Da bambino, ero terrorizzato dai vampiri.
Adesso i “mostri” che mi fanno più paura sono gli zombi: ancora pochi anni fa quando è uscito il film Dawn of the Dead di Zack Snyder (in Italia il titolo è stato L’alba dei morti viventi, come il primo numero di Dylan Dog) mi sono parecchio spaventato.
Con buona pace di George Romero (per il regista “creatore” degli zombi moderni questi sono emblema del proletariato oppresso) i morti viventi per me sono la metafora di una massa di gente scatenata senza cervello e per questo mi fanno molta paura; con i vampiri, almeno, si può discutere.
Ma negli anni Ottanta avevo visto molti più film e fumetti di vampiri che non di zombi e nelle lunghe notti estive che passavo nella cascina dove con i miei genitori ci trasferivamo d’estate non potevo non pensarci.
Le colline vicino alla mia cittadina, Ovada, hanno ancora zone desolate, adattissime per un film horror. Specie allora: quella dei miei era l’unica cascina abitata della zona, all’epoca, le altre erano abbandonate da tempo, visto che l’ultima proprietaria aveva lasciato un testamento impugnato da alcuni eredi; a causa della lite legale da anni nessuno ci viveva più ed erano circondate da una fitta rete di rovi ed erbacce. Facevano paura.
Per un bambino passare l’estate in un quel posto, pur se a soli pochi chilometri da casa mia, era come essere in un altro mondo. Venivano fuori tutte le mie paure: ma, lo ammetto, mi divertivo anche a “combattere” i vampiri di notte. Mi sembrava di essere una sorta di guerriero contro le forze del Male.
Così, qualche anno fa mi è venuto in mente di raccontare queste mie “avventure notturne” in una storia a fumetti e ho scritto Loro!.
Mi aveva ispirato, seppure diversissima (è ambientata ovviamente a New York e parla di lotte fra gang giovanili) una storia breve (una delle ultime che ha disegnato, nei primi anni Ottanta) del grande Jack Kirby, Street Code (La legge della strada), letta nel volume antologico Streetwise della Twomorrows, e adesso finalmente pubblicata in italiano nel libro di Mark Evanier Kirby King of Comics (Edizioni BD).
Il racconto è disegnato da Mauro Padovani, che è di un’altra zona, di Lavagna nella Riviera Ligure, ma grazie alle foto che gli ho mandato è riuscito a visualizzare benissimo i luoghi e anche i personaggi (il me stesso bambino, il mio cane Toby).
La storia è uscita sul numero 7 della bella fanzine Walhalla, ormai da tempo esaurito, ma si può leggere online a partire da qui: http://www.cesnur.org/2003/vamp_01.htm
E’ piaciuta a Julio Schneider (sopra, nella foto, NdR), bravo e simpaticissimo traduttore dei fumetti bonelliani in Brasile, che ha deciso di tradurla sul primo numero di Revista TexBR di prossima uscita.
Si tratta della versione cartacea del Portale Bonelliano Brasiliano www.texbr.com, il cui responsabile è il fumettaro Gervasio Freitas. La copertina della rivista è di Fabio Civitelli, grande disegnatore di Tex.
Ho accennato alla storia a Luca Boschi, che mi ha chiesto se mi fosse andato di parlarne nel suo blog. Così, eccovi questo pezzo (per la serie “non si butta mai via niente” ho ampiamente citato la mia introduzione per l’edizione brasiliana) sfacciatamente autopromozionale!