GILBERT HERNANDEZ E GEORGES WOLINSKI A NAPOLI COMICON (BLACK) 2010!

Beto High

Chi ha letto Irripetibili o altri scritti (del sottoscritto), sa (persino da un’intervista televisiva di qualche anno dove Red Ronnie mi chiedeva di parlare del mio fumetto preferito) del mio infatuamento (o infatuazione?) della prim’ora per Love & Rockets di Los Bros Hernandez, che ho avuto l’onore di presentare forse per primo in Italia su Comic Art (grazie alla rivista stessa e alla sua amministrazione che ne aveva acquisito i diritti, naturalmente).

Ora, quindi, sono molto felice che uno dei tre fratelli, Gilbert, detto Beto, discenda nello Stivale come ospite della prossima edizione di Napoli COMICON, dedicata al Nero (Black), anche se la copertina dell’ultimo libro di Beto fresco di stampa in USA (vedi sopra) potrebbe più far pensare al Verde (Green).

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Di Beto, tra le altre immagini di questo post c’è anche una sorta di video-display che mostra il volume rilegato, uscito per la Fantagraphics, con uno dei suoi personaggi più importanti: Luba.

Tra gli altri, primi primi grandi autori annunciati a COMICON 2010 ci sono Milo Manara, che torna dopo sei anni a Napoli, accompagnato da un altro mostro sacro del Fumetto mondiale, e cioè Philippe Druillet, a capo della folta delegazione d’oltralpe, di cui fanno parte i quattro autori di Tranches Napolitaines, Mathieu Sapin, Alfred, Anne Simon e Bastien Vivès, accompagnati dal Grand Prix di Angoulême, Baru.

Sempre dagli USA, oltre a Beto Hernandez, giungono gli ospiti legati alla mostra a cavallo tra fumetto ed arte contemporanea curata da Diavù (Davide Vecchiato): Jon Burgerman e Jim Avignon.
Georges_wolinski Dall’Argentina avremo Enrique Breccia, accompagnato dal nostro amico Carlos Trillo, mentre dal Brasile il giovane Galvao. Dalla Germania Uli Oesterle, Ulli Lust e Kai Pfeiffer, mentre per la Polonia sono in arrivo Marzena Sowa e il disegnatore francese Sylvain Savoia.

Per la sezione dedicata alla satira, un altro grande autore francese ci onorerà della sua presenza e incontrerà il pubblico italiano dei suoi fans: Georges Wolinski (foto a destra e illustrazione sotto), che oltre ad essere il vignettista e fumettista ben noto è anche stato lo scopritore (o il ri-scopritore) per la Francia di giganti del Fumetto italiano come Benito Jacovitti, Guido Buzzelli e Raoul Buzzelli.

Inoltre, tra gli autori italiani ad aver confermato la loro presenza spiccano Andrea Bruno (protagonista della monografica da HDE), Riccardo Burchielli, Giuseppe Palumbo e il ritorno gradito di Tito Faraci.

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E questo, quanto a ospiti (e altro) dell’edizione “estesa” 2010 è solo l’inizio!

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Gilbert hernandez

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  • Andrea Ippoliti |

    Ehi, Luca! Quando hai novità fammi sapere anche su quella proiezione “Mickey-related” al Comicon. Quando puoi sentiamoci poi via mail!

  • Willi |

    Wolinski lo incontrai anni fa all’inaugurazione di una sua personale in una galleria milanese. Beto Hernandez, invece, mai. Ah, Fritz!

  • Sonja |

    Bellissimo quel display con il libro di Luba.
    E bellissima l’idea di portare in Italia Wolinski.
    E’ la prima volta?
    L’ho letto su “Blue”, su vecchi “Playmen” della Tattilo Editrice usciti a fine 1960 e anche su “Ali Baba”, che pubblicava la sua serie “Hit Parade”.
    Cambiando discorso, domani e posdomani si vota, ragazzi!
    Gli italiani voteranno ancora la pletora di pretoriani (gioco di parole) del nuovo Benito?
    Ecco ciò che scrisse Ernest Hemingway, il 27 gennaio 1923, sul The Toronto Daily Star, a proposito di lui:
    «Mussolini è il più grande bluff d’Europa. Anche se domattina mi facesse arrestare e fucilare, continuerei a considerarlo un bluff.
    Sarebbe un bluff anche la fucilazione.
    Provate a prendere una buona foto del signor Mussolini e esaminatela.
    Vedrete nella sua bocca quella debolezza che lo costringe ad accigliarsi nel famoso cipiglio mussoliniano…
    Studiate il suo passato…
    Studiate il suo genio nel rivestire piccole idee con paroloni.
    Studiate la sua predilezione per il duello.
    Gli uomini veramente coraggiosi non hanno nessun bisogno di battersi a duello, mentre molti vigliacchi duellano in continuazione per farsi credere coraggiosi… C’è qualcosa che non va, anche sul piano istrionico, in un uomo che porta le ghette bianche con una camicia nera».
    Mussolini era un principiante del bluff! Che dire di uno che, per fare il “raccattavoti”, promette agli elettori l’eterna giovinezza? O di sconfiggere il cancro in tre anni? O il ponte sullo Stretto?
    Se ci fosse qualcuno tra i lettori che sciaguratamente l’ha votato, rifletta un attimo e se intende votare di nuovo da quella parte… be’, allora ben venga la sua astensione!
    Gli altri, che intendano votare qualcun altro ma non ne sono del tutto sicuri, invece, NON si astengano affatto e vadano a votare.
    Questo è il mio appello.
    Anche se il futuro è incerto, quella del bluff dovrebbe ormai essere una certezza per tutti.

  • Elisabetta |

    Love & Rockets è uno dei miei fumetti preferiti.
    Grande, quest’idea di chiamare almeno un Hernandez in Italia, non credo che siano mai venuti prima!
    Me li ricordo su “Lupo Alberto Magazine” e poi in un albone a parte della Acme (o era già “Macchia Nera”?).
    Poi ho comperato i primi della Magic Press.
    Ma se ho ben capito non è mai uscita in Italia tutta la collana completa, nemmeno della prima serie, prima che lavorassero in formato comic book.
    Bella mossa anche quella di Wolinski.
    Non dimentichiamoci della sublime Paulette, disegnata da Georges Pichard.

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