La festa più amata dagl’industriali del cioccolatino è passata anche quest’anno.
Meno male!
Se ne approfitta per mostrare qualcosa che, forse, i visitors freschi di questo blog si sono persi.
Sopra, un omaggio francofono che parla da solo, con Chris Ware che si sostituisce ai famosi protagonisti dei Peanuts, una decina di anni dopo la scomparsa di Charles Schulz, spirato il 12 febbraio 2000.
Segue…
… segue Paint, un documentario, ma meglio ancora un’opera d’arte in sé, semovente tramite i suoi fotogrammi, datata 1968. Il che vorrà pur dire qualcosina (a qualcuno), no?
La voce narrante è quella ipnotica di Paul Frees, doppiatore di tanti film animati.
Anche se non è una valentina vera e propria, questo messaggio visivo via web ha il suo bel perché nell’essere presentato qui proprio oggi, giorno di San Valentino, lo sfortunato martire a cui Peynet deve un po’ del suo (bel) reddito dell’ultimo mezzo secolo.
Così come l’anno scorso ha fatto qui e su Cartoon Brew (grazie, Amid Amidi!), Paint riciccia a quarantadue anni di distanza dalla sua diffusione anche su Cartoonist Globale; è corredato da una dedica autografa rivolta a tutti gli artisti e le artistesse, le coppie di artisti, le famiglie di artisti allargate e miste (nonché multietniche di tutti i colori, per osmosi con le immagini) o anche quelle in cui è artista uno solo dei vari nel mucchio; uno o una nella compagnia di due, ma anche nella supposta folla fatta di tre (e oltre).
Sono stato chiaro?
Overspray: Paint from norman hathaway on Vimeo.
Il pittore che agisce sulla modella Kitty Thompson (ma poi, chi fa altrettanto su di lui?) è il californiano Charlie White III, uno dei quattro presentati nel libro Overspray: Riding High with the Kings of California Airbrush Art, che ancora dovrebbe essere disponibile da Amazon.
Paint, diretto da Norman Gollin, è prodotto dalla Haboush Company, che fu lo studio pubblicitario del grande Victor Haboush, tra le altre millanta cose anche art director del lungometraggio animato Gay Purr-ee (da noi tradotto Musetta alla conquista di Parigi), animato da Chuck Jones per l’U.P.A.
Ciò spiega il poster sopra con la bianca gattina Musetta, la clip artistica qua sopra (che a me è sempre sembrata la parte più memorabile del film) e spinge ad ammirare questa micidiale veduta dall’alto di un tot di grattacieli.
(CLICQKC sopra per allargargarlagarlaetc.)