LA SETTIMA ASTA DELLA LITTLE NEMO, A MILANO, E UNA BLOGGER CUBANA (YOANI SANCHEZ) A TORINO

Asta

Sabato 16, due eventi diversissimi. Mentre mezzo mondo dell’editoria, non solo italiana, continua a concentrarsi a Torino per la Fiera del Libro, non cessano gli eventi di rilievo anche in altre città.
E’ il caso, a Milano, di un appuntamento ilperdibile per i collezionisti: la settima asta organizzata da Little Nemo, libreria antiquaria di Sergio Pignatone, che ha in copertina una bella striscia di Floyd Gottfredson posta in vendita con una base d’asta di 18.000 euro.

Il catalogo è ricolmo di pregevoli pezzi da collezione, in pratica una base nteressante per chi, evidentemente ricchissimo, volesse mettere in piedi un museo del fumetto e del cinema d’animazione. Ci sono dei pezzi imprescindibili e piuttosto rari, molti unici (come le tavole originali, ovviamente). Chi volesse consultare il catalogo on line, può farlo qui.

Esposizione presso la sede d’Asta, Galleria Spazio Mazzotta +ag22, Milano, via Alserio 22.
Da martedì 12 a venerdì 15 maggio, dalle ore 10,00 alle 19,30.
Sabato 16 maggio sino alle ore 14,00 saranno visionabili i lotti 344 – 517.

Per informazioni
Little Nemo, Casa d’Aste
Via Montebello 2/d – 10124 Torino
Tel. 011 81 27 089 – 011 88 74 17
e-mail: info@littlenemo.it

Cover

Lo stesso sabato 16 maggio, sempre a Torino, alla Fiera del Libro, alle ore 13.30 – Arena Piemonte è possibile seguire l’incontro Raccontare Cuba, dedicato a Yoani Sanchez,
autrice di Cuba libre.
Intervengono Erick de Armas e Gordiano Lupi.
Introduce e modera Omero Ciai (che gà fu compagno di avventure e scorribande del presente blogger ai tempi della rivista Métal Hurlant, molto tempo fa).

Interverrà telefonicamente da Cuba la stessa Yoani Sanchez, una strana dissidente: non denuncia, non attacca, non contesta.

Semplicemente racconta nel suo blog cosa significa vivere oggi nel regime comunista di Cuba: la difficoltà di fare la spesa e la fame cronica, l’arte di ripararsi gli elettrodomestici guasti, la lotta per leggere le vere notizie tra le righe del giornale di partito, la paura del ricovero in ospedale dove manca anche il necessario per sterilizzare, la convivenza forzata con la propaganda che si insinua nei media, nelle piazze e nelle scuole, il panico quando arrivano le convocazioni della polizia, la preoccupazione per gli amici in carcere, la nostalgia per i tanti che sono fuggiti e la delusione per tutti quelli che hanno smesso di credere al futuro.

Ma soprattutto sfata il falso mito dell’efficienza castrista e descrive, tra tenerezza e rabbia, la frustrazione per le potenzialità inespresse e i sogni perduti di chi, come lei, è nato nella Cuba degli anni Settanta e Ottanta e si ritrova rinchiuso in un’utopia che non gli appartiene.

Di questa generazione Yoani è diventata l’inconsapevole portavoce, e il suo blog, che ha fatto il giro del mondo è ora un libro. Yoani Sánchez si definisce una semplice cittadina, ma in realtà è una vera rivoluzionaria, una donna che lotta con tutte le sue forze per far conoscere le se idee all’interno di una società che non ammette anticonformismo.

Le sue parole sono frecciate ironiche che danno vita a un blog molto frequentato come Generación Y e servono da stimolo per inaugurare un nuovo corso per l’ultimo baluardo comunista. Purtroppo i suoi commenti vengono letti soltanto all’estero, perché a Cuba il blog risulta oscurato ed impossibile collegarsi.

PER ACQUISTARE SU INTERNETBOOKHOP.IT:
http://www.ibs.it/code/9788817030526/s-aacute-nchez-yoani/cuba-libre-vivere-e.html?shop=3391

RASSEGNA STAMPA:

http://www.infol.it/lupi/Pubblicazioni_Cuba_Libre.htm

COMMENTO SITO RIZZOLI

http://www.24sette.it/contenuto.php?idcont=1672

RECENSIONE – DIBATTITO SU LETTERATITUDINE

http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/04/18/cuba-libre-vivere-e-scrivere-allavana-di-yoani-sanchez/

VALENTINA NUCCIO:
http://www.facebook.com/l/4280b;www.irisbooks.it
http://www.facebook.com/l/4280b;www.lavitaleggera.splinder.com http://www.facebook.com/l/4280b;http://net.essenzialeonline.it/valenuccio/2009/05/05/vivere-a-cuba-ce-lo-spiega-yoani-sanchez/ http://www.facebook.com/l/4280b;www.oblo.it.

