ORESTOLO PIANGE STEVE GERBER

Howard_the_duck

Ci è giunta notizia, verso le tre di notte di ieri, della scomparsa di Steve Gerber, dopo lunga malattia.

Steve era stato l’autore di un personaggio figlio della parodia e del-
l’underground, che sicuramente tutti i visitors di questo blog co-
noscono, forse anche per il lungometraggio non propriamente ec-
celso che lo riguardava: Howard the Duck.

Howard era stato, per varie ragioni troppo lunghe da sintetizzare qui, sia delizia che la croce di Steve.

In Italia, Luciano Secchi, sulla rivista Eureka l’aveva ribattezzato Orestolo il papero, alludendo al direttore della rivista concorrente Linus: Oreste del Buono.

In seguito, l’editore Puleio (qualcuno ne ricorda il nome di battesimo? Forse Alex?), quello di 1984, aveva pubblicato Howard in uno stranis-
simo Howard_spidermanoneshot che portava la firma come di-
rettore responsabile di Remo Gherardi (un nome noto, ma che ci risulta non avesse mai avuto niente a che fare effettivamente con i fumetti) e il titolo del tutto scombinato Il papero incatenato: una memoria del lon-
gevo foglio satirico francese Le canard en-
chaîné
(http://www.lecanardenchaine.fr/)? Forse.

Il piano di pubblicazioni sarebbe proseguito, se la Marvel non lo avesse bloccato per ragioni contrattuali, e anche perché fatto senza tutte le autorizzazioni necessarie, con maneggiamenti del materiale poco rispettosi della qualità ori-
ginaria e grafica a dir poco garibaldina.

Peraltro, Puleio ebbe, circa in contemporanea (ottobre 1982), il merito indiscusso di pubbli-
care l’ultimo numero de L’Urlo, che si apriva con una intervista di Gregorio Paolini a Carl Barks, regalandocene l’intera tiratura da diffondere gratutitamente, Il tutto in cambio di una cena e della quarta di copertina con la pubblicità di 1984.

L’amico Mark Evanier ha tracciato su Steve Gerber, accanito fumatore, un lungo profilo alla pagina seguente:
http://www.newsfromme.com/archives/2008_02_11.html#014809

Il © delle immagini è Marvel Comics

Howard_vortice_25

Uno stralcio:

Steve Gerber died last night in Las Vegas after a long, painful illness. For the last year or so, he was in and out of hospitals there and had just become a “candidate” for a lung transplant. He had pulmonary fibrosis, a condition that literally turns the lungs to scar tissue and steadily reduces their ability to function. Steve insisted that his affliction had nothing to do with his lifelong, incessant consumption of tobacco — an addiction he only recently quit for reasons of medical necessity. None of his friends believed that but Steve did.

(…)
Howard_the_human

Stephen Ross Gerber was born in St. Louis on September 20, 1947. A longtime fan of comic books, he was involved in the ditto/mimeo days of fanzine publishing in the sixties, publishing one called Headline at age 14. He had a by-mail friendship with Roy Thomas, who was responsible for the most noteworthy fanzine of that era, Alter Ego. Years later when Roy was the editor at Marvel Comics, he rescued Steve from a crippling career writing advertising copy, bringing him into Marvel as a writer and assistant editor. Steve soon distinguished himself as one of the firm’s best writers, handling many of their major titles at one time or another but especially shining on The Defenders, ManThing, Omega the Unknown, Morbius the Living Vampire, a special publication about the rock group Kiss…and of course, Howard the Duck.

Howard_carter
La pagina di Evanier rimanda a sua volta al blog di Steve Gerber, che continuava a tenere inviandovi continui contributi come poteva durante la degenza in ospedale, mentre pro-
seguiva nel frattempo anche con le sceneg-
giature di Doctor Fate, per la Marvel.

Il suo ultimo post è del 4 febbraio scorso:

Nothing new to report medically. I’m up in the middle of the night, working on Doctor Fate. Will let all of you know what’s going on with that in a day or so.

