Andrea Pazienza: Tracce – Napoli e Oltre. Con questo titolo si apre la segnalazione che ci introduce l’imminente mostra dedicata al genio di Andrea Pazienza.
A Napoli, infatti, da domani 14 novembre sarà visitabile a Castel Sant’Elmo una delle più ampie mostre su Andrea Pazienza, visitabile sino al 13 gennaio.
La location è nelle sale del Carcere Alto di Castel Sant’Elmo, già sede d’arte contemporanea e dei dieci anni di COMICON.
La città di Napoli, recita il comunicato stampa dell’iniziativa, intende così omaggiare uno dei maggiori talenti che la Nona Arte italiana ha annoverato.
Pazienza, autore dai mille risvolti, ha avuto un rapporto molto intenso con la città partenopea, pur non avendoci mai vissuto. L’esposizione e gli eventi collaterali previsti cercheranno di evidenziare le tracce di questo legame, oltre a dare una panoramica su tutta l’opera del disegnatore pugliese, dagli esordi nei tumultuosi fine anni Settanta bolognesi, al periodo delle storie più mature degli anni Ottanta.
La mostra, promossa con grande volontà dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili del Comune di Napoli, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrominio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, è organizzata da Napoli COMICON e da Grifo Cult, e rientra in VisioNa 2008, il contenitore di arti visive di COMICON e NapoliFilmFestival, sotto la supervisione artistica di Marina Comandini Pazienza e il coordinamento di Lorenzo Paganelli.
L’iniziativa si avvale anche dellla cooperazione di molti amici e collezionisti di Andrea Pazienza e mette in mostra oltre duecento tavole originali di Andrea, senza contare schizzi, bozzetti, illustrazioni e omaggi, oltre a oggetti, audiovisivi e fotografie.
Per dare conto della complessità della figura di Pazienza, sono state create delle microsezioni tematiche interne alla produzione dell’autore dai natali marchigiani.
Questi argomenti sono proprio le tracce che serviranno a ripercorrere l’attività fumettistica del disegnatore, permettendone, ad esempio, la conoscenza globale della sua poliedrica creazione, da Pentothal alle tante vignette satiriche per le maggiori riviste del periodo.
Un’altra sezione cerca, all’interno delle storie a fumetti, citazioni o riferimenti diretti alla città ed alla cultura partenopea, tra le visioni che Napoli gli ispirava ed i tanti amici riportati che racconteranno, in un video inedito, i propri rapporti con l’autore; inoltre, una sezione inedita riguarda l’immenso Totò, spesso disegnato da Pazienza in varie vignette.
Altre tracce conducono il visitatore tra le sue splendide illustrazioni di animali, tra le Favole che disegnò per il figlio dell’amico Mauro Paganelli, attraverso i suoi riferimenti artistici e cinematografici, attraverso la controversa figura di Pompeo ed il rapporto con la droga, oltre ad appassionati omaggi a Stefano Tamburini e Tanino Liberatore, e al lavoro comune svolto con la moglie Marina Comandini.
Un’altra sezione si deve alla collaborazione con la libreria delle donne di piazza Bellini Evaluna, che nel giugno scorso riunì un folto gruppo di fumetttisti campani che omaggiarono con dei loro lavori ad hoc il ventennale della scomparsa di Pazienza.
Molti documenti audiovisivi accompagnano, inoltre, la visita della mostra, oltre a oggetti personali e editoriali di Andrea, seppur con la dichiarata volontà di ricordare soprattutto la perdita dell’artista e fumettista, aldilà della (peraltro brillante) personalità privata.
Durante i due mesi della mostra un calendario di altri eventi, proiezioni, presentazioni editoriali e incontri con artisti e personalità completeranno il programma.
A seguire, ripropongo le “tracce” di un documentario presente in rete, realizzato per la vecchie emittente VideoMusic. Fa parte della rubrica Segnali di Fumo, realizzata da Clive. Vi partecipano fra gli altri Mauro Paganelli, Fulvia Serra, Gino Castaldo e Vincenzo Mollica.
La qualità dell’immagine è quella che è, ma… ciò passa il convento; meno male che questo documento esiste!
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INTANTO, SU RAIDUE, VA IN ONDA LA SERIE ANIMATA “UFFA! CHE PAZIENZA”
ILARIO NOTIZIARIO ed ENANIMATION sono lieti di annunciare la serie animata ispirata al racconto Il leone Pancrazio, tratto dal libro Favole di Andrea Pazienza.
Andrea regalò due favole ad un bambino appena nato che si chiamava Lorenzo, voleva che i suoi occhi capissero meglio la vita e la felicità…
È con queste parole che il noto giornalista Vincenzo Mollica, nella prefazione alla raccolta Favole, ricorda con affetto l’arte e la creatività dell’amico Andrea Pazienza, autore geniale cimentatosi nei più diversi ambiti della grafica.
A vent’anni dalla scomparsa del grande artista abruzzese, le Favole tornano a “far capire meglio la vita e la felicità ai bambini” grazie alla serie animata “UFFA! CHE PAZIENZA”, ideata da Cinzia Battistel e Antonietta Marocchella, per la regia di Silvio Pautasso e Giorgio Valentini, trasmessa tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 7,10.
Rivolta ad un pubblico di piccoli spettatori, dai 4 agli 8 anni, la serie ha dimostrato di andare incontro anche ai gusti dei genitori. In occasione del Cartoons on the Bay 2008, infatti, UFFA! CHE PAZIENZA ha vinto il premio Giuria Abbonati Rai come Miglior serie tv per bambini.
Dati tecnici
Concept: Cinzia Battistel e Antonietta Marocchella
Regia: Silvio Pautasso e Giorgio Valentini
Tecnica: animazione digitale
Target: 4-8
Produzione: RAI Fiction-Enanimation-Motus-MotionWorks (Italy-Germany)
TV Licence: RAI 2 (Italia) – KIKA (Germania)
Distribuzione internazionale: Entertainments Rights
Distribuzione Home-video: Mondo Home
Distribuzione musicale: Warner Music
Trasmissione: dal 20 novembre in onda tutti i giorni dalle 7.10 alle 7.20
In una giungla un po’ fantastica sorge una grande acacia, teatro delle avventure dei simpatici protagonisti di UFFA! CHE PAZIENZA, coloratissimi animali che rappresentano vizi e virtù degli esseri umani, pur mantenendo un riferimento, per contrasto o per analogia con la loro natura animale.
E così il pappagallo reporter Ilario Notiziario, l’elefante Leggerio Pocoserio e, ovviamente, Pancrazio Sonsazio, solo per citarne alcuni, sperimentano, di episodio in episodio, gioie e dolori della condivisione di una terra comune e della convivenza con l’Altro.
Attraverso la mediazione e il dialogo, i personaggi trovano il modo per convivere in armonia riuscendo a soddisfare, così, il desiderio fondamentale che li spinge: ottenere e mantenere l’amore degli altri.
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