Si è chiuso domenica scorsa (18 ottobre) il Festival della Creatività 2009 (Firenze, Fortezza da Basso), promosso dalla Regione Toscana e dalla Fondazione Sistema Toscana.
Giunto alla sua quarta edizione, il festival ha proposto la Toscana come luogo di confronto sui temi della cultura, della ricerca scientifica, dell’innovazione.
Dopo il successo crescente delle prime tre edizioni, è sicuramente riuscito a consacrare la sua dimensione internazionale, contribuire all’analisi e alla riflessione sui processi socio-economici contemporanei.
Nell’ambito del Fumetto, del Cinema d’Animazione e dell’Illustrazione, il festival ha ospitato varie iniziative in collaborazione con la Scuola Internazionale dei Comics di Firenze, a cominciare dal Comics Contest, con la degna conclusione dei lavori prevista nel pomeriggio della domenica con un talk-show/cerimonia, presentato dal sottoscritto, alla presenza di rappresentanti di autorità cittadine e di varie istituzioni.
Nella prima foto, in apertura di post, un momento della cerimonia, mentre (dalla mia postazione sul palco) immortalo una parte dei presenti: Sara Sasi (anima della Scuola dei Comics) al microfono, i rappresentanti delle autorità comunali in piedi dietro di lei, e, seduti (da sinistra) Silvano Mezzatesta, animatore, regista e docente della scuola, e Nicola Garcea, rappresentante di Emergency per la Toscana.
Il mondo del design, quello della moda, quello della musica e dello spettacolo, quello della gastronomia, e (per tagliare corto) quello dell’arte più immediata e stravagante, coniugata quasi sempre con aspetti pratici di diffusione e fruibilità da parte del pubblico più ampio possibile… tutte queste realtà, e molte altre che forse documenteremo nei prossimi giorni, erano degnamente rappresentate nell’evento, a ingresso gratuito (cosa non secondari), che ha richiamato pubblico da ogni dove. E, si suppone, l’ha anche intellettualmente arricchito.
Tutto bene, molti momenti interessanti, innovativi, perfino emozionanti, come quello del concerto di domenica mattina, con una grande orchestra di musica classica che accompagnava la visione del classico di Chaplin Luci della città.
Ma anche i cesti delle migliori mele possono celare qualche esemplare col verme, purtroppo!
Questa volta ne fa le spese proprio la Scuola Internazionale dei Comics di Firenze, in occasione dello cerimonia-conferenza di chiusura del Comics Contest, presentata ieri dal sottoscritto.
Le immagini che seguono sono la miglior testimonianza di quanto è stato combinato, con apparente nonchalance.
Sopra, un momento dell’avvio della serata (o “pomeriggiata”, trattandosi delle 14:15), da sinistra Marco Bianchini (disegnatore di Tex Willer, attualmente al lavoro su Dylan Dog, Direttore della Scuola Internazionale di Comics di Firenze), Max Pigliapoco (ideatore del progetto Zap Juice e docente di strategia della comunicazione nella Scuola Internazionale di Comics di Jesi), l’animatore e regista Italo Marazzi (Calimero, Grisù, Braccobaldo, La gabbianella e il gatto…), il già citato Silvano Mezzatesta, Francesco Frongia e (nascosto) Giorgio Trinchero (fumettisti, etichetta editoriale Double Shot), Marianna Forti (animatrice, Le Canzoni dello Zecchino, docente di animazione presso la Comics).
Nello scatto vediamo Silvano Mezzatesta un attimo dopo aver terminato di consegnare una delle due borse di studio allo studente risultato più meritevole, mentre Sara si appresta a proseguire la premiazione, ignara che un attimo dopo, vigliaccamente, il service del teatro (Teatrino Lorenese) staccherà l’audio.
Quindi si prenderà microfoni, consolle e tutto il resto dichiarando chiusa la cerimonia prima del tempo lasciando centinaia di persone con un palmo di naso.
