“SCODINZOLINI”, L’AQUILA, MILLE CHIAVI

Transenne

Seguo spesso il blog di Miss Kappa, attivissima blogger impegnata soprattutto a denunciare la scandalosa gestione sciallesca del post-terremoto all’Aquila.

Nella giornata di oggi è stata in prima fila dandosi da fare con l’iniziativa di protesta della quale riporto qualche passo, e che ha avuto come bersaglio anche la troupe del TG1 guidata dalla giornalista Maria Luisa Busi, in Abruzzo per un servizio per il settimanale di approfondimento Tv7.
Molto più corretta la troupe di Sky, un servio della quale riporto, ricavandolo da YouTube.

I manifestanti hanno contestato la presenza del TG governativo sul posto, gridando “Scodinzolini, Scodinzolini!” (nomignolo con il quale è comunemente chiamato dalle persone di buona volontà il direttore del TG1 Augusto Minzolini) e accusando l’emittente nazionale di avere diffuso un’immagine edulcorata e tranquillizzante della ricostruzion, per suscitare il consenso verso il Governo.







Oneste e corrette le parole della Busi in risposta ai manifestanti (vediamo quanto le costeranno e se i suoi “capoccia” le consentiranno di confezionare un servizio più obiettivo della media, in tempi di campogna elettorale): “Quello che io posso dire – ha spiegato poi la Busi all’Ansa – è che io sono qui per fare il mio lavoro onestamente e non posso rispondere, ovviamente, dell’informazione a livello generale che il Tg1 ha fatto nel corso di questi dieci mesi dal terremoto. Posso solo dire – ha aggiunto – che quello che ho visto all’Aquila, in questi giorni con i miei occhi, è molto più grave di come talvolta è stato rappresentato: migliaia di persone sono ancora in albergo, le case non bastano e la ricostruzione non è partita.”





Ecco come Miss Kappa racconta la cronaca dell’iniziativa.


Eravamo in tanti, molti di più dei trecento della scorsa settimana. Mille e più. L’iniziativa era quella delle mille chiavi, quelle delle nostre abitazioni, da appendere alle transenne che ci vietano l’ingresso in centro storico.
Iniziativa partita su Facebook, e passata di bocca in bocca.



L’intenzione degli organizzatori non era quella di varcare la zona rossa. Sono fiera di aver per prima spostato la transenna e di aver poi incitato i miei concittadini a non fermarsi a Piazza Palazzo, ma a riappropriarci della nostra città. Titubanti, all’inizio, gli Aquilani hanno poi invaso pacificamente la città delle macerie. Quintali e quintali di macerie.
Tantissimi le hanno viste per la prima volta. Capivo il loro sgomento. E le loro lacrime. Ma c’è stata una grande voglia di partecipazione.
Persone che mi raggiungevano chiedendomi quali iniziative sono in programma. E che si facevano avanti per ricevere i volantini approntati per l’occasione e il foglio locale “Il Cratere”, sul quale scriviamo noi Aquilani
.


Tanti hanno messo a disposizione la propria professionalità, per poter costruire, insieme, realtà propositive in merito alla ricostruzione. Questo è quello che conta: le persone, la voglia di partecipare, la sana rabbia per quello che ci è stato fatto. Poco mi interessano le passerelle dei nostri amministratori, Sindaco e Presidente della Provincia.
Dove erano quando si è perpetrato lo scempio e la speculazione sulla nostra terra? A conferire premi e tributi di stima a Bertolaso
.


Il seguito, la lunga cronaca dei mesi scorsi e di quelli che verranno nel blog di Miss Kappa.

  • Diego De Las Vegas |

    Pensavo che un post su questioni socialmente importanti come questo raccogliesse vari commenti e invece no…
    Forse interessano solo i fumetti, da queste parti?
    Per me è bene, invece, che si parli anche di questioni sociali, che ci riguardano tutti.
    Rincaro la dose e segnalo cosa ha scritto Gilioli nel suo blog a proposito della notizia su facebook che oggi si è sentita un po’ ovunque: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/
    Sul gruppo di Facebook contro i bambini down ha già detto bene e molto Fabio Chiusi: spiegando come oltre un certo limite il trollismo crei «dolori per la libertà di espressione in rete di tutti».
    Aggiungerei solo che le prossime due settimane saranno decisive nella discussione di un paio di leggi finalizzate a soffocare la Rete in Italia: il decreto Romani sui video e il riesumato disegno di legge Alfano sulle intercettazioni, con la nota norma ammazza-blog.
    Nessuno vuol fare tanta dietrologia da pensare che il gruppo anti-down sia stato fatto apposta: ma certo bastava sentire i titoli dei tg di stasera per capire che all’approvazione di queste leggi è stato molto utile.
    Insomma, lo chiamerei trollismo di regime.
    °°°***
    Fin qui Gilioli. Sono d’accordo con lui e sono convinto che la notizia è stata data apposta con questo rilievo, sempre per parlare alla pancia e non al cervello dei milioni di telespettatopri dei quali serve il consenso per fare la prossima porcata.

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