Segnatevi sull’agenda di venire a tro-
varci, facendo domande, portando i vostri know how e la vostra curiosità il prossimo martedì a Roma, alla Libre-
ria Rinascita della Garbatella.
ATTENZIONE: si tratta di una libre-
ria piuttosto giovane, chi non la cono-
scesse ancora sappia che, scendendo alla fermata del metrò della Garbatella, può trovarla in via Prospero Alpino n. 48; tel. 06 57289729.
Per tutte le informazioni ci si può ri-
volgere anche all’Ufficio Stampa della Coniglio Editore:
Lucrezia de Palma
Piazza Regina Margherita, 27 – 00198 Roma
tel. 06 8417393, fax 06 8415284
lucrezia@coniglioeditore.it
Alle ore 18, 30 presenteremo, per la prima volta in una libreria della capitale, il famoso libro Irripetibili, pubblicato (appunto) da Coniglio Editore.
Sarà con me Francesco Coniglio himself, con Luca Raffaelli, giornalista di Repubblica, direttore artistico di Romics e de I Castelli Animati. Tutti e tre noi, un bel po’ di tempo fa, fa-
cevamo parte del gruppo della rivista L’Urlo, citata anche in Irripetibili.
Ritrovarsi tanto tempo dopo e fare oggi il punto della situazione sarà una bella cosa.
Ospite d’onore con noi sarà nientemeno che Alvaro Zerboni, che nell’inizio del post vedete immortalato con me un paio di mesi fa, appunto a Romics (foto di Luca Raffaelli).
Oltre ad essere stato direttore mio e di Luca ai tempi della gloriosa rivista L’Eternauta, Zer-
boni è (ed è stato) titolare di una eccezionale agenzia che ha fornito autori prevalentemente argentini per le pubblicazioni a fumetti italiane, e che nel contempo ha diffuso autori italiani nel mondo a cominciare da… almeno mezzo secolo fa!
In Irripetibili si parla (sebbe-
ne in modo ab-
bastanza rapido, dato che il pano-
rama affrontato è assai ampio e articolato) anche di questo, sia in occasione dell’approdo di questi grandi autori latini nelle riviste (negli anni Ottanta del secolo scorso), sia, in precedenza, a proposito dei periodici della Eura Editoriale. In particolare da quando debutta in edicola il settimanale Lanciostory (aprile 1975), sfoggiando un display di autori di altissimo livello e di grande reputazione.
La new entry a fumetti ha origine dal tentativo di penetrare nel settore delle “tavole disegnate” da parte dell’Editrice Lancio dei fratelli Fernando e Michele Mercurio.
È un gruppo solido, conosciuto da tutti per la sua specializzazione nei fotoromanzi, che però mostrano i primi preoccupanti segnali di crisi. I racconti con vignette fotografiche vendono ancora bene, sia ben chiaro, ma l’emorragia appare difficilmente curabile e, nel giro di un lu-
stro, dai cinque milioni di copie mensili di venduto si passa a tre milioni e mezzo. Gettarsi anche sui fumetti appare una strada lungimirante.
Lanciostory esordisce in edicola con un numero zero allegato in omaggio proprio a una rivista di fotoromanzi: Lancio presenta, mensile popolare e fiore all’occhiello nel parco testate Lancio.
Non ci vorrà molto a capire che l’offerta fumettistica di Lanciostory è più sofisticata di quella dell’Intrepido, al cui pubblico tenta di strappare lettori.
Lanciostory diverrà, in breve, incomparabile rispetto a ogni altro settimanale di intento popolare distribuito in Italia, grazie a contratti stretti con la francese Dargaud, con l’americana Warren Publications e (appunto) con la navigata agenzia di Zerboni.
Spiegherà sinteticamente e bene questa linea Sergio Loss, ex chitarrista, ex caposervizio delle testate a fumetti della Universo, solidamente legato all’Eura sin dall’inizio della sua avventura editoriale: “L’Eura nacque nel lontano 1974 con l’intento dichiarato di superare l’artificiosa dicotomia tra fumetto cosiddetto “popolare” e fumetto “d’élite”. Quello che si desiderava, cre-
ando Lanciostory, era di portare al pubblico più vasto storie scritte e disegnate da autori che avessero davvero qualcosa da dire e non fossero asfittiche ripetizioni seriali di consunti ste-
reotipi o, al contrario, sterili e non meno stucchevoli esercizi di bella calligrafia.
“Questo progetto divenne una realtà quando l’Eura colse – prima in Italia – le grandi potenzialità di quel fu-
metto di scuola latino-americana che aveva nell’Argentina il suo centro culturale e produttivo e decise di presentarlo in maniera organica sul-
le sue riviste.”
Buona parte del gradimento per la pubblicazione deriva da fumettisti
del gotha della linea latina, fra i quali Enrique Breccia, Arturo Del Ca-
stillo, Francisco Solano Lopez, Domingo (Cacho) Mandrafina, Alberto e José Salinas, Carlos Trillo, Robin Wood, Juan Zanotto. Fondamentale sarà, nell’estate 1977 (quando “Lanciostory” aggredisce definitivamente il mercato portando la foliazione a centodieci pagine, con sette storie per numero) l’introduzione del capolavoro di Hector Oesterheld e Solano Lopez L’Eternauta, saga di fantascienza in nome della quale, come vedremo più avanti, sarà confezionata un’apposita rivista di prestigio piuttosto longeva.
Di questo e di moooooooooooolo altro, parliamo a Roma martedì prossimo!
Ogni copia del libro acquistata colà recherà nel frontespizio autografi dei presenti, disegni, arabeschi e (se ci date il tempo di fabbricarlo) anche qualche variopinto ologramma.
Tenete d’occhio anche i prossimi post, in merito! E troverete anche un vero cimelio fotografico!
Nelle foto: sopra Francesco Coniglio e Laura Scarpa parlano col sottoscritto nelle auguste sale di Castel Sant’Elmo, a Napoli Comicon, durante una presentazione della rivista Scuola di Fumetto.
Sotto: Alberto Breccia, seduto nel 1992 sul suo letto nella stanza dell’Hotel Universo (a Lucca) con un po’ di tavole della sua parabola antidittatoriale Perramus, scritta da Juan Sasturain, e che in Italia vedrà il suo epilogo sulle pagine di Orient Express.