Proprio così: in mostrE, al plurale.
E quasi nello stesso periodo.
E organizzate da amici, nostri e (rispettivamente, per così dire) fra loro.
Pensate un po’!
Patrizia Lia, della Confartigianato Alto Milanese, mi invia la locandina, con un bel Sansone (in originale Marmaduke) di Cani di carta, che si tiene dal prossimo 23 a Villa Burba, in zona Rho.
Filippo Confalmi e Confartigianato aspettano i visitatori, per tutte le iniziative che ricavate direttamente dal manifesto.
Infoline: 349/2228393.
Enrico Ercole, invece, propone Gatti di carta, dal 17 al 26 febbraio: una mostra-evento con rassegna cinematografica presso ATELIER GLUCK ARTE, Via Cristoforo Gluck, 45 – Milano.
Info: 331/9963519.
Ne riparleremo il prossimo mese, intanto, sotto trovate il poster, con Felix come testimonial.
La rassegna farà sfilare una notevole carrellata felina: dai notori Silvestro, Tom e Garfield al fiabesco Gatto con gli Stivali, da Pablo Neruda a Gustav Doré, dai manifesti cinematografici agli origami, dai fumetti ai film animati, dagli ex libris alle figurine, dai francobolli alla poesia, fino all’illustrazione. Un gattile di carta che celebra il mito del felino più amato di sempre.
Intanto, qualche immagine random, e dei video.
House of Cats from Courtland Lomax on Vimeo.
Il breve, tenero corto pubblicitario che vedete sopra è dedicato “di diritto” a Lidia Cannatella, che di gatti se ne intende!
Intitolandosi di The House of Cats, gli spetta di diritto.
Gatti simpatici e preziosi come sculture di cristallo della Swarovski, che ha scelto
Courtland Lomax per realizzare questo breve film. I background e il design in generale sono di Brigette Barrager, l’artista della quale mostro, sotto, dopo il gatto felice, un’altra composizione significativa. Per approfondimenti, CLIC sul suo nome.
Sotto, una bella coppia canina di Robert L. Dickey, cartoonist praticamente ignoto ai più al giorno d’oggi, ma che quasi un secolo fa divenne famoso proprio per aver disegnato a lungo cani in vignette, a cominciare dalla prima serie, che fu pubblicata dal 14 luglio 1919 al marzo 1931.
La striscia ha avuto una vita piuttosto accidentata, e anche dei nomi diversi; almeno tre: Buddie And His Friends, Dickey’s Dogs e Just Dogs.
Sarebbe stata quotidiana, e sarebbe rimasto, ma per certi periodi uscì soltanto la domenica nei supplementi dei giornali dedicati ai più piccini, senza una vera e propria ragione contenutistica che ne giustificasse questo percorso.
Nel maggio 1931, questi cani divennero i protagonisti di una serie meglio riconoscibile e di ottimo successo: Mister and Mrs. Beans (sotto, la copertina di un volume che ne raccoglieva un florilegio e il suo frontespizio con tanto di firma dell’autore).
Nel 1933, la striscia occupava circa mezza pagina e acquistò il nuovo titolo di Buster Beans, per essere abbinata a una serie parallela, come topper (la striscia, in questo caso, che occupa la parte alte della pagina),dal titolo Bucky and His Pals.
Spero che vi stiate segnando queste informazioni, meglio se sul polsino.
Entrambe le serie proseguirono sino al 21 luglio 1940.