FURTO DI TAVOLE ORIGINALI: LA POLIZIA DI AREZZO LE RITROVA!

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Questa è una notizia che ci piace molto dare.
Troppo spesso sono circolate comunicazioni riguardanti furti di tavole originali, di fumetti, di copertine, di illustrazioni. Una volta denunciate le sparizioni, sia adendo le vie legali, sia facendo appelli sulle pubblicazioni del settore o tramite Internet, purtroppo si giunge molto di rado ai sospirati ritrovamenti, oppure non se ne dà affatto notizia, sottovalutando l’interesse generale per tale oggetto: i… “tapini” fumetti.

Questa volta, invece, le cose sono andate diversamente. Un grazie per la segnalazione dell’esito positivo delle indagini a Pier Luigi Gaspa e Giulio Bonatti, che ci hanno fatto sapere della cosiddetta “Operazione Pinocchio”, brillantemente condotta, in sinergia con i colleghi di Bologna e Torino, dalla Squadra Mobile della Questura di Arezzo, che ne ha parlato in un’apposita conferenza stampa.

Ladri di tavole, tremate!!!

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Operazione_pinocchio_360_235 L’Operazione Pinocchio dei poliziotti aretini si chiama così perché, tra le opere che erano state trafugate, spiccano le tavole originali del libro Le avventure di Pinocchio, illustrato da Wolfango Peretti Poggi, che aveva sporto denuncia in merito, insieme all’editore Carlo Porciani: non certo una figura di secondo piano nel settore dei fumetti anche dal punto di vista della creatività.
Il sito della Fondazione Franco Fossati ce ne ricorda alcune importanti collaborazioni. Nel 1956, per esempio, Porciani disegna Davy Crockett con Renzo Calegari, su testi di Gian Luigi Bonelli.

Con Rinaldo “Roy” Dami, nel 1958, costituisce l’Agenzia di produzioni editoriali Dami, che realizza serie a fumetti in gran parte per il mercato inglese, in particolare per la storica etichetta Fleetway, distribuendo Maestri del Fumetto italiano come Gino D’Antonio, Ferdinando Tacconi, Sergio Asteriti, Mario Faustinelli, Antonio Lupatelli (alias Tony Wolf), Hugo Pratt e tanti altri. Su testi dell’amico e socio Rinaldo Dami, Porciani, nel 1958 disegna alcuni episodi di Haywatha per il Corriere dei Piccoli ed è tra gli artefici del divertente Kolosso, il “nipote di Maciste, più forte di Ercole“, nel 1964, con il gruppo Gli Amici.
Sotto, una sua copertina.

Kolosso

Tornando alla brillante operazione della Questura aretina: essa ha consentito di recuperare, in generale, migliaia di opere d’arte, per oltre 250 colli (soprattutto cartelline, a quanto ci dicono), di provenienza diversa. Quello che è stato scoperto a proposito di Pinocchio e delle altre illustrazioni in oggetto è stato un classico furto su commissione, a quanto è stato detto stamani; proprio questo aspetto, alla fine, ha tradito il ricettatore piemontese.
Rosa J.Andrewsjpg Costui, infatti, nei mesi scorsi ha chiamato l’editore Porciani chiedendo la cessione del diritto di autore su uno dei disegni, senza però offrire elementi utiliper essere individuato. Sono numerosissimi infatti i lavori, le tele, i disegni e i bozzetti rinvenuti (in questo post non ne mostriamo, ce ne sono solo alcuni che possono rendere vagamente l’idea). Tra questi, molte tavole originali del film d’animazione La Rosa di Bagdad del 1949, in particolare gli stupendi acquerelli di Libico Maraja.

Inoltre, le tavole originali del libro Il Giorno – Le Odi di Giuseppe Parini edito nel 1985, le illustrazioni (inedite) del Don Chisciotte realizzate da Raffaele Paparella (uno dei papà di Pecos Bill), oltre alle tavole de La Divina Commedia e i Tarocchi di Dante e dei Fedeli d’Amore disegnate da Golpe (con P. P. Vulpes uno dei due nomi d’arte di Wolfango Peretti Poggi).

Oltre al ricettatore torinese, è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento personale un commerciante di Milano. Che sia gente del “giro” delle mostre mercato? Sulle modalità del furto, non ancora rese note, stanno ancora indagando gli agenti della squadra mobile aretina coordinati da Marco Dal Piaz.

La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari.

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