Due notizie in un post solo.
La prima è la seguente: Alfredo Castelli, il papà del BVZM, che per inciso sta cucinando qualcosa di bello per noi del Comicon napoletano, ha inviato una vera e pro-
pria curiosità “paradisneyana a me a Didier Ghez, tito-
lare di un eccezionale blog sulla Disney History (stra-
consigliato, clikkate qui per visitarlo: http://disneybooks.blogspot.com/).
Tra l’altro, scopro che Didier ha appena parlato di noi (di me e di Alberto Becattini), dato che si è comprato un tomo ancora in edicola per un po’ (del quale ho anche composto la co-
pertina mettendo insieme parti di vignette di Giorgio Cavazzano): il Maestri Disney Oro dedicato a Rodolfo Cimino…
Dice Didier (che adesso dovrebbe trovarsi in Italia in direzione Roma, prima di passare a New York, quindi rotta verso la “sua” Buenos Aires):
I am back from a very brief business trip to Milan (for those of you who emailed me yesterday, apologies for the delay in answering). While in Italy, I picked up the latest of the great I Maestri Disney series. I love Alberto Becattini’s and Luca Boschi’s articles they contain about the Italian masters of Disney comics. This series is the equi-
valent of the Walt Disney Treasures when it comes to comics.
Veniamo al “proiettore del Ventennio”. Vi propongo la spiegazione del tutto direttamente in inglese, così come l’ha scritta quel poliglotta di Alf:
Here is a little known sequence in which Mickey Mouse travels to Italy (Captions “On the Atlantic, you dance” and “In Italy at last”), greets the “Balilla” (i. e. the young Fascist Militia) with the Fascist salution, then kisses and hugs somebody (supposedly Mussolini) under the caption “The meeting of of two grat friends”.
The sequence was printed on translucent paper and was to be projected with “Proiettore Topolino Nic”, a popular kid projector sold in the Thirties. Every scene of the movie was drawn in two different frames and a mechanical device in the projector “animated” it.
Proiettore Topolino Nic was regularly licensed by Disney; take a look to the disturbing logo, where Mickey rings a bell with an elephant trunk.
La seconda notizia mi riguarda, ed è relativa a una ennesima recensione (scritta) di Irripetibili su La Stampa on line, a cura di Sergio Rossi, che ringrazio.
Il titolo è:
Quando Linus era un neonato -Le migliori strip della nostra vita
Così inizia:
C’è stata un’epoca in cui l’edicola era uno scrigno di tesori a fumetti. Vi si trovavano storie di Hugo Pratt, Milo Manara, Bonvi, Guido Crepax, Andrea Pazienza, Stefano Tamburini, Moebius che riempivano riviste che si chiamavano «Alter », «Orient Express», «Il Mago», «Il Corriere dei Ragazzi », «L’Eternauta», «Totem », «Metal Hurlant», «Frigi-
daire».
Intorno, una massa di volumi di 48 pagine, a colori e in bianco&nero, pieni di storie provenienti da Francia, Spagna e Stati Uniti, oltre agli albi dei supereroi.
Le collane popolari contavano serie come «Mister No», «Ken Parker», «La Storia del West», i settimanali «Lanciostory» e «Skorpio» pubblicavano i nuovi autori argentini e italiani, «Tira-
molla » e «Abelarda» talenti maestri come Luciano Bottaro, Giorgio Rebuffi e G. B. Carpi.
«Il Giornalino» delle edizioni San Paolo pubblicava le storie del Commissario Spada di Gonano e De Luca, oltre a quelle di Attilio Micheluzzi, Lino Landolfi, Massimo Mattioli. Intanto la prima puntata di Goldrake, insieme alla sentenza della Corte costituzionale che permetteva la nascita delle tv private, apriva la strada ai manga.
Tutto questo e altro ancora è raccontato nel poderoso volume di Luca Boschi «Irripetibili – Le grandi stagioni del fumetto italiano », un saggio, o forse più un memoir con il ritmo del ro-
manzo (…)
Basta, il resto a questa pagina: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/base/grubrica.asp?ID_blog=47&ID_articolo=177&ID_sezione=70&sezione=Fumetti%20e%20Cartoons
Ci sarebbe poi una terza notizia, che riguarda una mia doppia partecipazione “vocale” a Radio Uno, in un bel programma per noi nottambuli condotto da Gianfranco De Turris, ma per il momento non so darvi orari né link per eventualmente (se masochisti) ascoltare il tutto on line.