FRIGIDAIRE E LE ALTRE NEWS

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Molte notizie tutte stipate in un post, oggi.
Per esempio, lo sapete che è in edicola il numero 244 del mensile FRIGIDAIRE?

E (per di più) che questo mese di novembre festeggia il suo trentaduesimo compleanno?
Sembra yesterday. La cover tamburinica del primo numero è citata dal mostruoso animale antropomorfo di 32 anni dopo. Sopra.

Poi si sfoglia, ell’interno, dopo una riflessione editoriale di Vincenzo Sparagna sul cammino della rivista dagli anni da bere a oggi, giunge come uu arcobaleno rasserenante lo splendido racconto inedito di Gore Vidal “Erlinda e Mr Coffin”, accompagnato da un ricordo sullo scrittore americano di Antonio Scurati.

Da segnalare il reportage “Apocalypse Zombie” di Paolo Pontoniere sulle singolari esercitazioni anti-zombie negli Usa, l’intervista di Gianni Sartori a Maribi Ugarteburu, portavoce della “Izquierda Abertzale”, la sinistra indipendentista basca, e un incontro confidenziale con il cantautore Fausto Rossi intervistato da Sandro Prostor Koroval.

Vi sono i fumetti, come per esempio “Welfare West” di Ugo Delucchi con i colori di Giovanni Bruzzo (Razor), “Arty Party” di Massimo Giacon (vincitore di un Premio Pulcinella U Giancu a Rapallo sabato scorso) e un’altra avventura fantaspaziale di Klaus e Elmer, “The deep trip pop”, del muscoloso e robustissimo Maurizio Ercole e Massimo Perissinotto.

Maila

Vecchi frigidi

Frigidaire_244Potrete immergervi nelle suggestive illustrazioni di Maila Navarra (sopra in una foto © Exibart col vecchio guru), Gianni Cossu, Vincenzo Sparagna, Mauro Sgarbi, Andrejs Lavrinovics e Maurizio Ercole, gustare la storiella di Antonio Vecchio, le cartoline da Kryzx di Fabrizio Fabbri, le vignette di Giuliano, Delucchi, Franzaroli, Del Buono (ma mica Oreste, veh!) e Andrea Bonatti, leggere il racconto di Gianluca Liguori, giovane fondatore del gruppo degli “Scrittori precari”, le recensioni di libri del direttore, quelle musicali di Diego L’Alligatore e di Federico Vignali e la ormai classica rubrica Schiuma, curata da Jacopo Giombolini, dedicata al pittore perugino (e non “parigino”) Simone Chiorri.

Oggi, il futuro carcerato Alessandro Sallusti, ritratto anzitempo nella foto sopra da DagoSpia, al cui link rimando, correttammente, sommessamente, garbatamente, si esprime così, all’indomani della fritta fatta dai “franchi senatori”, i quali col loro voto segreto, scavandosi la fossa hanno decretato la fine definitiva della trista era berlusconleghista. R(più o meno)IP:

Ce l’ha con Rutelli?
Ma no, Rutelli forse vuole liberarsi della moglie. Non mi riferivo a lui, anche se dovrebbe ringraziarci per la difesa nel caso Lusi.

E a chi?
Oggi ho ricevuto un libro di Roberto Maroni. Anzi due, uno per me e uno per Vittorio (Feltri, ndr). Nel suo c’era scritto “al numero 1”. E nel mio “Caro Alessandro, buon lavoro”. Mi mandi una dedica così la mattina e mi spedisci in carcere il pomeriggio?

Non è stata solo la Lega.
Per carità, non parliamo di quei vigliacchi del Pdl. Ma lo sa quante volte ho messo la mia faccia per difenderli anche quando erano indifendibili? E loro si trincerano dietro il voto segreto.

Non credo ce l’abbiano solo con lei.
Gli stiamo sui coglioni tutti, ovvio. Ma Travaglio lo riconoscono come “nemico”. Io invece sono un “amico” non allineato, li fa andare in bestia. Credo di essere il giornalista più odiato da Maurizio Gasparri.

L’intervista completa e il resto della Photogallery su DagoSpia.

Mi scuso con i garbati lettori di Cartoonist Globale per il linguaggio da scaricatore di porto esibito da Sallusti.

Sallusti©Dagospia

La sessione di Karaoke che segue e chiude in gloria il post è avvenuta nove giorni fa a Parigi, cittadino piuttosto nota in Francia.
Amanda aveva perso la voce e ha fatto cantare i presenti, radiocomandandoli come Giorgio Gori fa con Matteo Renzi.

Ma prima, Amanda suona, mentre il suo consorte Neil Gaiman canta (bene) Psycho (Leon Payne).
Questi brani musicali registrati lo scorso maggio in Texas non sono molto noti, per cui… ve li somministro.

Segue della sola Amanda In My Mind (Violitionist Sessions), con un cavalluccio in pezza dal lungo collo ligneo.