LA FACCIA DI AMANDA PALMER

Eccola qui, la leader delle Dresden Dolls (come Orchidea c’insegna), citandola in questo post su Neil Gaiman, con il quale condivide anche un libro, Who Killed Amanda Palmer? (ispirato forse al serial TV Twin Peaks), oltre alla vita.
Sotto, il video Vimeo introduttivo del libro, che ha i testi di Neal.

“Who Killed Amanda Palmer” Video Series – Part 1: Intro from Amanda Palmer on Vimeo.

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Sotto, un’altra sua interpretazione, sportivissima, sempre on the road, fatta con un ukelele a Dublino quasi una anno fa (inyoutubata il 26 settembre 2008), della stessa cover dei Roadiohead: Creep.
Poi, insieme ai Danger Ensemble, Amanda interpreta lo hit Umbrella e, a seguire, House That I Grew Up In e Fake Plastic Trees.
Stupenda, no?
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PS: Avevo scritto molto di più, ma il meraviglioso sistema TypePad, adesso rinnovato, si è mangiato tutto il testo, indicando “error” invece di salvare il tutto, e ho dovuto ricominciare daccapo. Ma certo, non ricordo quel che citavo e commentavo.
Sarà per un’altra volta, eh?
La cosa che volevo far osservare sono le espressioni facciali di Amanda, eccezionali, che denotano la sua grande sensibilità e anche il suo fegato.

  • Alfonso |

    Scrivo e i messaggi non compaiono!
    Ancora una volta, ci sono problemi nella rete?
    Vediamo un po’ se appare questo, che non c’entra con Stefano Priarone, ma è la semplice citazione di quanto scrive un certo Cadog , e il cui contenuto mi sento di condividere.
    Parla dell’oggi, dei ricatti fatti dai politici e dai servizia ad altri.
    Oppure, diciamola meglio, dei ricatti fatti dai Berluscones, volendo con un Feltri a mano armata, a esponenti del dissenso dalle stronzate del cavaliere, di destra o sinistra o cattolici d centro non importa.
    Allora, Berlusconi con i suoi mandanti ha già colpito Boffo e Fini tramite Feltri, il giucice Raimondo Mesiano tramite Canale 5, Marrazzo, hanno cercato di trovare guai a Ezio Mauro e a Di Pietro, tempo fa inventarono una montatura su Prodi.
    Armi di ricatto e del potere mediatico di chi vive tutti i giorni conflitti d’interesse e flirta con i dittatori comunisti (o ex tali) che finge di detestare in pubblico: Putin e Gheddafi.
    Questa è la realtà delle cose.
    Se la voglia di andar via è forte, dobbiamo far in modo che questa voglia sia combattuta con l?unica arma che abbiamo a nostra disposizione, cioè, cacciar via dal mondo politico personaggi come quelli che siamo costretti a sopportare che, persistono accanitamente nel tentativo, non troppo nascosto, di addormentare la coscienza di manipolare il giudizio, di adattare la verità, di distruggere grazie alla forza economica e dell?ignoranza quel poco di giustizia che rimane.
    Non è facile, ma dobbiamo lottare, poiché l?alternativa è di lasciare questo paese nelle mani di questi demolitori. Andar via è una cosa che infondo si potrebbe fare, se avessimo un posto pulito e disinfettato da costoro, ma che purtroppo non c?è.
    Se poi, oltre questo, pensiamo ai nostri figli che devono crescere in questo andazzo, la cosa, cioè lottare, diventa estremamente necessaria. Il mio personale giudizio è che il mondo politico debba esser ricostruito dalle fondamenta; la politica, non vista più come lavoro, ma come momento della propria vita che deve essere dedicato al bene comune, dove tutti abbiano ben chiaro cosa sia quella cosa in cui vivono e costruiscono il loro futuro e quello dei propri figli, senza egoismi e visioni distorte della verità, caratteristiche, di cui i politici attuali han fatto il loro vangelo.
    Distinti saluti.
    Vediamo se questa viene pubblicata!

  • Geroboamo |

    A questo post su Amanda Palmer nn c’è ancora alcun commento.
    Come mai?
    Scrivo io una notizia dell’ultima ora (et labhora).
    Dopo essere stato il vero autore ombra del Lodo Alfano (con Angelino in veste di silente approvatore), Niccolò Blablabla Ghedini ha cominciato a mandare ad Alfano – e a illustrare ai suoi interlocutori nella maggioranza – le bozze della norma che anche questa volta il Ministro dovrebbe coprire mettendoci la sua faccia.
    Già da questo passaggio capite bene: vi sembra una cosa logica che un pugno di assatanati tenga in scacco l’intero Paese con questa moltitudine di ruoli.
    Ghedini: avvocato del condannato, parlamentare (pagato da noi), anche finto ministro, con manifesta incompatibilità di tre ruoli (non si può stare in contemporanea in Parlamento e al Governo, quindi dev’esserci al Governo qualcuno che faccia da “testa di legno”, da uomo finto).
    E c’è,
    Ordunque, proseguiamo.
    Ghedini ha scritto ‘sta cosa che servirebbe a parare gli effetti della bocciatura del lodo Alfano. Si tratta infatti di una modifica dei tempi di prescrizione. Una riformulazione dei termini però tutt’altro che lieve: l’obiettivo sarebbe quello di ridurre sensibilmente – con l’espediente di non calcolare i cosiddetti “atti interuttivi” – la prescrizione per i reati commessi prima del maggio 2006 che hanno una pena edittale inferiore ai dieci anni.
    Chiaro?
    C’è incluso, naturalmente, il reato di corruzione – quello di cui è accusato Berlusconi nel processo Mills – che per esempio, secondo l’ipotesi ghediniana, potrebbe prescriversi in otto anni.
    Orbene, questo è l’oggetto “giudiziaria” alla base di uno scambio di favori tra Berlusconi e Bossi: tu, o Bossi, ordini ai tuoi di approvare questa nefandezza in modo che ch dev’essere condannato la faccia franca, e io, Berlusca, ti dò le regioni che adesso sono governate da gente di Forza Italia (o quel che l’è).
    Chiaro anche questo?
    Nella peggior logica di scambio di favori.
    Una pratica che ha un nomìno preciso.
    Ma per fortuna, persino nella Lega – i cui vertici sono notoriamente in pessimi rapporti con Ghedini – perplessità sarebbero emerse dall’esame tecnico della norma: se non altro perché non di leggina si tratta, ma di provvedimento forte, in contrasto con il volto (almeno apparentemente) legalitario del Carroccio e il suo strenuo spendersi per norme come il reato di clandestinità.
    Quindi, la Lega non so se accetterà di essere sputtanata platealmente.
    Speriamo di no.
    E forse non si farà questa modifica, ideata da Mavalà per evitare che scattino delle manette a chi intanto si sta preparando un eremo in Russia, dai comunisti che finge pubblicamente di detestare per gabbare gli elettori di destra (i voti sono come i soldi: non puzzano).
    Mi facessero il piacere!
    Andiamo a votare in massa alle primarie, gente, per dimostrare che c’è un’opposizione forte a questa gang!

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