UNA CONFERENZA SU MICKEY MOUSE ALLA BIBLIOTECA DELLE OBLATE

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“Topolino era Walt, e Walt era Topolino”, sosteneva con fermezza il veterano dell’animazione Frank Thomas, uno dei Nine Old Men, i fedeli “nove vecchi” animatori e registi che hanno accompagnato Walt Disney nelle più riuscite avventure cinematografiche.

Come i lettori questo blog dovrebbero sapere a menadito, il ventisettenne Walt Disney aveva lanciato definitivamente questo suo alter ego roditore, al quale presterà a lungo anche la voce, la sera del 18 novembre 1928, facendo proiettare il cortometraggio animato Steamboat Willie al Colony Theater di Broadway.

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Quella sera il successo è enorme e non c’è da stupirsene; la futura icona della Disney in Steamboat Willie, primo short dal sonoro sincronizzato, nell’epoca in cui eccezioni a parte (vedi una celebre sequenza di Walter Lantz)i disegni animati sono ancora privi di audio, canta, fischietta, suona e strappa l’applauso mentre fa il filo alla sua compagna Minni (Minnie Mouse), che ne è una perfetta copia al femminile.

Circa ottant’anni dopo, alla Biblioteca delle Oblate, nella Firenze che pubblicò alla fine del 1932 il primo numero italiano del giornale Topolino, il grande personaggio viene ricordato ed esaminato attraverso le tappe salienti della sua carriera nel cinema, nei fumetti, in televisione, nel merchandise.

Si tratta di una delle varie conferenze e iniziative facenti parti del ciclo 2009 Anno Europeo della Creatività e dell’Innovazione, con il quale la Biblioteca delle Oblate festeggia il secondo (felicissimo) compleanno incontrando scrittori, disegnatori, saggisti, gente di cultura in generale da lunedì 25 a sabato 30 maggio.

E’ anche una delle due che l’Associazione Double Shot (ben nota nel mondo dell’editoria a fumetti) ha in cantiere da qualche mese, e che farà il paio con quella dedicata a un’altra gloriosa testata del fumetto italiano: il Corriere dei Piccoli.

Per chi non lo sapesse, l’ex-convento delle Oblate nacque tra la fine del XIII secolo e l’inizio del successivo come sede sia della congregazione di religiose laiche fondata per rendere servizio presso l’ospedale antistante di S. Maria Nuova – la congregazione delle “Oblate” appunto – , sia come sede della corsia di degenza femminile dell’ospedale stesso. Questa risultava unita architettonicamente al convento delle Oblate e separata dal nosocomio vero e proprio, poiché occupava l’attuale sede dell’Archivio Notarile Distrettuale e si estendeva per tutta la lunghezza di via Folco Portinari, delimitando così il lato occidentale del complesso conventuale.

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Purtroppo non è noto l’anno della fondazione dell’edificio e dei successivi ampliamenti, perchè i documenti relativi conservati nell’amplissimo Archivio dello Spedale di S. Maria Nuova sono scarsissimi e ci permettono solo di individuare e datare approssimativamente le principali fasi di costruzione, che seguono e riflettono quelle del nosocomio antistante, invece ben documentate: il convento infatti e l’annessa corsia femminile erano parte integrante dell’ospedale e dipendevano da questo amministrativamente ed economicamente.

La corsia, il chiostro ad essa più vicino e alcuni ambienti a questo circostanti quali il Refettorio furono costruiti tra il secondo e terzo decennio del XIV secolo, al tempo dello Spedalingo Jacopo da Bibbiena (1308-32), e conclusi nel 1329.

Molto probabilmente, però, esisteva già un primo nucleo conventuale risalente a qualche anno indietro, tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XIV, dato che la presenza delle Oblate è già attestata nell’anno 1301, ma ben presto ampliato per il rapido sviluppo dell’ospedale stesso a cavallo dei due secoli che richiese una grande corsia per le sue malate e un convento vero e proprie per le pie donne che vi facevano servizio.
Qui il programma completo in formato pdf delle iniziative.

Torniamo a quella su Topolino, che si terrà dalle ore 18 (in punto) del giorno 27 maggio.

Attraverso filmati, immagini di repertorio, rare pubblicazioni, aneddoti su di lui e il suo entourage di personaggi, sugli artisti che lo hanno fatto crescere e proseguono ancor oggi la sua avventura, Topolino rivive per una sera attraverso il racconto di Alberto Becattini (saggista, giornalista, insegnante), Luca Boschi (cartoonist, scrittore, blogger), con la presenza di Nunziante Valoroso (esperto Disney, “adattatore” di film per Buena Vista etc.), Andrea Sani (saggista, giornalista specializzato), Salvatore Deiana (cartoonist), Alessandro Santi (collezionista, studioso, vorace lettore, Gran Sceicco).

