Il famoso animatore Andreas Deja dichiara:
Watching this film feels like you are traveling with Walt and his team through South America.
One of the best films ever done on Disney.
Andreas Deja se ne intende, al suo giudizio bisogna tener fede. Ma a cosa si riferisce? Ovvio: al nuovissimo documentario su Walt Disney che, stando ai giudizi di chi ha potuto visionarlo in anteprima, si pone come qualcosa di veramente interessante e informativo. Non un semplice film buono per i contenuti speciali di un dvd: un documentario vero e proprio che scava approfonditamente in un tema caro ai fans Disney, ma spesso trascurato o sottovalutato.
© per le immagini Disney. All Rights Reserved.
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Ne abbiamo già parlato a inizio agosto quando fu fatto circolare il primo trailer ufficiale del film, ma se allora qualche lettore di Cartoonist Globale fosse stato impegnato a tuffarsi nell’abisso o a scivolare dal picco, ecco pronto il “soccorso news” per lui (con qualche immagine in più rispetto ad allora; con un doppio CLIC, la più importante di tutte, l’ultima, dove Walt veste i panni di un gaucho, s’ingrandisce a dismisura).
Il film s’intitola Walt & el Grupo – The Untold Adventures ed è stato realizzato realizzato per conto della Fondazione della Famiglia Disney. Vi si racconta il famoso viaggio in America Latina compiuto nel 1941 da Walt Disney e da un gruppo di fortunati animatori e registi (altre 16 persone in tutto, se non sbaglio); quello da cui nasceranno negli anni seguenti i lungometraggi Saludos Amigos!, I tre caballeros, parte di altri come Lo scrigno delle sette perle, il personaggio del folle Aracuan (da noi Beckett) e molto altro.
Il viaggio è una sorta di boccata d’aria per Walt, profondamente deluso dallo sciopero organizzato dagli animatori del suo studio californiano. Cade a fagiolo, perché con questa occasione puà abbandonare le problematiche di casa, aspettando che la vertenza si risolva.
Così, el groupo parte da Los Angeles il 17 agosto per fare la sua prima tappa a Belén, sul delta del Rio delle Amazzoni.
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Scrivevo in un’altra occasione, per sintetizzare l’argomento:
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Il primo contatto di Paperino con il suolo dell’America Latina risale agli anni Quaranta ed è determinato da ragioni di politica sociale americana.
Per volontà del presidente degli Stati Uniti, viene creato nel 1940 l’Ufficio per il coordinamento degli affari interamericani, la cui sigla è CIAA. Guidata da Nelson Rockefeller, questa istituzione si prefigge lo scopo di rafforzare i legami tra gli americani purosangue e le genti di origine latina provenienti dall’Europa, emigrate nell’America del Sud.
Non è una questione di poco conto. La Seconda Guerra Mondiale non è ancora divampata nella sua terribile forza distruttrice e c’è il serio rischio che una parte degli europei residenti in America, lontani per mentalità e tradizioni dalla cultura del Continente, sostengano l’Asse Roma-Berlino di Benito Mussolini e di Adolf Hitler, nemica del governo americano.
Per fortuna, i disegni animati di Walt Disney sono molto amati ovunque (persino dagli stessi Hitler e Mussolini, che li visionano di nascosto) e possono svolgere una importante funzione connettiva tra Nord e Sud America diffondendo un messaggio di amicizia e buonumore.
Walt Disney sa benissimo che, da qualche anno, Paperino è la massima attrazione del suo Studio, e lo ha già offerto al Segretario del Tesoro Henry Morgentau per alcuni film di propaganda.
Walt in persona, in una riunione di lavoro, aveva dichiarato ai funzionari governativi che “imprestare” Paperino per questa causa valeva moltssimo; era come se la M.G.M. avesse messo a disposizione il suo più grande divo dell’epoca: l’interprete di “Via col vento” Clark Gable.
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La regia del documentario è di Theodore Thomas (nella foto sotto immortalato nella sua residenza in Argentina), figlio del leggendario animatore Frank Thomas, uno dei celebrati Nine Old Men di Walt.
In un video del 2008, raccolto al Festival do Rio, spiega gli scopi e i contenuti del suo lavoro.
Segue, tra le altre cose, anche un servizio cinematografico proiettato nei cinema in Argentina (al cui footage probabilmente Ted Thomas ha attinto per il suo film) nel quale Disney è con il suo amico personale Antonio Angel Díaz e incontra anche il disegnatore locale Ramón Columba.
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Il documentario debutta nella fatidica data dell’11 settembre a New York (The Quad Cinemas) e a Los Angeles (The Regent a Westwood e AMC Downtown Disney ad Anaheim, area Disneyland). Entrerà invece nel circuito delle principali sale americane il 25 successivo a partire da Seattle.
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E in Italia?
Uscirà in qualche sala (abbinato, magari a un lungometraggio narrativo) o soltanto in dvd?
Non mi risulta che siano ancora state prese decisioni definitive in merito.
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