GRAPHIC NOVEL, IN TAVOLA! CON GIPI & Co. SU REPUBBLICA DI OGGI

Making of graphic novel

E’ una coincidenza: per il secondo giorno di seguito, Cartoonist Globale cita La Repubblica.

Questa volta non si parla di Tex Willer, ma dell’inserto di cultura del sabato, la cui copertina apre con un esauriente servizio di Benedetta Tobagi (Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre. Torino, Einaudi, 2009) dedicato ai graphic novel, che “sembrano fumetti ma hanno l’ambizione di occupare lo spazio del romanzo”.

Benedetta, che mi ha scovato nei giorni scorsi tramite Antonio Iannotta, e con la quale abbiamo conversato a lungo, ha anche la bontà di citarmi, insieme a Goffredo Fofi, Lorenzo Mattotti e Elfo.

In questa circostanza, il glorioso giornale fondato da Eugenio Scalfari ha anche chiesto un testo autobiografico a Gipi (Gianni Pacinotti, of course), che in rete si reperisce parzialmente anche nel sito di Post, qua, sempre in data odierna.

L’articolo di Benedetta, invece, non l’ho trovato su Repubblica.it, almeno per il momento.
La Repubblica di oggi va proprio acquistato, quindi. Dopo un’affannosa ricerca da un’edicola all’altra, dato che il sabato (e non solo) il quotidiano va a ruba (il che è un buon segnale, nell’epoca in cui non si legge quasi nulla di cartaceo o si acquistano spesso delle cretinate e dei concentrati di menzogne).

Un po’ di questo Gipi:

(…)

E guarda, c’era nel disegno una tale assenza di limiti! Potevo far incendiare la collina senza chiedere permessi, senza dover corrompere assessori o distrarre ambientalisti. Potevo prendere un cane e maltrattarlo e farlo correre giù per la discesa in lacrime di cane e potevo pure far restare l’Orco davanti alle fiamme, fin che scintille non gli toccassero i piedi e farlo correre via all´ultimo secondo. Anzi, meglio. Potevo farlo inciampare, e bruciare, rotolarsi in fiamme sul terreno con le foglie che s’appiccicano addosso e alimentano il rogo e poi potevo andare con lo sguardo in alto, sempre più lontano, fin che l’Orco fosse un punto, un fiammifero che brucia, giù sul suolo. Musica immaginaria. Fine. Potevo bruciare l’Orco. Di più: potevo bombardare il paese vicino, farvi scoppiare una guerra.

Gipi Potevo prendere mio padre, che nessun attore avrebbe mai potuto interpretare, e narrarne gli scherzi più dolci. Potevo raccontare di amicizie immortali e spietate. Potevo fare tutto senza chiedere il permesso a nessuno.
Potevo raccontare storie in libertà. Spendendo in soldi zero, in fatica mille, ma in soldi zero.
E soldi zero, lo sappiamo, vuol dire libertà
.

Chi oggi si trova in una stanza asfittica a leggersi qualcosa, Repubblica (come si spera) o altro, può ascoltare questo brano delle Hole (con Courtney Love scatenata) immaginandosi a Malibu.

  • Luca |

    Grazie, Giulia!
    Poiché potrebbe interessare i lettori, riporto qui l’elenco che viene suggerito nel pezzo del Sole 24 Ore da Domenico Rosa.
    Chissà se i lettori sono d’accordo o ne hanno da suggerire qualcun altro di imprescindibile…
    I titoli da non perdere
    1) Art Spiegelman: Maus
    2) Lorenzo Mattotti: Fuochi
    3) David B.: Il grande male
    4) Gipi: Appunti per una storia di guerra
    5) Moebius: Garage ermetico
    6) Charles Burns: Black Hole
    7) Seth: La vita non è male malgrado tutto
    8) Andrea Pazienza: Gli ultimi giorni di Pompeo
    9) David Mazzucchelli: Discovering America
    10) Craig Thompson: Blankets
    11) Davide Reviati: Morti di sonno
    12) Alan Moore: Watchmen
    13) Munoz-Sampayo: Nel bar
    14) Joe Sacco: Goradze – Area protetta
    15) Lefèvre-Lemercier-Guibert: Il fotografo
    16) Hugo Pratt: Corte sconta detta arcana
    17) Tamburini-Liberatore: Ranxerox
    18) Hofsterheld-Solano lopez: L’eternauta
    19) Chris Ware: Jimmy Corrigan

  • giulia crivelli |

    vi segnalo anche l’articolo uscito sul sole 24 ore del 21 luglio, firmato da domenico rosa, illustratore del quotidiano. lo trovate a questo indirizzo http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2010-07-21/londa-graphic-novel-080447.shtml?uuid=AYBZzo9B&fromSearch

  • Bubi Balzello |

    Ho visto che i post di Cartoonist Globale sono regolarmente riportati nelle pagine di Sloworld, come questa:
    http://www.sloworld.eu/aggregator/sources/2
    Home » Feed aggregator » Sources
    Dal blog di Luca Boschi
    Luca Boschi
    Updated: 1 hour 35 min ago
    GRAPHIC NOVEL, IN TAVOLA! CON GIPI & Co. SU REPUBBLICA DI OGGI
    Sat, 31/07/2010 – 16:32
    E’ una coincidenza: per il secondo giorno di seguito, Cartoonist Globale cita La Repubblica.
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    Mancano i video e le figure, ma il resto c’è tutto.

  • Giovanni |

    Che scocomerata, Courtney Love!
    Il dibattito è interessante. Sulla situazione generale del fumetto in Italia segnalo anche un contributo di Carlo Chendi, che oggi riporta AfNews: http://win.afnews.info/public/afnews/news002/newsitem1201614291,28555,.htm
    E’ della serie “piccole nostalgie estive”. A suo tempo ha anche suscitato un potiferio. Dispiace che sull’ultimo Topolino Massimo de Vita sia sottoutilizzato, appena con una storia breve di Eta Beta. Dovrebbero dargli dei ROMANZONI, potrebbe benissimo fornire dei capolavori, di graphic novel Disney con i Topi. Anche Cavazzano, Mastantuono, che so…. Mottura… Mi sembra che ci siano dei grandi artisti sottoutilizzati.
    Qui c’è l’intervista audio di Radio Kairos, di un paio di anni fa: http://garagermetico.blogspot.com/2008/01/disney.html
    Per ora mi fermo, mi riprometto di proseguire il discorso in coda a questo o altri post.

  • Hefrem Bis |

    Le tue parole sono di grande conforto, Cesare!
    La mia fiducia negli italiani è bassissima. Vado al bar, al supermercato (non frequento discosteche)… in tutti i luoghio dove c’è gente, tipo nche sulla spiaggia e sento discorsi senza senso, non una frase che stia in piedi; mugugni, approssimazioni… Un’ignoranza della quale francamente in passato non mi accorgevo. C’è una maggioranza (spero sia minoranza ma non m’illudo) davvero beota, il che spiega perfettamente il nostro stato di cose.
    Se c’è tutta questa gente rozza e bestiale,gli articoli come questi di cui si parla, su Repubblica, Corriere, Il Venerdì e così via, sono un vero toccasana.
    Meno male che degli steccati sembrano cadere e i Fumetti sono considerati senza pregiudizio (di destra e di sinistra; mi ricordo le stupidaggini che aveva detto Nilde Iotti, per esempio, e che non si possono perdonare. Ma la Iotti non era certo un’intellettuale come Vittori, Del Buono, Eco ecc., che avevano larghe vedute).
    Il dibattito continua.

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