IL CORPO DI ALICE (IN WONDERLAND)

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Mai visto un tatuaggio così complesso ed esteso dedicato a un personaggio dello schermo (animato o non)!
Quasi in contemporanea con l’uscita sullo schermo della nuova Alice, il derma di una tizia, a mo’ di tela, ospita una panoramica sulla ragazzina bionda, così come venne animata nel lungometraggio di mezzo secolo fa.

A ritrarla, sulla pelle di questa vittim… ehm, ragazza è stata l’artista Holly Azzara, che nelle sue pagine web spiega anche il procedimento impiegato per compiere questi “arabeschi” su epidermide.

Lakes Alice 5

Lakes Alice 1
Lakes Alice 2
Alice-for-blog1 Dodo

La ragazza che ha prestato ben volentieri la sua pelle si chiama Lake Jurosko, che così parla della sua amata tatuatrice in questa pagina:

“Holly is the most creative/talented person I have ever met. That’s mostly why I’m addicted to her tattoos. She has decorated over half my torso with her artwork, but my Alice piece is by far my favorite. I came to Holly with my idea in May ’08 and it was complete by February ’09.
It came out better than I could ever have hoped. I spent most of that year wrapped in saran wrap because of it, but it was worth it. Most of the tattoo wasn’t even in my original idea, but I would come to Holly and say “I think this would be awesome” and then two weeks later she would have it drawn up.
She knew how important it was to me to have the characters look exactly like they did in the movie and she was very dedicated to my vision. Holly I had the thickest reference folder in her filing cabinet with picture after picture of characters in the movie.
I don’t know that anyone could have put up with how anal I was about the way I wanted this to look like the way she did. Not only is she a great artist, but she is an awesome person.
She is one of the funniest people I know and always had me laughing even when she was tattooing my elbow (which is crazy painful). She was amazing to work with and I respect her tremendously. I’m so jealous that Massachusetts gets to keep her. And just for the record no it didn’t hurt in my armpits.”

Ulteriore curiosità en passant: chi sapeva che Tove Jansson, creatrice dei Moomin (attualmente in fase di ristampa in una curatissima collana della Black Velvet, vedi immagine sotto; la cura è di Omar Martini e Sergio Rossi), avesse illustrato a sua volta una versione di Alice?
Illustrazione sotto…

I moomin

Tove Jansson

Volete una rarità, buona per la fedele Caterina e per il suo sito?
Ecco: nel 1983, Richard Burton e sua figlia Kate (avuta dalla sua prima moglie Sybil Williams) sono comparsi insieme in una versione di Alice in Wonderland trasmessa dalla televisone americana, basata su un adattamento teatrale voluto dall’attrice Eva Le Gallienne per una messa in scena a Broadway nel 1932.
Poiché è molto raro sentir cantare Richard Burton… penso che valga la pena di ascoltarsi (e di segnalare agli amici) questa sua versione di The White Knight’s Song .
Il titolo, stando a quanto dice lo stesso Cavaliere Bianco, è: A-Sitting On A Gate.

La meravigliosa illustrazione con Capitan Libeccio (il dodo) è di Al Dempster.

  • La Venexiana d'antan |

    C’era una volta, tanto tanto tempo fa, una ragazzina innamoratissima del suo fidanzatino stronzetto.
    Si, lui era stronzetto.
    Stronzeggiava semi-infedele tra le sue giovani amicizie tra maschio e femmina che non esistono. Le ragazzine extra con cui usava intrattenersi, che sapevano del suo fidanzamento serio, seriamente se ne sbattevano.
    Anzi, il gusto del desiderare la donna d’altri (in questo caso lo stronzo d’altri) era troppo forte per rinunciare ad ambigui tète a tète pomeridiani, imbarazzanti cinema a due, compleanni senza estensione di invito alla fidanzata ufficiale, confessioni tra le lacrime e baci sempre troppo vicini all’angolo della bocca. Sono cose da ragazzini, dai, sono cazzate che si fanno…
    Si sperimentano i primi rapporti interpersonali, c’è l’insicurezza, la voglia di consensi, l’inconsapevolezza del dolore che si provoca, il fascino del proibito, il vorrei ma non posso, il vorrei ma non potrei, l’eccitazione scambiata per amore, delle stronzette scambiate per amiche, un blog dopo anni e anni.

  • Gelindo |

    Parlando di questi meravigliosi disegni su Alice, e anche dei fumetti che la riguardano, mi scende una lacrimuccia al pensiero che oggi, almeno in USA, non farebbero più numeri soddisfacenti.
    Leggono più fumetti da noi che da loro!
    Ho trovato questo report (e commento) in rete, che se vero non promette bene affatto. L’attuale casa editrice Boom! va peggio della Gemstone in prospettiva.
    I don’t have an easy answer, either. I do see that Boom’s numbers are dropping faster than Gemstone’s, and in a much shorter period of time. We’ve gone from WDC&S selling close to 7,000 books in October to dipping under 4,000 copies last month. DDF and Hero Squad have fallen off the Diamond Top 300 completely at this point.
    I think part of the problem is that while Boom has been going after kids with these titles, the genre-specific content and format has also alienated the hardcore collectors who supported the Gemstone books.
    It could also be that there are just too many Disney books on the shelf now, and that each new book dilutes the readership for one of the other books. It could be that the direct market isn’t the place to peddle standard character Disney books, as kids don’t spend a lot of time in comic book shops in 2010. It could be any of the above… it could be all of the above… and it could be some other reason we’re just not aware of.
    One thing is for certain, however, it’s *not* because the characters aren’t worth reading.
    Another theory being kicked around in that thread is that maybe more American creators could create stories with the characters to appeal more to today’s American kids, vs. simply using reprints of stories written for overseas markets. (I’m in that camp myself, but want to stress that I’m in no way belittling European or Italian produced stories… just pointing out that those stories are targeting kids in a totally different market.)
    I think Darkwing Duck will do well. But again, it’s going for nostalgia, and I have to wonder how many kids will latch on to a comic book sequel to a 20-year-old cartoon show that’s been off the air for a decade or longer. If it’s written under presumption that readers are already familiar with the cartoon show, then, well… it’ll have limited appeal.
    But nostalgia sells in the direct market, and I predict some good numbers.
    But that’s just a mini-series, isn’t it? And it doesn’t help the other books any.

  • Caterina |

    Mi piacerebbe incontrarla… peccato che tra tante “Alice” abbia scelto proprio quella di Disney.
    Belle le illustrazioni di Tove Jansson; l’ho scoperta nel lontano 1998 in una biblioteca di Bristol. Un’altra meravigliosa interpretazione è quella di Peter Blake (http://nga.gov.au/PrintedLight/details/32756.htm) poi ce ne sono talmente tante altre degne di nota che per citarle solamente occuperei tutto lo spazio…
    p.s. grazie per la rarità!

  • Genyalina |

    Bellissimo, piacerebbe anche ame vedere dei corpi tatuati con personaggi dei fumetti. Se qualcuno li ha (anche questa ragazza con Rat-Man), non sarebbe possibile postare dei link a delle pagine precise? Vederli in qualche modo, insomma!

  • Stefano Priarone |

    Ho un debole per le ragazze con tatuaggi creativi (non quelli banalotti come hanno troppe, tanto per farsi un tatuaggio), penso (per restare in topic) ad esempio a una mia amica grande fan di Rat-Man con almeno sette tatuaggi (la schiena è tutta ricoperta e parte della pancia e le spalle).
    Ciaoissimo
    Stefano

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