POPEYE NELLO ZAINETTO DI JOE MATT (E NON IN QUELLO DI ROSANNA ARQUETTE)

Popeye sail

Salve a tutti; capiamoci subito: questo post è la riedizione aggiornata di uno della scorsa estate, quando il sole torrido infieriva con tutte le sue forze.
Ma siccome parecchi lettori se lo sono persi, indaffarati com’erano tra le meduse e le vipere, vale la pena rispolverarlo nel momento del massimo freddo, anche perché i suoi commenti sono aggiornati a oggi, con domande e osservazioni di qualche interesse
.

Restano ancora un sacco di cose da dire su San Diego Comic-Con (la versione di Tron aggiornata, riveduta e corretta, per esempio), sullo “scombinamento” del panorama delle testate italiane a settembre, sulle grandi mostre e iniziative che coincideranno con la ripresa dell’anno scolastico, sulle nuove collane di allegati a fumetti dei periodici italici più sensibili al medium.

Ma prima di farlo, in un futuro forse non anteriore, getto sul tappeto un’ideina semiscopiazzata per i giornalisti del web che volessero adottarla.
Sarebbe perfetta, per esempio, in occasione della prossima Napoli Comicon, nel caso di servizi su Fumetti & Arti Varie da gettare in rete per una nuova web TV; proprio oggi ne parlavo con una troupe intenzionata a lanciarne una, con la quale sto lavorando per una ventina di ore al giorno filate, con sommo stress, in questa metà di agosto.

Adtour21 L’ideina consiste nel bloccare all’uscita della fiera, o nei paraggi, alcuni personaggi famosi, degli opinion leader.
Il sagace enterteiner, munito di telecamerina, chiderà al malcapitato, se compiacente, di svuotare lo zainetto (o la borsetta), rivelando al pubblico della rete gli oggetti che non ha potuto fare a meno di acquistare; lui, addetto ai lavori “per amori” ha placato con significativi acquisti la sua sete di fan.


Non è una “ganzata” nuova, in quanto già in rete esiste qualcosa di (francamente) analogo, anche se più studiato e rileccato.


Infatti, la rubrica What’s In My Bag? ha già fatto come vittime un discreto numero di VIP (di SO-AND-SOP) di Oltreoceano, che recensiscono decantandoli i loro oggetti del desiderio: fumetti, dischi, cd, libri, dvd, videogames, gadgets, porcheriòle.


Ve ne mostro due come esempi.
Il secondo riguarda la celebre attrice Rosanna Arquette, indimenticabile nel ruolo dell’amica di Madonna in Cercasi Susan disperatamente o in New York Stories in quello della ragazza piena di piercing del pittore.
Rosanna, che è anche sensibile regista e abile producer, è preceduta dal fumettista Joe Matt, fumettista dal taglio narrativo autobiografico. Conosciuto in Italia? Nemmeno per sogno. O meglio, solo da una sparuta élite.
A parzailissimo rimedio, qui sotto ve ne mostro una tavola.


Joe matt


Come la Arquette, anche Joe Matt svuota il sacchetto durante (o dopo) una visita a uno store della catena Amoeba; nel suo zainetto c’è anche un volumone dell’originario Popeye, suo personaggio preferito, e il cofanetto di dvd che ho mostrato sopra.





E adesso il piccolo scoop di oggi (in verità dello scorso 8 agosto, data della prima edizione di questo post, salvo qualche aggiunta e correzione odierna), almeno per i visitors italiani.
In un cartoon di Braccio di Ferro della Paramount, uscito nel 1952, c’è una sorta di messaggio nascosto nelle parole dello squittente topolino incontrato da Papeye: Per inciso, il roditore in calzoncini è un clone degli amici di Herman, tratto dalla serie Herman & Katnip di cui vi ha parlato più volte in questo blog Andrea Ippoliti e che era prodotta in contemporanea sempre per la Paramount.


A scoprire il testo occulto, accelerato per non essere capito dagli ascoltator-spettatori, è stato lo studioso e storico di disegni animati e cartoons Jerry Beck. L’ipotesi è che la voce appartenga al regista Isadore Sparber, o forse anche l’animatore-regista Seymour Kneitel, che evidentemente non sapeva cosa di meglio dire.


Jerry Beck ha riportato la favella del topo alla velocità “normale” rallentando la velocità della sequenza.
Ecco cosa ne è uscito fuori (la trascrizione delle frasi è inserita direttamente nella schermata).






  • Zerbino |

    Io non credo che possa esistere qualcuno di così ignorante e caprone, palesemente menzognero, in grado da pronunciare a Roma, alle 22:34, frasi così imbecilli e false del tipo: “Facebook e’ piu’ pericoloso dei gruppi degli anni 70. Si leggono dei veri e propri inni all’istigazione alla violenza. Negli anni 70, che pure furono pericolosi, non c’erano questi momenti aggregativi che ci sono su questi siti. Cosi’ si rischia di autoalimentare l’odio che alligna in alcune frange”.
    Uno che dice queste cose è palesemente in malafede e se lo dicesse un politico (ma non credo sia possibile) dovrebbe essere rimosso a calcioni, percjé tradisce l’elettorato e il popolo italiano con le sue balle.

  • paolo |

    Popeye fantagraphics, il Chaplin della MK2, Buster Keaton, Harold Lloyd, Popeye dei Fleischer: Joe Matt ha buon gusto

  • Gràmmlaro Epplàro |

    Io di mio devo dire che sono stufo di tutta quella pubblicità, che si trova da tutte le parti, in cui si chiede: “Sei di destra? Riviste gratuite per te”, “Sei di Forza Italia?”
    Ma no, non lo sono! Lasciatemi in pace, Forza Italia non c’è nemmeno più!!!
    Aggiornatevi, destrorsi, il vostro lavoretto prezzolato da Testimoni di Genova andate a farlo da qualche altra parte!!!
    Grazie per l’attenzione.

  • Stefano |

    Per Luca: I volumi Black Velvet li ho tutti e quattro (ce n’era bisogno di libri cosi! il prossimo autore?).
    Rubino Ventura è una mia curiosità e te ne ho chiesto solo perchè contavo tu ne sapessi qualcosa…allora non sarebbe “lo scrittore famoso”…peccato, la scoperta poteva essere interessante! Ma che età avrebbe “lo scrittore”, sessant’anni o settanta?
    Per Valeria: Nigeria ’70 è una raccolta della musica funky nigeriana degli anni ’70. L’unico artista conosciuto è Fela Kuti (che ti consiglio se ti interessa il genere (lo si definisce Afrobeat)). Il resto è roba veramente sconosciuta e “povera” ma caldissima e molto affascinante…

  • Mariano P. |

    Quel topo che parla con Popeye (cosa strana di per sé) sembra davvero uscito da un cartoon di Herman & Katnip!

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