ALLA RICERCA DI NOTIZIE SU ANDREA DA PASSANO

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Di Gino Boccasile si parla in chiusura di post, ma intanto, come anticipo, alcune sue illustrazioni non guastano.

Riprendiamo il discorso di una decina di giorni fa sul quasi misterioso disegnatore indicato nel titolo.

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Come abbiamo già detto in passato, quella del titolo è una domanda precisa, rivolta da Gcm, costante contributor di questo blog con interventi vari, ma soprattutto dalla Lambiek Comiclopedia.

Gcm ha contribuito alla scheda su questo misterioso disegnatore italiano, sia umoristico, sia realistico, del quale vediamo in questo post alcuni lavori.

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Persino sul suo nome di battesimo si avanzano dei dubbi.
Si chiamava Guido o Andrea, come a volte riportato?

Dalla sua vacanza, Gianni Bono scrive a Gianfranco Goria il seguente messaggio:

Ciao, sono in Messico e non posso controllare. Credo pero che il nome vero sia Andrea. Anch’io sulla Guida posso aver scritto Guido, ma e’ Andrea. A settembre confermo.

Anche Luciano Tamagnini, col quale abbiamo pranzato giorni fa, insieme a un gruppo di amici dell’ANAFI e e della ComixComunity, conferma Andrea. E ha aggiunto anche una descrizione fisico-comportamentale di Andrea da Passano. Se interessa, possiamo vedere di riportarla in un prossimo post.

Il Signor Moeri, dopo aver letto il primo post sul tema, i cui contenuti sono integrati in questo, ha detto la sua e ci ha inviato l’immagine che segue, con il commento successivo.

Criche e Croc

Scrivo per allegare una immagine dell’albo di cui parlavo nel blog, quell’albo di “Criche e Croc” che posseggo in ristampa anastatica, preso a Bolognacomics tempo fa assieme ad un Ridolini a striscia. Il nome del disegnatore come si può leggere è “A. Da Passano”.

Il Ridolini potrebbe apparentemente far parte della serie dell’editore Tristano Torelli.

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Da-passano_crichecover

Così recita la scheda della Lambiek:

After World War II, he continued his collaboration with Casa Editrice Edital, becoming the main local artist for the publisher’s ‘Chriche e Croc’ comic books based on the famous comedy duo Laurel & Hardy, again with scriptwriter Roberto Renzi (1946-48).

He created several back-up features for the comic book, starring ‘La Signora Coccode’ as well as his earlier character ‘Il Professor Distrattini’. He also created ‘I Terribli Moschettieri’ during this period.

ConosceJPG

Da-passano_chriche

E prosegue:

Da Passano was additionally the illustrator of the ‘Ipnos’ series, written by Gianluigi Bonelli between February and August 1947 (issues 15 through 32). He apparently headed his own DaP studio in Milan, that produced and published ‘Roal, Il Tarzan del Mare’ (1947-48) and ‘Biancaneve’ (1948-49) from texts by Roberto Renzi.

Una possibilità è, appunto, attingere alla memoria di Renzi, che potrebbe essere presente in ottobre a una iniziativa benemerita per celebrare i sessant’anni di Tiramolla.

Da PassanoJPG

Un’altra possibilità, che mi torna alla mente giusto adesso, potrebbe essere chiedere a Antonio Terenghi (sotto una sua copertina con l’indianino Caribù per il Pepito francese), che anni fa in un’intervista ancora inedita mi aveva detto quanto segue (per il mio libro lungi dall’essere completato) sul Fumetto Italico:

Caribou-cover

Terenghi: “Facevo il lettering e qualche disegno per le storie di Criche e Croc, disegnate da Andrea Da Passano, alla Edital, fondata da Mario Conte. Da Passano, che aveva lavorato negli Stati Uniti agli Studios di Walt Disney, e poi era tornato in Italia, aveva anche degli addentellati con altre realtà creative. Così, nel ’46, appena tornato dalla guerra, mi aveva proposto di farmi avanti, come disegnatore, presso lo studio di Boccasile, sotto la Galleria. Boccasile stava realizzando un’opera imponente, eccezionale: il Decamerone illustrato. Aveva visto i miei disegni, e gli erano piaciuti.”