E il pubblico!

Infine, grazie all’organizzazione, in particolare Alessio D’Uva, Checco Frongia, Giorgio Trinchero, Scuola Internazionale dei Comics di Firenze.

L’indirizzo per i contatti è il seguente:

Biblioteca delle Oblate
via dell’Oriuolo 26
50122, Firenze
tel. 055 261 6512
fax 055 261 6519
dalle ore 18:00

Linee ATAF
14 e 23 (fermate in via del Proconsolo e in via Bufalini)
linea A (fermate più vicine Piazza dei Ciompi e Borgo Albizi)

Parcheggi più vicini:
Piazza Beccaria e Piazza Ghiberti

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Sotto, la prima apparizione di un Topolino in Italia (con Minni). A cura di Guasta (Guglielmo Guastaveglia) e una pubblicità del primo pop-up book di Topolino negli USA..
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Felix Topo
Pop-Up Book blogjpg

  • Simone Cavazzuti |

    Caro Luca,
    come di consueto, l’articolo è stato molto interessante.
    Ti propongo una colorazione/traduzione amatoriale eseguita da me su di una vecchia tavola di Guastaveglia…
    http://www.papersera.net/public_html2/showcase/simonis_mc_duck/MM_g02_wz_ct_new.jpeg
    Sperando che possa servirti…
    Simone

  • Gran Sceicco |

    Sottoscrivo il commento dell’amico Nunziante, bella serata davvero, bravi!
    Un saluto e a presto
    Alessandro

  • Rosolio Spinosetti |

    Sono belle, le storie a fumetti che leggo in questi tempi. Per esempio, quella di oggi, con Pietro Gambadilegno che ha dichiarato che il Commissario Basettoni e Manetta fanno parte di un grumo eversivo e vogliono l’eversione.
    Fortunatamente, poiché si è tradito, è stato risbattuto in cella.
    Finisce sempre così ai fuorilegge, nonostante avesse avuto l’aiuto dell’avvocaticchio Lupo, a difenderlo in televisione, dopo che l’aveva fatto eleggere nel Congresso di Topolinia, pagandolo con un po’ di refurtiva per i suoi servigi diretti e con il denaro dei topoliniani in quanto carica pubblica. Anche Lupo è finito ad Altacraz con Gambadilegno e coi i suoi complici, hanno dovuto riaprire dei bracci chiusi da decenni per farceli stare tutti.
    Ora, con il ricavato dei lavori forzati, dovranno ripagare i danni fatti ai cittadini di Topolinia (ne passeranno di decenni!).
    Anche il Lodo Plottigat non è servito a farla far loro franca, per fortuna!

  • Nunziante |

    E’ stato un pomeriggio bellissimo ed interessante, ovviamente! Lietissimo di aver potuto assistere all’evento…Ciao Luca!

  • Luca Boschi |

    Ciao, Frank e Armando!
    Non voglio cavarmela rapidamente, ma per ora posso anticiparvi che ci sarà un post specifico su questo tema, già quasi pronto. Forse due se il testo tracimerà.
    E nel contempo, avrò anche modo di accennare ad altro (temi più generali, diciamo).
    Tra qualche ora dovrei mette on line la prima parte, dopo un po’ di onsegne di articoli vari, immagini e impicci.
    Aggiornamento, Ecco qua: http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2009/05/oswald-il-coniglio-fresco-fresco-in-dvd-anche-in-italia.html
    Per Mattia: certo, Guglielmo Guastaveglia era proprio lo stesso del “Travaso delle idee, grande amico di Federico Fellini e, come ha ricordato Alberto Becattini nella conferenza alle Oblate, una delle anime del “Funny Face Shop”, a Roma.
    Per Sergio Calamecca: Terrible Tom è un gattone che non vedrà mai la luce nei fumetti; sarà infatti rimpiazzato dall’altro felino Peg-Leg Pete. Deriva direttamente dal gatto nero presente in “Steamboat Willie” con il nome generico “the captain” (NON è Gambadilegno, con il quale erroneamente più volte o si è voluto forzatamente identificale… semplicemente perché il Gambadilegno di “Mickey Mouse” non vede la luce prima del 1930) e in “The Galloping Gaucho”.
    Ciao a tutti!
    Luca

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