L’ultimo numero di Scuola di Fumetto (che sta lentamente abban-
donando le edicole per lasciare il posto allo straultimissimo), oltre a ospitare una mia recensione su Magnus, dedica tre pagine a Irripetibili, con qualche brevissimo stralcio che si collega ad alcuni discorsi fatti nel blog in questi tempi. Grazie a Laura Scarpa e a tutto lo staff (in cui si annida anche qualche visitor del presente blog).
Per chi si è perso il numero di Scu-
ola di Fumetto in questione (ma fa ancora in tempo a richiederlo alla Coniglio Edizioni), ecco un assaggio di cosa v’era (è), e che trova, tanto per avere un’idea, in Irripetibili, in distribuzione nelle librerie…
(…)
Tutto inizia nel 1980, come abbiamo già visto. “Alteralter” sfreccia come una meteora attraverso la sua alter-
nativissima versione poster e “Cannibale” cede il testimone a “Frigidaire”. In contemporanea, si progettano o prendono corpo alcune fra le più significative iniziative editoriali (leggi riviste, supplementi, albi monografici) che avrebbero caratterizzato il primo lustro del decennio Ot-
tanta.
Per autori e lettori è la Golden Age del fumetto colto italiano: un’era dove non solo germo-
gliano nuove produzioni nostrane, ma in cui giunge anche una corroborante invasione di fumetti europei, in particolare francofoni.
Il fenomeno che si sta concretizzando è chiaro: un pubblico che evidentemente già esisteva, ma che non trovava appagamento in quanto passava il mercato, ora sembra maturo per rispon-
dere all’appello di nuove figurazioni, di nuove trame narrative.
Nel 1980, il Salone internazionale dei Comics Lucca 14 è per più di una ragione un appuntamento importante anche dal punto di vista socioculturale, come sempre le manifestazioni fumettistiche di Lucca lo sono, in questi anni piuttosto frenetici di entusiasmi e scoperte, ben prima che l’orda di seguaci dei Games occupi la piazza imbarazzando i fumettofili, quando il Salone si sarà trasferito nella capitale a Expocartoon. Le Lucche degli anni Ottanta sono ancora quelle vere e inimitabili, prese come modello da più di un epigono estero; irrinunciabili mète d’incontro di commercianti, autori di fumetti e animatori, studiosi e agenti letterari. Dall’edizione precedente, il salone è divenuto biennale, dopo l’incontro mancato del 1977, dovuto a scarsità di denari e a promesse locali non mantenute. Sarebbe stato il tredicesimo, e come tale ha ricevuto con puntualità il bollo della sorte avversa.
“Com’è trriiste Lucà…”, canterellava in quell’occasione il delegato francese Claude Moliterni imitando alla perfezione Charles Aznavour, mentre con Guillermo Mordillo, Hugo Pratt e Oreste del Buono (che ci ha raccontato questa desolazione) si aggirava nella città triste, spopolata di aspiranti artisti, di bambini con acne intemperanti e cartelle gonfie di sogni grafici.
Nella foto a lato, troviamo un Moliterni un po’ più avanti negli anni, a passeggio con lo scri-
vente, e con l’amico critico e ricercatore parigino Gérard Thomassian, non già tra le foglie secche di platano nei pressi delle mura lucchesi, bensì oltre vent’anni dopo nel piazzale più alto di Castel Sant’Elmo, al Vomero, sede attuale di Napoli Comicon (la prossima edizione dal 25 aprile 2008, da segnarsi sull’agenda; chiusa parentesi).
Ma siccome l’assassino, per fortuna, tende
a tornare sul luogo del delitto, Lucca inau-
gura il suo fumettistico nuovo decennio rispondendo all’appello della comunità dei comics. Nel 1980 è pronta ad ospitarla ancora tra fine ottobre e inizio novembre, “con una luce dolcissima di rimpianto per chissà cosa, poche brume a velare ogni tanto qualsiasi accenno di sguardo al futuro, molte foglie morte a lasciare i nostri passi nel presente frettoloso di diventare passato”.
Nella cittadina cinta da mura medioevali, preziosa quanto chiusa e ambigua, all’interno del pallone pressostatico sistemato in Piazza Napoleone c’è fermento. Tra i giovani, oltre ai frigidairiani con base a Roma che smuovono grandi consensi col loro sensazionale numero uno, c’è anche il gruppo emiliano che fa capo a Roberto Baldazzini e consoci, e c’è quello milanese della neonata Cooperativa Storiestrisce. Con qualche aspettativa, i due gruppi presentano in contemporanea i numeri zero delle nuove, effimere riviste “Il pinguino” e “Nemo”.
Anche il gruppo di cui lo scrivente in quel momento fa parte, quello della rivista “L’urlo”, è pervaso da qualche frenesia.
Già si è fatto sentire nell’edizione precedente del Salone, denunciando alcune ingiustificabili lacune nell’Enciclopedia del Fumetto dell’Editoriale Corno, elaborata sulla versione originale in lingua inglese di Maurice Horn. Ha rilevato l’assenza della voce “Alfredo Castelli” e conteggiato, per contrasto, quante volte vi è citato il nome del deus ex machina dell’opera “Luciano Secchi” e quante il suo pseudonimo “Max Bunker”.
Ora “L’Urlo” organizza in modo artigianale e indipendente la prima delle due edizioni del Premio Pierino, che non è intitolato (come istintivamente si potrebbe pensare) al protagonista di innumerevoli barzellette trasposte anche in celluloide dall’ineffabile Alvaro Vitali. Il trofeo si riferisce invece al leccato ragazzino borghese, possessore di un orrendo pupazzo, che il grande illustratore Antonio Rubino ha raffigurato sul “Corriere dei Piccoli” nel primo decennio del Novecento. Per noi dell’“Urlo” questa scelta è la risposta italiana esteticamente sgradevole a Yellow Kid, considerato primo personaggio del fumetto in America e scolpito nelle statuette-premio ufficiali del Salone.
Poiché si vocifera che la maggioranza di questi post sia troppo lunga, il seguito di questa narrazione slitta a quello di tomorrow! O meglio, a quello che segue…
Eccezionalmente qui, oltre alla scheda del trofeo, realizzata dal sottoscritto in quattro e quattr’otto, e fotocopiata in una innumerevole copia di volte, riproduco (in modo speculare) anche una rarissima statuetta d’epoca del Pierino, assente in Irripetibili…
Chi vuole saperne di più, tra l’altro, può ascoltare una mia lunga intervista radiofonica a Radio Città Fujiko, nel sito di Garage Ermetico:
http://garagermetico.blogspot.com/2007/11/podcast-quinta-puntata.html
Questo è il link diretto della trasmissione.
www.garagermetico.it/trasmissione/garage17novembre1.mp3