MICKEY MOUSE “IN GURS”, DI ANDREA GRILLI

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Sono immagini molto piccole, come si può vedere sopra, quelle che Andrea Grilli ha scelto a corredo di uno suo interessante pezzo che potrebbe essere sfuggito ai più (e che quindi segnalo, dopo che lui l’ha fatto con me) nelle sue pagine dedicate all’ebraismo e ai fumetti.
Il suo articolo si trova a questa pagina e tratta di una storia di arte sequenziale realizzata nel 1942, nella quale un deportato iniziò a raccontare la sua Shoah mettendo dentro alle immagini, come elemento intrinseco della sua formazione culturale, anche l’iconico Grande Topo di Walt Disney, popolarissimo all’epoca, come già prima e anche in seguito.

Questo racconto ambientato in un lager precede di svariati decenni il celebrato Maus di art spiegelman (sotto, alcune immagini) e ovviamente anche il primo lungometraggio spielberghiano del topolino Fievel, che (si disse) aveva ripreso in modo sin troppo disinvolto qualche idea di spiegelman.

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American recita

Lascio la parola ad Andrea, che ha rivelato questa tappa stranissima, apocrifa ma altamente significativa, della carriera di Mickey:

(…) Si tratta di Horst Rosenthal e del suo “Mickey Mouse in Gurs”. Gurs era un campo di concentramento francese.
Si tratta forse della prima produzione tangibile nel mondo del fumetto del racconto dei lager.
Rosenthal usa una icona come Mickey Mouse per mostrare la vita nel campo francese. Contrappone questa icona, palesemente associata alla libertà, al pensiero autoritario e nazista prevalente in quegli anni.
Mickey Mouse affronta la burocrazia del campo per cui tutti devono avere una etichetta (sei ebreo? Hai figli?). In realtà il personaggio disneyano è una specie di ospite, un essere non internato che alla fine potrà volare via verso la terra della libertà, cioè gli USA
.

Qui l’articolo completo.

Ad andrea vorrei chiedere, se possibile, qualcosa di più. Da dove ha ricavato quelle immagini, se ve ne sono altre e di più grandi, conoscere qualcosa di più di questa singolare creazione, che di sicuro non lascia indifferenti i lettori di Cartoonist Globale.

Maus  Art Spiegelman

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Mickey in gurs

  • paolo |

    A proposito di fumetti ebraici: al Jüdisches Museum di Berlino si apre il 29 di questo mese una mostra sui “jüdische Comics” :
    http://www.jmberlin.de/comic/?sprache=en

  • Andrea Grilli |

    Ciao Luca,
    grazie della segnalazione. Mickey Mouse in Gurs è oggetto di studio da parte della comunità ebraica statunitense che da diversi anni sta indagando sulle origini dei comics. Nel triste capitolo dei fumetti sulla Shoà è emerso questo fumetto che è conservato presso Archives of the Memorial de la Shoà a Parigi.
    Su Scribd.com è possibile scaricare un articolo di Pnina Rosenberg che esamina la produzione fumettistica di Rosenthal. Al momento non mi risulta una una pubblicazione che raccolga le tavole disegnate dall’autore prima di morire.
    Appena ho notizie più precise ri-intervengo.
    Grazie ancora.
    Andrea

  • paolo |

    Mi piace legegre nell’ultima vignetta della storia su Topolino a Gurs che il protagonista si libera cancellandosi con la gomma (“Since I’m only a cartoon, I removed myself with a stroke of an eraser”). In effetti solo i personaggi dei fumetti hanno questa possibilita’ di liberarsi…

  • Rodolfo |

    Mi ricollego a Federico Provenzano. Vorrei anch’io poter leggere questa storia per intero, che a quanto pare fu pubblicata in passato.
    E’ significativo che l’icona di Topolino sia stata così forte e presente anche appena dodici anni dopo il suo primo fumetto, quando forse in Germania nemmeno venivano più pubblicati i fumetti di Mickey (Hitler si guardava i suoi film in privato senza farli vedere alla gente, quel criminale e così faceva anche l’altro dittatore rinnegato italiano).
    Grazie a andrea Grilli che ha riscoperto questa testimonianza grafica.
    Attendo con ansia i prossimi volumi degli anni d’Oro di Gottfredson. Le storie del periodo bellico sono quelle che più m’interessano perché credo di non averle mai lette, o semplicemente trovate e viste, in un’edizione italiana del passato. Sono anche un documento storico oltre che delle belle storie da leggere per divertirsi.

  • John Garvin |

    La morte è piuttosto aleggiante in questi post recenti: Arigliano, Vianello, Death Note, un ebreo ucciso nell’olocausto criminale di Hitler.
    So che while held in Gurs, Rosenthal produced two more booklets – “A Day in the Life of a Resident” and “A Small Guide through Gurs Camp.” Along with several thousand others, Rosenthal was executed in Auschwitz in 1942.
    Today a forest grows where the fences of Camp Gurs once stood.

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