Walt Disney gira

E il resto non c’entra. Da questo, però, pur senza chiedere niente di nuovo, deduciamo che il nome di Da Passano sembrerebbe essere Andrea

Boccasile Domanda (rivolta a me stesso prima che a chiunque altri): ma davvero Da Passano aveva lavorato per Walt Disney?

Non è affatto improbabile, date le grandi infornate di disegnatori europei che avvenivano in concomitanza con i primi tre lungometraggi di Walt Disney, ma non mi risultaano accreditamenti di Da Passano nei volumi su Disney. Probabilmente la sua carriera si era fermata al ruolo di intercalatore e, prima del 1941, questo tipo di attività non era registrato nei titoli e nelle schede dei film (in buona parte nemmeno in seguito, dato il numero esorbitante di collaboratori).

Quanto al talentuosissimo Boccasile (a destra nella foto), illustratore di regime molto amato da Mussolini, tenente delle SS italiane, già incarcerato e processato per collaborazionismo, morì improvvisamente, a Milano il 10 maggio 1952, a soli 51 anni, per un attacco di bronchite e pleurite.
Così, anche Terenghi non ebbe più a che fare con lui e restò incompiuto il Decamerone, per il quale Boccasile aveva già disegnato oltre una cinquantina di tavole.

Bengasi

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BigBoccasileTalco

Sic transit gloria mundi.

  • Angelo Luerti |

    La completa biografia di Andrea Da Passano è sulla rivista CHARTA di questo mese.

  • Angelo |

    C’è qualche collezionista che possiede un esemplare di “Roal, il Tarzan del mare” o di “Rizza manina d’acciao” che mi sa dire qual’era l’indirizzo dell’editore DAP?
    Grazie

  • Luca Boschi |

    Grazie Aumaldo, il tuo contributo è sempre interessante, immaginavo che questo argomento fosse nelle tue corde.
    E grazie anche a Tino, per il suo punto di vista. Naturalmente non potrò mai pensare (personalmente) che i crimini nazifascisti possano avere delle attenuanti, ma sono invece cderto che a volte dei tratti di storia, degli episodi, siano stati alterati profondamente. Non ho difficoltà a immaginare che Togliatti e i togliattiani ne siano stati artefici in qualche momento, ma è un discorso molto più ampio che coinvolge molte figure diverse: il comunista Pietro Secchia, il fascio/pidusita Licio Gelli… figure lontanissime fra loro sono state oggetto e in parte artefici di agiografie o di “oscuramenti di verità” che sicuramente meriterebbero indagini approfondite non condizionate.
    Anche in un ambito assai ristretto della storia partigiana della quale mi sono occupato con Lucia Vannucchi sono emerse verità occultate da persone del PCI dell’immediato dopoguerra. Nessuno stupore. Il discorso sarebbe lungo e dovrebbe essere articolato scientificamente e storicamente.
    Buona domenica!
    L.

  • aumaldo |

    Se non ricordo male, erano attribuite al Da Passano (non chiedetemi la fonte, dato che sono trascorsi molti decenni…) anche le tavole di “Macarietto e Pinocchio”, inizialmente pubblicate nel 1947 in alcuni numeri de “Il Giornalino di Carroccio” e successivamente (uno o due anni dopo) ristampate in volume in due differenti collane librarie della Carroccio (“Collana Cine-Romanzi” e “Prescolastica Grande”).
    Queste tavole erano firmate tout court “Alessio” (quindi, senza l’indicazione del cognome), …per cui paradossalmente si potrebbe aggiungere un terzo nome di battesimo agli altri due finora ipotizzati (quindi Andrea Alessio Guido Da Passano…).

  • Tino Gianbattista Colombo |

    Bah! Ripeto “La storia la si studia, non la si interpreta” e qui di storia ne è stata studiata pochina dando voce alle interpretazioni di parte che la storia vogliono obliare.
    Basterebbe leggere le prime pagine di De Felice il comunista che rifiutandosi di scrivere una storia di parte con Togliatti vene da questi epurato, combattuto mai discusso ma sostituito da cioccapiatti da fiera che la storia l’hanno scritta sotto dettatura della parte interessata a lustrarsi stivali, speroni, medaglie, alamari fregi, fedeli schiavi della massoneria che ha scritto gli ultimi tre secoli della vita universale schiavizzata di popoli sottomessi al potere economico.

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