Accidentaccio, si dovrebbe parlare di fumetti, di illustrazione e di annessi & connessi, ma la realtà incalza e ci porta lontano, con la pessima notizia che Emilio Fede (con rispetto parlando) alle ore 14 ha fatto bloccare il sito di Piero Ricca (www.pieroricca.org), che più di una volta ha parlato dicendo cose che i suoi colleghi, venduti, hanno colpevolmente taciuto. E ha riportato nel suo sito un’intervista a Francesco Di Stefano, legittimo proprietario delle frequenze occupate da Rete 4, come espresso senza ombra di dubbio dal massimo organo di controllo di costituzionalità dello Stato italiano, la Corte costituzionale, e dal Consiglio di Stato e dalla Corte di giustizia europea.
Ecco cosa scrive Piero Ricca (che chiede di far girare il comunicato) nel suo blog:
CARI AMICI, NON POSSO AGGIORNARE IL BLOG. Mi è stato chiuso con atto della procura di Roma, un “sequestro preventivo” notificatomi alle 14:00 di oggi da due agenti della guardia di finanza del “nucleo speciale contro le frodi telematiche”, venuti da Roma. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la famosa contestazione al circolo della stampa. Con il medesimo provedimento hanno cancellato un mio post relativo alla vicenda Fede e i commenti in calce. Non hanno potuto, per motivi tecnici, togliere il video da youtube.
Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro. Intanto posso solo scrivere queste righe in questa sede. Fra poco manderò un comunicato ai siti amici, e vi chiedo fin d’ora di farlo girare.
Con Fede ce la vedremo in tribunale, magari davanti a uno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo datore di lavoro.
E continueremo a criticare lui e i suoi simili sulla pubblica piazza, in nuove manifestazioni di dissenso.
Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici di Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.
Grazie a tutti.” A presto, Piero.