Ecco come Sura, preso il toro per le corna, dopo essersi costruita un sito, un blog e quant’altro, invita i visitors a leggere i suoi racconti (e a fare altro):
Sei invitato/a in questo spazio (virtuale) nel quale potrai navigare attraverso i miei racconti (brevi) e i miei interessi.
E’ un invito sentito, vero, muoviti come desideri.
Non devi portare niente, stasera offro io. Se ti fa piacere puoi lasciare un tuo commento, ne sarò molto felice.
Ti prego di tenere alto il volume della musica, questo è un pezzo che “uso” molto quando scrivo, perché mi aiuta a rifugiarmi nella mia intimità, in quello che sono o che vorrei essere. Lontana dai discorsi di circostanza, dai comportamenti impostati, dagli obblighi sociali.
Sarò onorata se vorrai entrare nel mio mondo e… magari sarà l’occasione per me per entrare nel tuo.
http://www.surabizzarri.it
(la porta è aperta).
Oltretutto, per i taccagni in rete che hanno avuto imprevisti vari (ops) ogni volta che stavano per comprare il mio romanzo, sarà l’occasione per leggere gratuitamente alcune delle mie storie!
Non dimenticate di inoltrare questo mio invito ai vostri contatti internet, sarà per me l’occasione di raggiungere la gente!
Il sito è artigianale, senza pretese; per visualizzarlo al meglio usa Firefox, perché accedendo con Explorer ci sono dei problemi.
Maledetta volpe di fuoco!
Per illustrare questa iniziativa di Sura, ho scelto senza manco consultarla una galleria di immagini di un certo Arnold Böcklin, pittore simbolista ben poco noto, attivo nel 19mo secolo, ispiratore fra gli altri di Salvador Dali, Sergi Rachmaninoff, Marcel Duchamp e perfino di H. R. Giger. Non dei primi babbioni che passano.