IL COSPLAY DI UN SECOLO FA

Burlesque_costumes_12

Chi pensa che il cosplay sia un’invenzione (e una voga) piuttosto recente, deve ricredersi (in parte) e magari riscrivere qualche passo della storia di questa attività, goduriosa per un’ampia area di appassionati di fumetti e di film animati.

Se qualcuno avesse voluto ordinare un costume, con tanto di testone fatto di cartapesta, di Yellow Kid, quello che per molti anni è stato ritenuto il primo personaggio della storia dei comics, poteva farlo già all’inizio del Novecento, al costo di sei dollari e trenta. A rivelarlo è questa immagine tratta da un catalogo di costumi e oggetti divertenti catalogo, risalente al 1930: un periodo in cui, incredibilmente, il ragazzino dal camicione giallo doveva essere ancora popolare negli Stati Uniti, a differenza da quanto si è ritenuto a lungo.

Demoulin. Opper
.

L’ordinazione andava fatta alla società De Moulin Bros. (famiglia di origine evidentemente francese), con sede a Greeville, nell’Illinois.

Demoulin_front_cover

A destra, la copertina del catalogo in questione, che si può sfogliare con diletto all’indirizzo del Phoenixmasonry Masonic Museum, dove si trova anche tutta una serie di altri bizzarri oggetti impiegati dalla “fratellanza massonica” nordamericana: paramenti, medaglioni, calici, tappeti, stole, monete, statuette, arredi…

Produttrice di scherzi, trucchi, oggetti per frizzi e paraphernalia per lazzi, la ditta De Moulin Bros. confezionava anche un buon numero di costumi, per parate divertenti (non necessariamente carnevalesche) e festini in maschera organizzati nelle logge massoniche. Per far colpo sugli acquirenti, prendeva a modello anche gli eroi dei fumetti: personaggi popolari che all’epoca, curiosamente, erano chiamati celebrities, al pari di Babbo Natale, di Satana, delle streghe…

Tra gli altri personaggi, la società ne produceva anche altri ben noti presso i lettori dei due primi decenni del secolo scorso: Barney Google, Maggie & Jiggs (Arcibaldo e Petronilla), Alphonse & Gaston, Mutt & Jeff

Nella pagina riprodotta sopra, i tizi a destra, sopra e sotto, Gloomy Gus e Montmorecy, sono due dei fratelli di Happy Hooligan (Fortunello), creati dalla fantasia di Frederick Burr Opper (un genio, oltre che uno dei principali Padri Fondatori del Fumetto). Si tratta di figure transitorie e di contorno, che ci raccontano proprio per questa ragione quale forte presa dovessero avere sull’immaginario statunitense i comics pubblicati sui giornali.

Demoulin_masks

.

Sopra, un’altra pagina tutta dedicata alle maschere. Sono disponibili tra le altre quella del nonnetto Foxy Grandpa, dello stesso Fortunello con parentado, fra cui l’anonimo padre, di Capitan Cocoricò (The Captain), della Tordella (Mrs. Katzenjammer)…
.
Per un rapido ritorno alla realtà odierna, il post chiude con due video amatoriali scelti casualmente nel maremagno di YouTube. Riguardano un po’ di ragazzi, più io meno appartenenti alla schiera dei cosplayers, che sono intervenuti un paio di settimane fa a Napoli Comicon 2009.
Il primo riguarda la terribile fila che molti visitatori hanno dovuto sopportare prima di raggiungere l’ingresso di Castel Santelmo.

Il secondo riguarda una pausa di riposo girata sopra il castello, prima di rientrare nelle sale e negli ambulacri, opera di un gruppo di visitors che si autodefinisce La Caverna di Platone.
I ragazzi di questo gruppo hanno avuto la simpatica di filmare, in tempo reale, senza tagli di montaggio, musiche o effetti speciali di postproduzione, l’intero loro viaggio sino al Comicon e ritorno, passando per la funicolare, la fila alla biglietteria, la mostra mercato, il Cosplay Challenge e così via.

