Moebius incontra in Italia Alejandro Jodorowsky, in occasione di una sua piccola mostra di inediti, e non solo!
Da ieri, martedì 13, fino a domenica 18 maggio venti tavole di Moebius, tratte da Chasseur Déprime, nuovo capitolo di Garage Ermeticoo, celebre saga pubblicata più di trent’anni fa da Métal Hurlant, sono esposte in anteprima assoluta al Teatro Politeama di Poggibonsi (Siena), nell’ambito della terza edizione di Fenice International Nine Arts Festival (13-18 maggio).
Sabato 17 maggio, Napoli COMICON è orgoglioso di annunciare, dopo un pranzo aperto a tutti gli appassionati, un incontro tra Moebius (Jean Giraud) e Jodorowsky. I due autori della famosissima, storica saga dell’Incal, s’incontrano di nuovo, dopo svariati anni, per parlare del loro magico rapporto di lavoro.
Ad arricchire gli eventi è allestita un’installazione multimediale, Survirage, realizzata in collaborazione con il collettivo artistico-digitale Numeris Causa. Un’esperienza visiva in cui ognuno potrà ritrovare il proprio volto proiettato all’interno dell’universo visivo del disegnatore francese, entrando a far parte integrante dei suoi disegni.
Video, spezzoni di interviste e una scenografia tridimensionale completeranno il percorso espositivo.
Infoline: 0577 985697 – www.fenicefestival.it
La mostra Il garage ermetico, curata come tutti gli altri eventi riguardanti Moebius da COMICON, è a ingresso gratuito e resterà aperta presso lo Spazio Espositivo (Sala Set) del teatro per tutta la durata del festival. L’allestimento è realizzato da ZèDesign.
Quarant’anni oltre il Sessantotto è il tema di quest’anno che attraversa e coinvolge tutti gli eventi: si tratta, attraverso gli artisti e le loro opere, di ricercare un’epoca in cui si pensava che anche l’arte potesse cambiare il mondo.
Ed ecco il programma specifico che presso il Politeama, Sala Set, si tiene nel pomeriggio di sabato prossimo (17 Maggio, ore 16:00).
MOEBIUS E ALEJANDRO JODOROWSKY
L’incontro tra due complici, amici, nemici, creativi, accomunati dai progetti comuni, molti realizzati, altri no (tra cui il rimpianto per il capolavoro mancato di Dune). Di nuovo insieme ad un tavolo, si lasceranno andare ai ricordi, magari per prospettare ancora nuovi fantastici progetti.
Politeama, Sala Grande
ore 18:00
IO E I TAROCCHI, reading poetico e lettura di tarocchi con Alejandro Jodorowsky e Antonio Bertoli.
Jodorowsky ha detto che l’unico tipo di arte che concepisce è un’arte che cura, intendendo con ciò la possibilità di comunicare e di aiutare gli altri a “vivere meglio” e a capire di più se stessi, attingendo alla grande valenza creativa insita nell’arte. Non si tratta però di un’arte pedagogica in senso stretto, bensì di un’arte che parla direttamente il linguaggio dell’inconscio e ad esso si rivolge, partendo dall’assunto che proprio questo – l’inconscio – è il vero motore delle nostre azioni e il vero centro del nostro essere.
Il Tarocco, nella concezione di Jodorowsky, è un’arte vera e propria che non ha niente a che fare con la cartomanzia e la predizione del futuro: si tratta di 22 modalità di essere (parlando degli arcani maggiori) che assume l’inconscio, di 22 archetipi fondamentali che ci danno informazioni sulla nostra situazione a livello profondo e forniscono di conseguenza delle indicazioni precise per la nostra vita concreta. Alejandro Jodorowsky, coadiuvato da Antonio Bertoli, fornirà una presentazione generale del Tarocco, una lettura di alcuni testi poetici che egli stesso ha scritto per ogni arcano maggiore, una dimostrazione di lettura del Tarocco che coinvolge il pubblico presente alla serata.
Politeama, Sala Corman
17 Maggio 2008 ore 19:00
“L’AN 01” di Alan Resnais, Jacques Doillon, Gébé, Jean Rouch (Francia 1973, 90 min, v.o. francese, sott. italiano)
Alla presenza di Luca Boschi (che parlerà, con Michele Crocchiola, Claudio Curcio e altri amici del ’68 a fumetti, dei francesi in Italia e di altre svariate cosette).
Cosa racconta il film? Ecco: e se all’improvviso tutti abandonassimo, in maniera consensuale e spontanea, l’economia di mercato e il mito della produttività ? Da questo paradosso nacque negli anni post ’68 questo divertissement comico, in realtà serissimo.
L’anno 01 del titolo è quello di una nuova era in cui la popolazione francese decide di smettere di lavorare, rinunciare al denaro e alle lotte di classe. Realizzato dal regista Jacques Doillon, il disegnatore Gébé con il contributo dei grandi Alain Resnais e Jean Rouch, è un’opera divertentissima che tocca tematiche fondamentali come il lavoro, l’economia e l’ambiente attraverso il filtro liberatore dell’utopia. Inspiegabilmente inedito in Italia, in Francia è un’opera di culto per più di una generazione.
Politeama, Sala Grande
17 Maggio 2008 ore 21:30
IL SOGNO E LA RAGIONE di e con Daniele Biacchessi, accompagnato da Gaetano Liguori, Michele Fusiello e Alessandro Rossi
Una produzione Fenice Festival con Daniele Biacchessi e Gaetano Liguori. Testo originale di Daniele Biacchessi.
Ecco il contenuto dell’opera. Dove eravamo? Cosa ha significato per noi tutti il sessantotto, per chi c’era e per chi non era ancora nato, per coloro che ne sono stati solo sfiorati e per quelli che lo hanno provato sulla propria pelle. Uno spettacolo di teatro narrativo che ripercorre l’anno sul filo delle emozioni, accompagnato dal Jazz elegante e incisivo di Gaetano Liguori. Co-protagonista la radio, le sue voci e testimonianze, la sua presenza fisica sul palco per arrivare a parlare delle disillusioni e dell’oggi, delle eredità mancate e di una possibile riscossa.
Nella foto Jean Giraud, in arte Moebius, autore anche delle illustrazioni di questo post.