Oggi l’avventura della notoria marionetta collodiana vive una nuova gioventù.
Quella che da alcuni è stata considerata la miglior pellicola Disney tra i lungometraggi classici, quella che per alcuni rappresenta il miglior film di animazione ever, compie settant’anni.
Così, viene distribuita di nuovo, in dvd, dopo essere stata sottoposta a un processo di “ripulitura” digitale che ha lo scopo di rendere i colori ancora più vividi.
L’inviato Peter Bowes di BBC NEWS ha realizzato il servizio sul tema che apre il post (grazie, BBC!), dopo essere stato negli studi Disney a Los Angeles.
Ecco il servizio, dove si vedono tra gli altri il leggendario archivista Dave Smith (una “Disney Legend”), primo fra gli intervistati, e il ragazzino che nel 1939 registrò la voce originale di Pinocchio, Dick Jones (ultimo a prendere la parola), che all’epoca aveva dieci anni.
L’Italia ha celebrato il settantennale del Pinocchio disneyano con una serie di iniziative eclatanti, a partire dal junket mondiale organizzato a Firenze, in cui è stata mostrata per la prima volta la marionetta originale pinocchiesca, usata da Disney per il suo film.
All’inizio di maggio si annuncia una proiezione in pellicola per le scuole del film, con la partecipazione di esperti e personalità commentanti, mentre dal 1° al 4 aprile, ha avuto luogo a Milano presso l’Atelier Gluck Arte una mostra – evento dedicata a Pinocchio (ne parliamo sotto).
Infine, Walt Disney Studios Home Entertaiment ha organizzato per tempo una conferenza stampa ufficiale alla quale ha partecipato fra gli altri Bruno Bozzetto (in onda sul Disney Channel con i suo nuovi cortometraggi), che ha così commentato il nuovo dvd Blu-ray:
“Per me il Pinocchio era quello di Disney. Da persona del mestiere, trovo che la caratterizzazione dei personaggi nella pellicola sia sublime. Questo era già pienamente riuscito nel 1940. Il film, da questo punto di vista, è un capolavoro. Pensate alle scene dell’acqua, disegnate a mano: le onde, gli spruzzi erano qualcosa di sorprendente per l’epoca. Ancora oggi è bello rivederlo, sono felicissimo che sia stato trasportato in Blu-ray.
Il Pinocchio di Walt è tirolese, e Geppetto non è un falegname, ma un orologiaio. Uno degli otto autori di Disney mi ha detto di aver realizzato i fondali ispirandosi a quello che gli ricordava la sua infanzia, ed essendo lui originario dell’Austria, aveva rappresentato così il suo Pinocchio.
Credo che i capolavori del passato debbano essere doverosamente conservati e riproposti nella migliore forma qualitativa che la tecnologia del momento possa offrire. Il Blu-ray permette di vedere il film come probabilmente l’avevano immaginato e visto gli autori. E’ un omaggio anche agli autori oltre che un regalo al pubblico”
Enrico Ercole, curatore della mostra 10, 100, 1000 volte Pinocchio, ospitata dall’Atelier Gluck Arte e alla quale abbiamo accennato sopra, ha spiegato come l’esposizione abbia voluto omaggiare la storia di Pinocchio esponendo le molteplici interpretazioni che in più di cento anni hanno letto e riletto il suo mito.
“Per la prima volta sono state radunate, a Milano e in un’unica mostra dedicata a Pinocchio, collezioni private davvero uniche, come quella della Fondazione Franco Fossati e di Fabrizio Lorenzoni, collezionista di Collecchio. Numerose anche le partecipazioni di fondazioni, istituzioni e personaggi, che hanno fornito i materiali unici di cui dispongono.”
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Nella foto sopra, scattata a Milano pochi giorni fa dalla mirabile Emanuela Oliva, Enrico Ercole è il primo a destra, seguito (verso sinistra) dal sottoscritto, da Luigi F. Bona (presidente della Fondazione Franco Fossati), Melina Gatto, Riccardo Mazzoni, Franco Dassisti, Germana Soldano e Sergio Giuffrida. Non ci sono purtroppo, tra gli altri, Furio Fossati e Francesca Bazzurro, che con le sue orecchie da gatta nera fisse sulla testa avrebbe fatto la sua porca figura, ma siccome pare che legga questo blog, se non altro vedendo la citazione scoprirà di non essere stata desmentegata.