Il nuovo numero in edicola di GRANDI CLASSICI DISNEY (il 252mo, datato novembre) ha un sommario che ritengo in gran parte interessante, soprattutto per la riproposizione della terza e ultima av-
ventura disneyana realizzata dalla coppia Guido Martina (sceneggiatore) – Angelo Bioletto (disegnatore). Si tratta di “Topo-
lino e i grilli atomici” (1950), da una trentina di anni non ristampata in questa versione in una sola parte, con conden-
sazioni di vignette e leggere revisioni di qualche dialogo.
Nella storia, venata di un atipico umori-
smo demenziale con punte horror, i due autori contaminano allegramente la fauna di Topolinia con quella di Paperopoli, anche se all’epoca le due città avevano confini assai meno netti di quelli di adesso, e non si chiamavano ancora in quel modo. Non contenti, gli autori vi aggiungono persino i Sette Nani, in veste di fisici nucleari!
Ai lettori del tardo 2007 questa tecnica di collage appare forse decisamente strana, benché ne abbiano avuto un saggio recente con l’ultimo numero de “I Maestri Disney”, che riproponeva il classico di Martina e Bioletto “Topolino e il Cobra Bianco”, nato per la somministrazione in puntate sul “Topolino” giornale.
In ogni caso, bisogna riconoscere che Martina, pur sradicando i vari cha-
racters dal loro ambito naturale, ne conserva entro certi limiti la per-
sonalità di base, e cerca di inserirli in una parte che risulti adatta alle lo-
ro caratteristiche psicologiche.
Già ne “L’Inferno di Topolino”, Gam-
badilegno, Eli Squick, Ezechiele Lupo, eccetera, sono posti giusta-
mente nei “gironi” più indicati alla punizione del loro tipo speciale di cattiveria, mentre un classico eroe positivo come Eta Beta assume l’appropriato ruolo di guida. Inoltre, l’operazione di mixage coi characters dei lungometraggi non stona, perché già Walt Disney aveva sempre cercato di rendere omogenei i protagonisti delle fiabe a disegni animati con il mondo semi-naturalistico e attuale di Topolino e Pippo. Anche per questioni di stile, personaggi come Pinocchio o come i Sette Nani, disegnati a cavallo degli anni Trenta e Quaranta con morbida “gommosità”, non risultano troppo lontani dalla caratterizzazione grafica del Mickey Mouse o del Donald Duck di questo stesso periodo.
Ecco il sommario per intero del (prezioso) volumetto.
Zio Paperone e gli icebergs volanti
Testo di Giorgio Pezzin- Disegni di Giorgio Cavazzano
Topolino nn. 1009 e 1010 del 30 marzo e del 6 aprile 1975
Paperino e il pesce trombettiere
Testo di Rodolfo Cimino – Disegni di Luciano Gatto
Topolino n. 649 del 5 maggio 1968
Pippo memorabile smemorato
Testo di Abramo e Gian Paolo Barosso – Matite di Romano Scarpa – Chine di Giorgio Cavazzano
Topolino n. 471 del 6 dicembre 1964
Paperina e il segreto nel cassetto
Testo di Dick Kinney – Disegni di Phil De Lara
Topolino n. 660 del 21 luglio 1968
*Paperino e i grilli magici
Testo e disegni di Carl Barks
Albi della Rosa n. 328 del 19 febbraio 1961
*Topolino e i grilli atomici
Testo di Guido Martina- Disegni di Angelo Bioletto
Topolino nn. 13-16 del 10 aprile – 10 luglio 1950
*Topolino e la nuvola verde
Disegni di Dick Moores
Albi della Rosa n. 145 del 18 agosto 1957
Zio Paperone e il Giocattolaio provocato
Testo di Jerry Siegel – Disegni di Guido Scala
Topolino n. 1041 del 9 novembre 1975
Topolino e le vacanze invernali
Testo di Ennio Missaglia– Disegni di Luciano Capitanio
Topolino n. 311 del 12 novembre 1961
Zio Paperone monarca del bestiame
Testo e Disegni di Carl Barks
Topolino n. 619 dell’8 ottobre 1967
Topolino e il colpo doppio
Testo di Onofrio Bramante – Disegni di Pier Lorenzo De Vita
Topolino n. 398 del 14 luglio 1963
Paperino e gli ospiti inattesi
Testo di Carlo Chendi – Disegni di Massimo De Vita
Topolino n. 1386 del 20 giugno 1982
Tra le varie storie in sommario, merita un po’ di attenzione quella che ho lasciato per ultima, vale a dire:
Paperina e il primo volo
Testo di Dick Kinney – Disegni Al Hubbard
Topolino n. 647 del 21 aprile 1968
L’interesse è tutto “bloggocentrico”, e riguarda il suo disegnatore, il grande Al Hubbard al quale Alberto Becattini dedicherà due post “esaustivi” prossimamente.
Le immagini di questo post ne sono degli assaggi: rari esempi non disneyani del grande Hubbard, con personaggi inediti in Italia e realizzati negli anni Quaranta per il Sangor Shop, in particolare per il comic book “Ha Ha Comics” (la prima vignetta, con Fenwell Fox) n. 47 del 1947, edito dalla Creston Creations Publications, e per “Happy” (il cane Rover) n. 22, dello stesso anno, edito dalla Better Publications of Canada.
Cose strarare e semimisteriose, che nel web non ho ancora visto troppo enfatizzate…