Diciamo le cose come stanno: è uno schifo, da sesto mondo.
Giorni fa sembravano problemi individuali, di singoli computer che facevano le bizze, di programmi bersagliati da virus, di provider negligenti, di server scassati.
Ora, il re (o meglio, la rete) ha perduto anche l’ultima traccia di perizoma, oltre a scettro e corona.
Internet è bucherellato per ogni dove, la posta non arriva, le connessioni cadono in continuazione in alcune parti d’Italia, poi cadono anche in altre. Poi accade con quel tal provider, ma poi con l’altro. Poi succede ancora a tutti insieme, sciaguratamente.
Anche mettere i post on line è orribilmente problematico, usare TypePad non parliamone, navigando facciamo la fine del Lusitania ogni qualche minuto.
Perché?
Di chi è la colpa?
Ci piacerebbe saperlo.
Vediamo a chi si può fare una causa collettiva per danni…
Ho scritto a vari amici, o gruppi, per capire se anche a loro questi problemi (sussistenti da una decina di giorni) si ponevano.
E ho avuto la risposta. Un importante webmaster scrive:
“Da tre giorni mi cade la li-
nea ogni tre minuti. Impossibile lavorare. Sono riuscito per miracolo a metter su quattro righe ieri e già non so quando questo mes-
saggio riu-
scirà a partire… La Telecom mi ha detto che non capiscono cosa stia succedendo, che non dipende da loro ma ‘dalla connessione’… o forse ‘dalla linea’ o magari è ‘il backbone’ o forse è colpa di non si sa bene chi (ci sono pure le linee regionali in ballo). Non si preoccupi, nell’arco delle 48 ore si farà vivo il tecnico. Cioé entro domenica notte. Forse. Chissà.”
Il sito afNews conferma, con un suo comunicato, che giro:
“Abbiamo da qualche giorno grossi problemi di connettività internet dalle macchine della redazione di afNews, per cui potrebbero esserci ritardi significativi nell’inserimento di nuovi articoli (a parte quelli inseriti dai collaboratori esterni). Il gestore di telefonia e connessione dovrebbe, così assicura e così speriamo, ripristinare una connessione stabile nell’arco dell 48 ore, come da contratto. Nel frattempo… pazienza.”
In tivù vedo un portavoce del Viminale (nientemeno) ammettere che qualche provider stia di fatto ostacolando le procedure delle domande da farsi in rete rispetto al “Decreto Flussi”, emanato in attesa di una legge adeguata del Parlamento che soppianti la sconcia “Bossi-Fini”. E ovviamente minimizza.
Non sa (o non vuol far sapere) che in realtà tutti stiamo soffrendo per questo problema da giorni, non solo i patronati, i cui responsabili non sanno in gran parte se le domande da loro inoltrate via e-mail vanno o meno a destinazione.
Chi dobbiamo ringraziare?
Chi sa dare una spiegazione esauriente dello scempio?
Scrivete comunque, se vi va, per monitorare in quali territori, e con quale gestore, si stanno verificando i problemi.
A corredo di questo commento, un esempio trash puro, collage di foto di una certa Annuzza, così ridotta dal ronzante Vespa; il tutto (altro segnale dell’italica Babilonia) tratto da Dago (grazie).
Se non cade la connessione mentre lo state scrivendo!