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Manhwa 100 centenary of Korean Comics

Purtroppo sono a Miami Beach fino a venerdì, sabato devo andare a Reggio e non mi resta di strada.

Apple

Peccato.
Comunque, il Korean Cultural Centre organizzerà una serie di eventi, anche dopo questo, per celebrare il centesimo anniversario dei manhwa, i comics coreani. Quindi, qualche speranza resta.
Così presenta l’inanellarsi di iniziative, spiegando anche l’origine di questa forma di arte sequenziale così popolare anche da quelle parti:

Manhwa celebrates its 100th anniversary in 2009.
This popular art form holds a long and cherished history that began with the first publication of Doyoung Lee’s political cartoons in “Daehanminbo.” This print newspaper was founded on June 2, 1909, and manhwa was born along with it.
Manhwa is an art form used to comment on a wide variety of topics. It can often spotlight societal injustices. Sometimes, manhwa tells marvelous tales of dreamy romance. Other times, the art form simply uses its simplified figures and their exaggerated gestures to provide amusement and entertainment. To this day, manhwa continues to evolve and hold a special place within the hearts and minds of Korean society
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La mostra Manhwa 100: Centenary of Korean Comics, a cura della Korea Creative Content Agency (KOCCA) e del Korean Cultural Centre (KCC) apre domani, 21 maggio, per protrarsi fino a la 24 giugno, presso il Lorean Cultural Centre (1-3 The Strand, a Londra).

Oltre all’esposizione, ci saranno anche performances di alcuni autori, workshop (con l’aiuto del nostro amico, storico e saggista Paul Gravett), proiezioni di film, seminari e molto altro.
Svariati dettagli (ma non tutto, eh no: molto spazio è riservato all’happening, a quanto mi bisbiglia la figliuoletta del mio vicino di ombrellone) sono on line sul sito ufficiale: questo.

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Le due illustrazioni di questo post sono dell’inconfondibile artista “sexy” coreano Hyung Tae Kim.

Sotto, un video 3D che mostra la versione coreana dell’introduzione all’hit della Playstation Magna Carta.
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  • Bostik Scotch |

    Debora Serracchiani: «Il Pd deve chiedere l’impeachment»
    Sulle conseguenze della sentenza Mills, come su molte altre cose, è tranchant nella video-intervista de l’Unità. «Penso che il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi e che il Pd dovrebbe chiedere l’impeachment».
    http://www.unita.it/news/84898/debora_serracchiani_il_pd_deve_chiedere_limpeachment

  • Noemi Mestizia |

    V’invio un messaggio “rosa”.
    Il presidente del Consiglio continua a non fornire risposte alle dieci domande che Giuseppe D’Avanzo gli ha rivolto su “Repubblica”, una settimana fa. Berlusconi continua a opporre l’invettiva, o il silenzio. Negando, o fingendo di non vedere, i palesi risvolti pubblici (e quindi politici) di una vicenda solo all’apparenza privata.
    Così, nell’indifferenza costante dei media italiani ma nell’attenzione crescente di quelli stranieri, continuano a risultare inevase le cruciali questioni sollevate dalla moglie del presidente Veronica Lario nel colloquio con Dario Cresto-Dina, le numerose contraddizioni nelle quali è incappato con la vicenda delle candidature alle europee e con il caso della giovane Noemi e della sua partecipazione alla festa di Casoria, raccontata su questo giornale da Conchita Sannino.
    La storia si condisce ora di un nuovo capitolo, che ripropone e rafforza le ricostruzioni dissonanti fornite da Berlusconi fino ad oggi. Dopo approfondite verifiche condotte da “Repubblica” presso diverse fonti dirette, risulta quanto segue. La sera del 19 novembre 2008 il presidente del Consiglio, nella splendida cornice romana di Villa Madama, ha ricevuto i più bei nomi dell’imprenditoria del Paese, per una cena ufficiale tra il governo e le grandi firme del Made in Italy. Almeno una sessantina gli invitati, che il premier ha intrattenuto insieme a diversi ministri, da Letta a Tremonti, da Bondi a Fitto. Al suo tavolo da otto, al centro del salone, insieme a stilisti di spicco come Santo Versace e la moglie, Leonardo Ferragamo e la sorella Giovanna, Paolo Zegna e Laudomia Pucci, il Cavaliere ospitava “una splendida ragazza”, secondo il racconto di chi c’era. Capelli castano chiari, vestito in lamè. Molto giovane, molto avvenente, sconosciuta a tutti. Berlusconi, secondo la testimonianza di un industriale che ha partecipato all’evento, l’ha presentata ai commensali come “Noemi Letizia, figlia di carissimi amici di Napoli. Sta facendo uno stage – ha aggiunto il premier – ed è qui per conoscere i grandi protagonisti del mondo della moda”.
    La ragazza ha parlato poco, e ascoltato molto. A un certo punto, secondo la ricostruzione di almeno tre fonti diverse invitate alla cena, ha fatto un rapido giro del salone, mentre l’orchestra suonava musiche americane e francesi. E non è passata inosservata. Uno dei commensali, seduto ad un altro tavolo a fianco all’allora segretario generale della presidenza del Consiglio Mauro Masi, ha chiesto lumi. “Chi è quella ragazza?”.
    La risposta è stata la seguente: “È una cara amica napoletana del presidente. Non era previsto che venisse, ma lui l’ha voluta a tutti i costi, e per questo è stato addirittura necessario rivedere il “placement” del tavolo uno…”. Cioè la distribuzione dei posti al tavolo nel quale era seduto il premier. A fine cena, secondo il ricordo dei presenti, sarebbe stata vista allontanarsi su un’auto blu, al seguito dell’Audi A8 nera del premier.
    Berlusconi, come ha affermato in diverse interviste, ha dichiarato di non aver mai conosciuto personalmente la ragazza di Casoria, e di averla incontrata un paio di volte, sempre al seguito dei suoi familiari. “Ho avuto occasione di conoscerla tramite i suoi genitori.
    Questo è tutto”, ha detto ai microfoni di “France 2” il 6 maggio. “Sono amico del padre. Punto e basta”, ha aggiunto nell’intervista a “La Stampa” il 4 maggio.
    Con tutta evidenza, la ricostruzione di quanto accaduto quella sera di novembre sembra quindi aprire un’altra faglia nella linea difensiva costruita dal Cavaliere intorno all’intera vicenda. Come Repubblica ha accertato, il premier ha incontrato Noemi – sua ospite a tavola senza genitori – almeno in una circostanza.
    Alla luce di tutto questo, ci permettiamo di rilanciare al presidente del Consiglio due delle dieci domande che D’Avanzo gli ha già rivolto. E cioè: “Quando ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia?”. E “quante volte ha avuto modo di incontrare Noemi Letizia e dove?”. E dopo la scoperta che Noemi l’ha accompagnato da sola quel 19 novembre a Villa Madama, mentre a “France 2” il Cavaliere aveva detto di non averla mai vista da sola, potremmo aggiungere anche un altro interrogativo: perché ha mentito agli italiani (e stavolta persino ai francesi)?

  • Luca |

    C’ero ieri, ormai sono all’aeroporto, ho l’ombrellone pieghevole come bagaglio a mano…
    L.

  • Giorgio |

    “PURTROPPO sono a Miami Beach”?

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