Questa è una delle celebri costruzioni immaginarie di Rube Goldberg, cartoonist che avevo introdotto alla chetichella in un post di qualche giorno fa e sul quale torno, anche grazie all’apprezzamento di Martina Treu. Amazing, vero?
Forse, però, né Martina, né gli altri visitors di questo blog hanno ancora visto il nuovo video degli OK Go, che prende ispirazione dalle reazioni a catena immaginate dal (direi “geniale”, se non rischiassi di logorare quest’aggettivo; ma… vabbe’… nel suo caso devo proprio affibbiarglielo) ispiratore del Premio Reuben.
Vale la pena di vederlo, questo video, trattenendo il fiato.
Subito sotto.
Rube Goldberg™ & © of Rube Goldberg, Inc.
Il video degli Ok Go piace molto ad Amanda Palmer, qui immortalata in due sue performances storiche (pur ressendo assai recenti). In particolare, si trova in Australia come ospite dello show Good News Week.
In chiusura, condivide la genialità grafica di Goldberg il Maestro di inizio Novecento Winsor McCay, papà del ragazzino insonne, affetto da incubi, Little Nemo.
Nel suo interessante blog Fumettologicamente, che ho citato più volte, Matteo Stefanelli rivela che McCay avrebbe compiuto una sorta di plagio. A conforto di questa tesi, porta una tavola di un autore francese, un certo Rip, impegnato nella creazione di images d’Epinal, famose stampe popolari illustrate.
Qui il pezzo, con dovizia di dettagli, che rimanda alla rivista SIGNs Journal, dell’Editore Felici, e al giovane storico (sembra un bisticcio di parole, se non prendete posizione netta su quale delle due è sostantivo e quale aggettivo) Antoine Sausverd.
Cosa ve ne pare?