Questo frammento è il decimo di una ventina in totale.

Grazie, ragazzi, per il reportage “dall’interno”!
E alla prossma volta!

.


.
Grazie per il suggerimento di questo tema ad Artiedelmar.

  • Moerandia |

    Si, in effetti la Tordella è la madre dei due pestiferi, ricordavo male io ieri sera. Grazie delle risposte e dell’interessante collegamento.
    Saluti.
    G.Moeri

  • Pier Escargot |

    Un saluto a tutti i cosplayers!
    Molto interessante, e degne di attenzioni anche le osservazioni di Moerandia…
    Vediamo se sono in grado di risponere a qualcosa…
    A me risulta che Tordella sia la stessa persona di Ma, o Mama, o la Signora Katzenjammer.
    In sostanza, Bibì e Bibò non sono figli del Capitano, alle cui dipendenze lavora Tordella, ma lo sono di lei. Ho guardato nel sito (direi) ufficiale dei Katzies (http://www.geocities.com/~jimlowe/katzies/katzdex.html), e ho letto:
    “The picture above is a self-portrait drawn by Rudolph Dirks, the creator of the Katzenjammer Kids. The main characters in the comic strip were Mamma Katzenjammer, her twin sons, Hans and Fritz, and the long-suffering target of their mischief, The Captain.”
    Ma d’altronde è vero che la maschera di Mrs Katzenjammer assomiglia molto poco alla Tordella che conosciamo, quella disegnata da John Dirks, invece che dal padre Rudolph, oppure da Knerr e dai suoi successori (Musial, Eisman).
    Felix, è vero… Cossiga chiamava “Gatto Felix” Walter Veltroni, non ho mai capito perché. Ora, da gatto è passato a topo, e c’è chi lo chiama Topo Gigio.
    Evvabbe’.
    Non credo che il padre e il nonno dei monelli si siano visti in Italia. Anzi, io non li ho proprio mai visti per niente!
    Poi, credo che sì, non esista pagina alcuno di Wikipedia in Italia su Opper e su altri grandi creatori di fumetti del suo calibro e del suo tempo. Ma di Tex iller trovate miliardi di pagine. Così va il mondo (senza nulla togliere a Tex, però…).
    Arrivederci!

  • Moerandia |

    Uno degli ultimi cosplay che ho visto si dev’essere morso con una dentiera finta, lho visto correre con le mani sulla bocca …
    Post interessantissimo e veramente da divorare le immagini; al volo mi vengono tre considerazioni:
    1) “Mrs Katzenjammer”? Dunque, il padre ed il nonno di Bibì e Bibò scompaiono presto dalla serie, forse in Italia non si sono mai visti, non mi ricordo se apparisse inizialmente la madre, ma a quanto pare si, a giudicare da quella maschera, che non somiglia, direi, alla Tordella, che non è la madre dei due monelli terribili così come “Der Kaptain” non è il padre.
    2) Yellow Kid ancora popolare nel 1930, interessante, chissà se è mai apparso in quegli albi da edicola che ristampavano vario materiale syndacato (e che poi si evolvettero in forma propria). E comunque a quell’epoca doveva essere ancora viva molta gente che lo aveva letto a fine ottocento.
    Bè, qui in Italia Felix/Mio Mao, per dirne una, è ancora talmente noto da essere stato citato una volta da un politico …
    3) La pagina wikipediana dedicata a F.B.Opper ha solo la versione inglese??!!?!?
    Saluti.
    G.Moeri

  • Ezzelino |

    Nato alla fine dell’800, Yellow Kid era ancora conosciuto nel 1930?
    Credovo che fosse stato soppiantato da Buster Brown (sempre di Outcault) e dagli altri eroi successivi, Fortunello, Felix, Arcibaldo… appunto quelli di cui ci sono (in parte ) le maschere, almeno degli esseri umani.
    Strano cosa!
    Bisognerebbe essere degli storici del fumetto per capirci qualcosa.
    Ezzelino

  Post Precedente
Post Successivo