In questo blog si parla spesso della situazione un po’ tristanzuola dei lavoratori del Fumetto.
Questa volta, invece, ridiamo un po’ (talvolta anche aspramente) alle spalle dei nostri colleghi spagnoli, all’opera qualche anno fa. E lo facciamo plaudendo alla Black Velvet, etichetta piccola ma di grande prestigio, e che non strepita, che si comporta in modo etico, in mezzo a svariati altri operatori di questo angusto mondo dei comics sempre pronti a tendere la gambetta per far cadere il prossimo nel tombino.
La situazione attuale nostrana quanto si differenzia, per la sua fauna, da quella della Spagna di una trenta-quarantina di anni fa?
Ora possiamo verificarlo. Grazie alla rilettura di una serie esilarante sul nostro mondo di cartoncino e china, che in Italia era apparsa a pezzi e a bocconi su “Eureka!” (col punto esclamativo), nella versione diretta da Silver e Castelli (sotto si vede la copertina del primo numero della serie, con lo strillo in copertina relativo all’autore dei “Professionisti”).
Dunque, negli anni Sessanta, Pablito si reca a Barcellona per andare a trovare l’amico Adolfo che collabora per Creaciones Illustradas, un importante studio di fumetti che lavora sia per il mercato interno che per l’estero. Il giovane ragazzo viene assunto e da quel momento entraa contatto con un mondo particolare, composto da persone un po’ folli che, nonostante le grosse differenze caratteriali, trovano nel fumetto il loro punto di forza e di unione.
Il più importante ritratto del mondo fumettistico spagnolo è colto in un momento storico importante, sia dal punto di vista produttivo che da quello politico.
Infatti, sullo sfondo di queste vicende ironiche e grottesche, che ci descrivono come la produzione fumettistica spagnola fosse una “fucina fondamentale” per rifornire le riviste di tutta Europa, si possono notare accenni, solitamente leggeri, al giogo del regime franchista, che attanagliava quel Paese. Carlos Giménez realizza la più importante opera della sua carriera di disegnatore, dando dignità e rispetto a una professione all’epoca profondamente dileggiata e sottovalutata.
Il libro della Black Velvet raccoglie il ciclo originario di storie composto da tre volumi, di uno dei quali vedete qua sopra la copertina originale.
Il prossimo anno, un secondo tomo tradotto in italiano racchiuderà gli altri due libri, realizzati nel biennio 2003-2004, quando l’autore ritornò a raccontare le dis-avventure di questo gruppo di disegnatori, sotto le cui spoglie si nasconde lo studio di Josep Toutain, scomparso anni addietro, e capo di Selecciones Illustrada, per il quale lavoravano anche svariati fumettisti che per il nostro Paese hanno realizzato storie di Topolino e Paperino, soprattutto sotto la gestione disneyana della Mondadori.
E parliamo dell’autore.
Nato a Madrid il 6 marzo 1941, Carlos Giménez uno degli autori più importante del fumetto spagnolo degli ultimi trent’anni. È stato il cronista della transizione politica nella trilogia “España Una”, “España Grande” e “España Libre”, l’autore del più importante ritratto del mondo del fumetto spagnolo nella serie “I professionisti” e, in maniera analoga, è il massimo esponente del racconto autobiografico con “Paracuellos”, “Barrio” e “Rambla arriba”, “Rambla abajo” (conclusione della serie I professionisti).
Con le sue storie libere, in Italia è stata una presenza fissa su “Totem Comic” e “Totem Extra”.
La lunga carriera di Carlos comincia alla fine degli anni Cinquanta come assistente di Manuel López Blanco, e continua in un alternarsi di collaborazioni con riviste o agenzie editoriali, come la Ibergraf e la Selecciones Ilustradas, “protagonista” non troppo scoperta dei Professionisti. Realizza fumetti di generi diversi, dal western di Gringo (testi: Manuel Medina) alle storie sentimentali, all’horror, al racconto umoristico, alla satira sociale e alla fantascienza, con Delta 99 (testi: Flores Thies) e Dani Futuro (testi: Victor Mora).
Questo genere sarà quello a cui tornerà più spesso, con opere come Kiko 2.000 (testi: Manuel Yáñez ), Hom (adattato da un racconto di Brian Aldiss) e Koolau il lebbroso (ispirato a un racconto di Jack London).
In questi ultimi anni, Giménez ha ricevuto un numero elevatissimo di premi che attestano e riconoscono la dedizione di tutta una vita votata al fumetto (uno anche a Lucca nel ’96, consegnato però a Francesco Rocca, all’epoca suo – e mio – editore in Italia).
Inoltre, è da più di un decennio che Giménez collabora anche con il mondo del cinema, realizzando gli storyboard di diversi film, tra cui “La spina del diavolo”, di Guillermo del Toro.
Scheda tecnica:
I PROFESSIONISTI VOL. 1
Di Carlos Giménez
21,5×30, Brossurato, 176 pag., b/n Euro 18,00
Collana: “That’s life”
ISBN: 88-87827-52-4
Black Velvet Editrice
Via A. del Verrocchio 4
40138 Bologna-Italy
http://www.blackvelveteditrice.com
A proposito della ragazza sull’erba, si riferisce alla Fiera del Libro di Francoforte, dove siamo adesso, con Napoli Comicon. La notizia nel secondo commeno qua sotto, a seguire…