TRE RIFLESSIONI SU THE PHANTOM! – IL SECONDO POST

Sculacciata

L’uscita in edicola del sesto e ultimo albo di Phantom – L’Uomo Mascherato, dell’Eura Editoriale ci offre lo spunto per riprendere il discorso lasciato in sospeso con questo post sulla Regina Perla (o Pera), redatto dall’esperto Felix de Paul.

Sesto PhantomJPG

Vi si raccontava a grandi linee la complessa vicenda editoriale della Regina che ebbe l’onore (per così dire) di subire la sola sculacciata che si ricordi inferta nel corso della sua carriera dal giustiziere in calzamaglia.
In questo post,che costituisce virtualmente la seconda parte di quello, oltre al divertissement a fianco del bonelliano Zagor (realizzato da Romano Felmang), Felix de Paul propone alcune immagini tratte da altre edizioni dello stesso episodio di Queen Pera.

Per comodità di lettura, ripropongo anche quell’antico post, numerandolo come primo.

P1012165

Sotto, la copertina della prima edizione italiana dell’episodio, pubblicata da Corrado Tedeschi (1946).
All’epoca appartenevano alla Nerbini solo i diritti delle strips giornaliere, quindi qualsiasi altro editore poteva acquistare quelli delle domenicali (e Tedeschi lo fece, cambiando il nome del personaggio in Fantasma Mascherato).

Tedeschi

A seguire, la copertina dell’edizione australiana dell’episodio, edito in inglese dalla Frew nel 2000.

Austria

Chiude la carrellata la versione “non purgata” della celebre sculacciata compiuta da Phantom quella volta là…

Queen Pera

  • Pier Luigi Gaspa |

    Aggiungo una riflessione, a braccio, che sottopongo al blogger (ciao, Luca!) e agli eventuali lettori: e se non fosse l’Eura la casa editrice adatta a riportare in Italia un personaggio come Phantom? Non perché sia una casa editrice di scarso valore. Tutt’altro. In oltre trenta anni di attività ha acquisito una indiscussa serie di meriti , pur con limiti ben precisi – a mio avviso – che non si possono dimenticare ma che derivano da scelte editoriali ben precise, e rispettabilissime.
    E tra le caratteristiche principali della sua filosofia editoriale non rimane certo quella di accompagnare le pubblicazioni da articoli e servizi a carattere filologico sui personaggi e le storie, che mi risulti.
    E un personaggio come l’Ombra che Cammina avrebbe, sempre a mio modesto avviso, necessità di un inquadramento storico, fumettistico, autoriale ben preciso, in modo da fornire al lettore una serie di strumenti atti a far comprendere l’importanza storica del personaggio da una parte e la validità della proposta del materiale presentato, assolutamente di alto livello, dall’altra. Se ne parlava giusto con Alberto Becattini all’inaugurazione delle tue mostre al Museo del Fumetto di Lucca…
    Perché oggi, se fossi un lettore e di colpo mi venisse presentato un personaggio come Phantom, in calzamaglia viola e su un cavallo bianco – nella giungla – con una anacronistica mascherina sugli occhi, non so se mi interesserebbe, in un panorama fumettistico che offre prodotti assai più spettacolari e, se vogliamo, moderni. A me, ovviamente, non ha fatto che piacere ritrovare un personaggio del quale, ai tempi della Comic Art, ho tradotto con piacere e divertimento centinaia di strisce e di tavole, seguendono anche lo sviluppo nel tempo, da Moore sino a Sy Barry, passando per McCoy.
    In realtà Phantom, con la storia dei suoi antenati e del passaggio di consegne da padre in figlio, fornisce una serie di spunti narrativi e di ambientazioni pressochè infinita. Pensiamoci: nelle sue storie può anche morire, e più di una volta, senza che per questo vada a terminare il racconto delle sue vicende. Quali altri personaggi possono permetterselo, senza la necessità degli escamotage più improbabili o triti e ritriti per tornare in vita?
    Speriamo quindi che il nostro possa tornare presto in edicola, o in libreria, magari assieme ad altri personaggi dell’età dell’oro delle strisce sindacate, che potrebbero avere ancora tanto da dire ai lettori del XXI secolo. E se quanto ho detto prima lo facesse la stessa Eura, in una qualche nuova incarnazione della serie, tanto meglio. Sono sicuro che se ne gioverebbero tutti, a partire dalla stessa casa editrice romana.
    Pier Luigi

  • Andrea "Teskio" Paoli |

    Ovvio che inizialmente il progetto doveva avere il massimo supporto dalla casa editrice, altrimenti sarebbe stato un salto nel vuoto…
    Comunque se veramente avessero intenzione di pubblicare le storie di Phantom su Skorpio o Lanciostory, non pensi che lo avrebbe comunicato in maniera più esplicita ai lettori, senza usare questi “vaghi” inviti alla lettura?
    Sul mensile dedicato alla Polizia, beh… Viva Diabolik! (e qui ho detto tutto).

  • Luigi Naionchy |

    Andrea Teskio. secondo me all’Eura ci credevano,m altrimenti non si sarebbero nemmeno lancia in quest’impresa.
    Poi c’è stato questo cambio di direzione. Phantom ha addirittura avuto il “privilegio” di sopravvivere di qualche mese a John Doe e a quel mensile sulla Polizia che aveva la pubblicità de 2Il Carabiniere”.
    E forse quando spingono a leggere Skorpyo e Lanciostory vogliono dire che i nuovi episodi dell’Uomo Mascherato saranno pubblicati al loro interno, come succede un po’ per tutti i personaggi che chiudono una pubblicazione propria?
    Ciao,
    L. N.

  • Andrea "Teskio" Paoli |

    Con molta tristezza ho acquistato questo ultimo numero di Phantom che, devo proprio dirlo, presenta una serie di storie qualitativamente eccellenti sotto ogni punto di vista. Una ragione in più per dire “che peccato”! Si, è un peccato che un personaggio del genere non abbia trovato adeguato supporto, sia dai lettori, sia dalla casa editrice.
    La politica dei tagli e il voler preferire pubblicazioni – a mio parere inutili – come Skorpio e Lanciostory (vi rimando all’editoriale di commiato che i tipi della Eura hanno stilato nell’albo, invitando i lettori a seguire quest’ultime, non dando nessuna spiegazione concreta circa la chiusura della testata). Un fumetto come Phantom, proprio ora che negli States hanno presentato un progetto di nuova serie televisiva legata al personaggio di Falk (vedere uno dei miei interventi sul precedente post con relativo link), aveva delle potenzialità: ne sono sicuro. Credo si potesse vagliare una ipotesi di periodicità bimestrale da distribuire, ad esempio, solo nelle fumetterie.
    Se, come mi è parso sin dall’inizio di capire, lì alla Eura ci credevano veramente nel personaggio, si poteva pensare anche a questo… Magari mi sbaglio, magari sono solo un entusiasta che non capisce nulla del mercato e delle politiche editoriali…
    A questo punto, prima o poi, spero di trovare di nuovo Phantom in edicola. Se lo merita! Anzi, ce lo meritiamo!

  • Mario Verri |

    Resto in attesa del terzo post!Di questo mi è sembrata simpatica la vignetta con Zagor, sembrano nati sotto la stessa stella.
    Poi, mi piace anche la sculacciata “come si deve”, apprezzando il personaggio sono sicuro che la versione dei fatti “reale” è stata quella rappresentata nell’ultima illustrazione non purgata.
    Un saluto,
    Mario

  Post Precedente
Post Successivo