Questo l’indirizzo del suo blog, dove chi vuole può postare un ricordo, una testimonianza:

http://www.stevegerber.com/sgblog/

http://www.stevegerber.com/sgblog/

A lato mostro alcune copertine del comic book di Howard the Duck, e su segnalazione di Stefano Priarone, che ringrazio, chiudo il post (alcuni giorni dopo: ormai è già sabato 16) con un commento di Adam McGovern, che su Steve Gerber ha scritto A Masterwork in Progress: Steve Gerber 1947-2008 :

The selective, long-distance friendships of a mass-media age put fans at a strange advantage over loved ones — we who knew Steve by his works can say we saw him last soaring in the Helmet of Fate and facing dark forces with dimension-spanning confidence and indomitable wit, not fading away in a barren hospital room. But those who truly knew him — and, unlike us, were with him on that lonely last mile — may be feeling something of the same.

Steve’s last work was one of his best, a re-imagining of the Doctor Fate character as a disgraced healer and apprentice mystic which probed the nature of existence — and exposed, by proxy, many of Steve’s own failings — in a way that’s very appropriate to both the end of a life and the intensity of how life should be lived. It now even seems fitting that he left the story halfway through. Steve Gerber will never be finished — and he’ll never, never end.

Il pezzo di McGovern si può leggere per intero alla pagina http://www.comiccritique.com/columns/gcolSt499.html:

  • Stefano Priarone |

    Luca, ho segnalato il tuo ricordo di Gerber a Steven Grant, suo amico da anni (fra l’altro era stato lui su Defenders a chiudere la saga di Omega).
    Segnalo anche il commento del mio amico Adam McGovern:
    http://www.comiccritique.com/columns/gcolSt499.html
    Ciaoissimo
    Stefano

  • Brendon |

    Ciao!
    Non conoscevo Basil Wolverton, ma è bastata una ricerca su wikipedia ed ecco cosa ho trovato:
    In 1946 Wolverton won a contest to depict “Lena Hyena”, the world’s ugliest woman, a running gag in Al Capp’s Li’l Abner newspaper strip where Lena remained unseen beneath an editorial note stating her face had been covered to protect readers. Capp, responding to popular demand, announced a contest for artists to submit their interpretations to be judged by Boris Karloff, Frank Sinatra and Salvador Dali. Out of 500,000 entries, Wolverton’s was the winner; it appeared in a Li’l Abner daily and Life magazine. Wolverton’s fame briefly lead to Life and Pageant printing his caricatures. The Lena portrait typified the unique “spaghetti and meatballs” style he employed regularly thereafter.
    (l’immagine di Wolverton è visibile qui http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/2/20/Lenahyena.gif)
    Sono ansioso di vedere la versione Barksiana della fantomatica Lena 🙂
    Riguardo il famoso umorista europeo… ci sto pensando! Credo che questa edizione del Comicon abbia le carte in regola per rimanere nella storia! Naturalmente il territorio è tutt’altro che easy, ma è anche per questa indole pionieristica che la manifestazione napoletana è così affascinante 🙂
    A risentirci!
    Brendon

