mi ha dato.
    Cesare

  • Luca |

    Grazie, Alberto, sempre prezioso!
    E’ imminente un altro piccolo contributo (averci il tempo di mettere a fuoco tutto!!!) su un’altra woman artist della Golden Age, ancora fra noi: Lily Renee!
    Ciao per ora!
    L.

  • beka |

    Hello!
    L. Bing era in realtà una signora, mi pare si chiamasse Lea o qualcosa di simile. Ne parlarono qualche anno fa, sulla pro-zine “Alter Ego”, gli ottimi Hames Ware e Jim Vadeboncoeur, Jr., citando una missiva di suo nipote (vado sempre a memoria), il quale confermava che la Bing aveva in effetti disegnato un sacco di storie per la Dell/Western, incluse quelle di Andy Panda, Raggedy Ann + Andy, Fairy Tale Parade e altro ancora. Pare che facesse da assistente/ghost al bravo illustratore George Kerr, che negli anni Quaranta era già piuttosto anziano.
    Hames e Jim scoprirono a suo tempo che almeno in due splash pages di albi Dell era scritto, pur nascosto, “Bing” o “L. Bing”, e cominciarono a chiedersi se questo fosse il vero nome del disegnatore. Be’, lo era. Onore a questa ottima woman artist dallo stile personalissimo!
    Salutoni,
    beka

  • Andrea Cara |

    Bello Andy Panda e carino il baby Panda.
    Però, non è curioso che il baby Panda sia nato di pelo rosso. Il Panda rosso, o Panda minore, è tutta un’altra specie, e completamente diversa dal Panda gigante, quello classico simbolo del WWF.
    Buon lavoro
    Andrea

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