Yoani è laureata in filologia, vive all’Avana, è appassionata di informatica e lavora nella redazione telematica della rivista indipendente Desde Cuba (http://www.desdecuba.com/). Il suo blog (http://desdecuba.com/generaciony_it) fa discutere perché racconta le frustrazioni quotidiane e le ordinarie mancanze di una Cuba al di là delle ideologie.
Segue un profilo della scrittrice (e collega blogger), curato da Gordiano Lupi.

Yoani nasce a Cuba nel 1975.
Nel 1995 si specializza in letteratura spagnola, filologia ispanica e letteratura latinoamericana contemporanea, nonostante la nascita di un figlio.
Dimostra un caratterino niente male discutendo una tesi incendiaria dal titolo Parole sotto pressione.
Uno studio sulla letteratura della dittatura in Latinoamerica.

Terminata l’università, comprende che il mondo degli intellettuali e dell’alta cultura non è cosa per lei, ma soprattutto non ha la minima intenzione di fare la filologa. Nel 2000 si impiega presso la Editorial Gente Nueva e comprende che con il salario di Stato non può mantenere una famiglia. Decide di continuare il lavoro statale ma si mette dare lezioni (illegali) di spagnolo ai turisti tedeschi che visitano L’Avana. Non è la sola.

Molti ingegneri preferiscono guidare un taxi che fare il loro mestiere, alcune maestre tentano di impiegarsi negli alberghi e nei negozi per turisti puoi essere servito da un neurochirurgo o da un fisico nucleare.

Nel 2002 Yoani decide di emigrare in Svizzera, ma dopo due anni torna in patria, forse per la nostalgia della sua terra, anche se amici e familiari sconsigliano il rientro. Nel 2004 fonda, insieme a un gruppo di cubani che vivono sull’isola, la rivista di cultura e dibattito Consenso.

Tre anni dopo lavora come webmaster e giornalista del portale Desde Cuba. Yoani vive all’Avana insieme al giornalista Reinaldo Escobar e con lui divide la sua esistenza da oltre quindici anni. Può dirsi più informatica che filologa, ma la sua cultura letteraria è molto utile nel 2007, quando comincia l’avventura del Blog Generacion Y, definito come “un esercizio di codardia”, perché è uno spazio telematico dove può raccontare la sua realtà e dire ciò che è vietato sostenere nella vita di tutti i giorni.

I suoi brevi racconti sono dei bozzetti a metà strada tra la metafora e il realismo più crudo, immersi nella vita quotidiana delle due anime di Cuba, ricchi di riferimenti a scrittori del passato dimenticati dalla cultura ufficiale, come Padilla, Cabrera Infante, Arenas e Lima. Yoani sogna una Cuba trasformata in un luogo dove ci si possa fermare a un angolo e gridare: “In questo paese non c’è libertà di espressione!”.

Perché vorrebbe dire che le cose sono cambiate e si può cominciare a pronunciare la parola libertà. Si dichiara disponibile a scambiare gli alimenti somministrati con la tessera del razionamento alimentare per una cucchiaiata di diritti civili, una libbra di libertà di movimento e due once di libera iniziativa economica.

Percorre le strade di due città diverse, quella dei membri del partito, dei generali, dei dirigenti di Stato e quella della povera gente che vive nella desolazione dei quartieri periferici, nelle casupole cadenti e nei rifugi costruiti per i senza tetto. Vive un’utopia che non è più la sua e non vorrebbe lasciarla in dote ai suoi figli, analizza le contraddizioni di chi fatica a mettere insieme il pranzo con la cena ma sogna vestiti di marca e profumi.

Assiste alle fughe di personaggi famosi e di semplici cittadini esasperati, critica il governo per le promesse disattese, ricorda il passato e analizza lo stato deplorevole della cultura di regime. Yoani si scaglia contro il doppio sistema monetario e narra la realtà del mercato nero, unica fonte di sostentamento, perché la maggioranza dei cubani vive di ciò che i venditori informali portano nelle loro case. L’informazione di regime è un altro bersaglio da colpire, perché non è vero che tutto è sotto controllo e che i problemi vengono sempre superati da una rivoluzione solida e forte.

Il libro – blog di Yoani Sánchez è uno spaccato di vita che rappresenta con realismo la Cuba contemporanea, lontano da condizionamenti ideologici, ma dalla parte del cittadino che giorno dopo giorno è costretto a inventare il modo per sopravvivere.

Yoani Sánchez è un’eroina della nuova Cuba, esponente di una generazione Y che può dar vita a un nuovo esercito ribelle del cyberspazio, zona franca sicura e inaccessibile che può trasformarsi in una nuova Sierra Maestra. La guerra delle idee può dare buoni frutti, perché i dittatori temono chi pensa con la propria testa e non possono rinchiudere le idee in una galera.

Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi