KEBAB E DIRITTI DEI “MANGIATI”, di Stefania Bisacco

DonerKebab_1242517c Moltissimi mangiano kebab, ma pochi sanno come si macella la carne halal: penso che valga la pena leggere con attenzione la lettera di Roberto Bennati (vicepresidente della Lega Anti-vivisezione) in cui si descrive la modalità estremamente barbara della macellazione islamica.
Vi prego di far circolare il messaggio anche via mail, sperando che tanti aprano gli occhi e smettano di essere complici di una simile mostruosità.

Grazie,
Stefania

Ps: Con lo stesso spirito ricordo spesso l’uccisione degli agnelli pasquali, o il brutale ingozzamento del foie gras… so che molti (ancora) non sono vegetariani, ma penso che un primo passo importante sia il riconoscere agli animali ALMENO IL DIRITTO ad una morte compassionevole…

Kebab-256x300 … Sarebbe un passo avanti non da poco, dal momento che lo spirito etico e la sensibilità di molti si limita ancora al…”eh. ma è buono, però!””, a cui mi verrebbe da rispondere a volte che se per questo, anche il cannibalismo potrebbe avere molti estimatori – e risolverebbe anche un sacco di problemi, se effettuato sulle persone giuste.


La macellazione senza stordimento è permessa per legge nel nostro Paese:
per motivi rituali (Islam ed ebraismo)
per consumo familiare (volatili e conigli)
in caso di volatili, conigli, suini, ovini e caprini in impianti in deroga a capacità limitata.

Con l’aumento della comunità islamica in Italia, la macellazione rituale è in grande sviluppo. Mangiatrice di kebab


La macellazione rituale


La legge islamica prescrive una serie di regole da seguire per rendere la carne commestibile agli adepti di quella religione.
Le caratteristiche del procedimento di uccisione dell’animale sono riassunte nel termine Halal (lecito).
Anche i precetti ebraici per ottenere della carne Kosher non accettano lo stordimento preventivo. Il procedimento è di fatto identico.


I punti più importanti e scandalosi in termini di benessere degli animali sono i seguenti:

gli animali devono essere coscienti al momento dell’uccisione,

l’uccisione deve avvenire tramite recisione di trachea ed esofago e la colonna vertebrale non deve essere spezzata perché durante questo procedimento la testa dell’animale non si deve staccare.

Donna macDonald
L’agonia degli animali dura anche dieci minuti, di sofferenza e terrore infiniti.

La macellazione senza stordimento preventivo è più dolorosa della macellazione con stordimento, anche per la dura manipolazione improvvisa che l’animale subisce prima della giugulazione (recisione dei grandi vasi sanguigni del collo).


Fonti scientifiche indipendenti confermano la sofferenza, tra esse gli autorevoli documenti del Farm Animal Welfare Council, organo consultivo del Governo inglese, della Federazione dei Veterinari Europei e dell’Associazione svizzera dei veterinari. Si tratta di documenti avvalorati da metodi di rilevazione della sofferenza degli animali.


La LAV si batte da anni per vietare questa forma di macellazione con azioni di informazione e richieste al legislatore.

Al momento, tuttavia, le lobby religiose stanno impedendo qualsiasi progresso in tal senso e quindi la battaglia sarà ancora lunga e difficile.

Un caro saluto

Roberto Bennati, Vicepresidente LAV


Anche questo fa schifo
Stimpybones

Il disegno sopra è di Stefanie Achtnig, tratto dal suo divertentr blog Grillhouse.

  • Suoni di animali |

    Molto interessante! Grazie per questo articolo.

  • Stefania |

    Michele…ancora al mondo ci sono persone che dicono cose così ridicole? I bambini non muoiono di fame per colpa dei vegetariani – anzi molti muoiono per colpa dei carnivori, leggiti qualcosa sul sito del NEIC http://www.nutritionecology.org/it/index.html riguardo all’impatto sull’ambiente e sulle popolazioni dei paesi poveri degli allevamenti da carne…. – e chi ama gli animali non per questo odia le donne, gli uomini o i bambini, anzi solitamente è il contrario. Forse ti è difficile credere che si possa non dover scegliere tra amare umani e non umani, eppure ci sono persone che scelgono di vivere in questo modo.
    Non commento oltre perchè ho notato che l’argomento è affrontato con poca serietà e più che altro – al solito – in maniera polemica, spero solo vorrai lanciare i tuoi strali contro nemici più temibili dei vegetariani!

  • Michele |

    Io ho commentato solamente il fatto che ferventi vegetariani criticano la posizione di chi vive mangiando senza imbarazzo carne; non mi sembra di averne fatto una questione politica quindi non capisco cosa c’ entra “la fidanzata di centro destra”.
    Il mondo non è in bianco e nero, esistono vie di mezzo, non ho mai detto che sia giusto maltrattare animali tanto per il gusto di farlo, però non capisco come privarsi di alcuni cibi, che tra l altro fanno da sempre parte della dieta e della cultura dell’ umanità, migliorare il mondo.
    magari si preferisce privilegiare cani e gatti quando in molte parti del mondo bambini muoiono ancora di fame…

  • Elena |

    E’ una vecchia questione, Michele…
    Penso che non ci sia nessuna ipocrisia nella posizione di chi cerca di rendere il mondo leggermente più umano o migliore.
    Poi, qualcuno come te può anche decidere di non aderire, ci sono inquinatori, distruttori di opere d’arte e compagnia briscola che non hanno coscienza e quindi tanto vale anche non porsi problemi nei confronti degli agnelli che vengono sacrificati massicciamente per le golosità dei banchettatori pasquali, oppure… tanto vale uccidere foche monache o anche un po’ più laiche per farci stole per la fidanzata di centrodestra per non essere ipocriti.
    Poi, ognuno faccia come vuole, magari vada in giro con l’auto con la scorta come Bruno Vespa e inneggi ai suoi programmi, se proprio vuole fare il laido fino in fondo.
    Poi, ognuno faccia quel che vuole.

  • Michele |

    quella di mangiare carne è una scelta individuale e libera; le critiche rivolte dai vegetariani sono a mio modo di vedere assolutamente ipocrite, per produrre energia elettrica sottraiamo risorse agli altri esseri che occupano la terra, andare in macchina é lo stesso fra gli animali che vengono calpestati e quelli che si chiantano sul parabrezza; vestirsi, anche solo per coltivare il cotone, che è un materiale vegetale vengono usati pesticidi per uccidere insetti che altrimenti danneggerebbero le coltivazioni.

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