  • Luca Boschi |

    Per Brendon e Moeri!
    Ciao a tutti e due! Una risposta al prezzo di due!
    O viceversa!
    Grazie per i dati sul “Ppero incatenato”, so di averlo da qualche parte, sepolto fra le rviste di allora. In realtà non era nemmeno stato autorizzato, forse era stata chiesta l’autorizzazione, ma quando venne stampato non era ancora giunta, né gli impianti per la stampa per “lavorarci”. Quindi, come accadeva per altre pubblicazioni e altri autori, credo che fossero state fotografate direttamente le pagine stampate e letterate di conseguenza, “grattando” dai balloons il testo in inglese.
    Thanks a Brendon per i complimenti relativi al Comicon, che (come è notorio) vanno a tutto lo staff, che ha dell’eccezione, anche e soprattutto nella dedizione relativa a un obiettivo da perseguire: la manifestazione, tra l’altro in un territorio certamente magnifico, ma tutt’altro che easy.
    L’edizione di Villa Pignatelli è stata la prima anche per me (come semplice ospite, e collaboratore all’impronta); l’incontro con Bilal e Trintignant ha avuto qualcosa di leggendario. Per il decennale torneranno anche amici e autori delle dieci edizioni, insieme a ospiti nuovi… La presenza di Lorenzo Mattotti (anche con una sua mostra personale) è palese, anche perché ha realizzato il poster, ma poi…
    Be’, strada facendo riveleremo anche altri, fra il lusco e il brusco.
    Per esempio, un importantissimo umorista europeo, pubblicato da riviste come Linus, Playmen, Totem, Blue… che non partecipa a manifestazioni in Italia da anni e anni (ma che ha il merito di aver fatto scoprire nella sua terra vari autori italiani di grande livello)…
    A proposito del “Barks laterale”, aspettati molte sorprese nei numeri futuri. In questa settimana mi sto occupando di un portfolio sulle arpe e le vecchie megere… Nel quale uscirà fuori, con il corroboramento di un disegno d’epoca, l’incredibile partecipazione di Barks a un concorso… indetto da Al Capp per la striscia “Li’l Abner”!
    Ne sai qualcosa? Uno scoop (si fa per dire) dopo l’altro! 🙂
    C’entra anche (questo è un piccolo aiuto) uno dei più grandi disegnatori comici adorato dai fumettisti underground: Basil Wolverton.
    Infine… certo, conosco bene Gennaro Costanzo, ci siamo scritti anche oggi.
    In bocca al lupo e ad altre fiere per il tuo lavoro per ComicUs!
    L.

  • Moerandia |

    Sono molto dispiaciuto per il sig.Gerber, anche se per quel poco che ho letto non era uno dei miei autori preferiti 🙁
    “Il papero incatenato” n.1 è dell’aprile 1982, quindi c’era ancora la Corno, che doveva quindi avere “mollato” il personaggio; come casa editrice è segnata “Edizioni Il Momento” in via Ferrante Aporti 34 a Milano; non conosco “1984” ma nelle pubblicità interne de “Il Papero Incatenato” come sede della rivista millenovecentottantaquattresca viene indicata Piazza Caiazzo 3, diversa quindi da quella del papero …
    E così la Marvel bloccò la pubblicazione di Orestolo … questo spiega quello che ho letto tempo fa non-ricordo-dove, è cioè che uscì un numero 2 de “Il Papero Incatenato” senza storie di Orestolo, non so, forse si sperava di farlo rientrare nel n.3 …
    Saluti.

  • Gero Verona Caffeina |

    Salve!
    Vi invio un po’ di informazioni sul Premio per un breve fumetto dedicato al caffè (quello che beviamo, e che ci rende nervosi).
    Il prossimo 28 febbraio scadono i termini del premio nazionale di poesia, dedicato al caffè come bevanda e come luogo d’incontro, bandito dal “Via Roma 33 Café” di Verona per il secondo anno consecutivo.
    Si ricorda che l’edizione 2008 comprende anche una nuova sezione riservata al fumetto, sempre sullo stesso tema. In particolare, si chiede la presentazione di una storia disegnata (da una a 6 tavole, massimo 6 tavole, in bianco e nero o a colori) sul tema “Al café” o sulla bevanda “caffè”. Gli elaborati dovranno essere inviati in 8 copie e potranno essere presentati in fotocopie o in stampe di buona qualità, anche per chi usa software specifici.
    Chi volesse partecipare troverà il regolamento su internet, cliccando su http://www.viaroma33cafe.it e andando alla voce “eventi” (al primo di ogni mese fino a febbraio 2008). Alla premiazione, prevista per l’inizio aprile, interverrà Milo Manara.
    INFO
    Claudio Gallo
    Ufficio Manifestazioni
    Tel. 045/8079724 – fax. 045/8079727
    cell. 347/6160443 (per urgenze. Non ascolto la segreteria)
    claudio_gallo@comune.verona.it

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