Disorganizzazione, semplice arroganza, mancanza di sensibilità, desiderio di affermare che è il contenitore a dover “comandare” sul contenuto, ribaltando logica e buon senso? Forse un po’ di tutto questo, chi può dirlo?
Di fatto, è accaduto,come tutti hanno potuto constatare.
L’avvenuto fattaccio lascia perplesse (a dir poco) le persone rimaste sul palco. Come continuare, dato che la sala è strapiena e il pubblico non capisce se sia accaduto un incidente po qualcos’altro? Si può solo contare sulle corde vocali, chiamando a viva voce sul palco gli studenti che devono ancora ricevere il diploma.
Più tardi spiegheremo loro chi sono stati gli artefici di quest’azione inqualificabile e verso chi dovranno indirizzare i loro sacrosanti mòccoli, unendoli ai nostri.
Mentre si rovina la cerimonia istituzionale, si ridacchia con incoscienza. La “scusa” è che la cosa va per troppo per le lunghe. Ma non è così!
Improvvisamente, solo alle 14:15 uno dei futuri “smontatori a tradimento” dice alla chetichella me e a Sara che bisogna chiudere alle 17:00, quando pensavamo di poter andare aventi sino alle 18:00 (come da programma stampato e distribuito mlti giorni prima). Alle 18:00 sarebbe iniziato il rinfresco di chiusura delle iniziative sui comics.
Nonostante la cialtroneria che abbiamo incontrato, iniziamo con quindici minuti di ritardo (perché i dvd con showreel e altro non possono partire prima), e nonostante tutto concludiamo alle 17:15 (perfetto).
Peccato che alle 17:00 in punto i disfattisti si siano già finti di svizzeri,(pur non avendone il “fisico di ruolo”). Ma c’è sicuramente sotto dell’altro, che cercheremo di scoprire, non può essere solo desiderio di mancare di rispetto alla Scuola dei Comics, alle istituzioni cittadine, al pubblico e agli artisti.
Anche Vanessa, che effettuava le riprese in video, sale sul palco (a destra) a dare una mano per salvare i diplomi, poggianti sopra un tavolo che ci sarà sottratto insieme alle sedie (con ancora su i vestiti dei presenti) e al resto degli arredi.
Marco Bianchini e Sara constatano l’azione disfattista che si sta svolgendo alle loro spalle, ma stringendo i denti porteranno avanti il compito che sono stati chiamati a svolgere. Strenuamente. Si sta in trincea.
Dal palco continuiamo, gridando, a chiamare i diplomandi, ma ormai nn è nemmeno più il caso di farli salire sul palco.
Chi ancora vi è rimasto, peraltro, diviene il bersaglio di sgomitamenti e di possibili seggiolate, come se fosse un fastidioso oggetto che intralcia la nobile missione di rovinare la cerimonia con brutalità, per quel mix di menefreghismo e arroganza che più volte (ho constatato di persona) è stato espresso nel corso del Festival da figure marginali. Quelle che avrebbero dovuto “essere al servizio” e invece hanno fatto emergere la natura del despota. Che sia, questo, un altro modo fiorentino di intendere la Creatività?
Con flemma encomiabile, nonostante il boicottaggio, la Segretaria e il Direttore della Scuola Internazionale dei Comics concludono la consegna dei diplomi agli studenti. Lo fanno ormai sotto il palco, nello sconforto dei presenti che hanno assistito al comportamento ributtante di questo gruppetto di disfattisti, in barba ai discorsi del responsabile dell’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze che un’oretta parima aveva dichiarato quanto l’amministrazione comunale tenesse alla buona riuscita della manifestazione.
Intanto, la nostra postazione viene occupata dal pianoforte di un futuro concerto (pare). Constatazione che nel teatrino la serata proseguirò così, la sala simultaneamente si svuota.
Forse per restare tale.
Complimenti all’organizzazione per la pubblicità negativa che questo gruppetto ha fatto guadagnare urbis et orbi al Festival della Creatività 2009!