Il 31 maggio verrà inaugurata la mostra “Partigiani e fumetto” , ideata e curata da Pier Luigi Gaspa (notoria autorità sull’argomento) in quel di Carpi (MO) nell’ambito della Festa Nazionale dell’ANPI nel 70° Anniversario della Liberazione, che si tiene in un luogo a poca distanza dal Campo di Fossoli , gestito dai fascisti, area di “smistamento” per destinazioni terribili.
La mostra è patrocinata da: Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Città di Carpi, Comune di Campogalliano, Comune di Novi, Comune di Soliera.
Silver ha realizzato il poster e ha scritto una sorta di prefazione all’iniziativa fumettistica. Con un font abbastanza piccolo la riportiamo in questo post.
La mostra sarà già visitabile dalle Ore 16,45, quando fino alle 18,00 circa, nel Cortile d’Onore del Palazzo dei Pio, si terrà l’inaugurazione della IV Festa Nazionale ANPI.
Introduce e coordina Aude Pacchioni, Presidente ANPI provinciale di Modena. Intervengono Alberto Bellelli, Sindaco di Carpi, Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità della Regione Emilia-Romagna, Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale ANPI.
Proseguendo nel programma di sabato:
Ore 18,00-20,00 | Cortile d’Onore del Palazzo dei Pio
Incontro con i Sindaci di alcuni Comuni colpiti dal terremoto del 2012 per fare un punto sullo stato degli interventi. Presiede Luciano Guerzoni, Vice Presidente Nazionale vicario ANPI.
Ore 21,00-23,00 | Piazzale Re Astolfo
Spettacolo di Dario Vergassola e brindisi di avvio della Festa.
Il giorno seguente, Ore 9,30-12,00 | Auditorium S. Rocco
Forum La guerra di Liberazione come fenomeno nazionale – Il contributo del Mezzogiorno. Presiede Enzo Fimiani, Storico e Presidente ANPI Provinciale di Pescara.
Intervengono: Claudio Dellavalle, Presidente dell’Istituto piemontese per la Storia della Resistenza e della società contemporanea (ISTORETO), Chiara Donati, Ricercatrice – Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche (IRSMLM), Gloria Chianese, Storica – Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale ANPI
Ore 12,00-13.00 | Cortile d’Onore del Palazzo dei Pio
Si tiene l’inaugurazione mostra “Partigiani e fumetto” a cura della Sezione ANPI di Carpi.
Ore 14,30-17,00
Visita al Campo di Concentramento di Fossoli. A seguire, nella Sala delle Conferenze, verranno illustrati la storia del Campo, il Museo, la deportazione con relazioni e breve discussione.
Intervengono: Marzia Luppi, Direttrice Fondazione ex Campo di Fossoli, Claudio Silingardi, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI), Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale ANPI
Ore 15,00-17,30 | Cortile d’Onore del Palazzo dei Pio
Conferenza sul tema “Fumetto e Libertà” a cura della Sezione ANPI di Carpi. Intervengono tra gli altri Alberto Pagliaro, Giulio Giorello, Pier Luigi Gaspa e Roberto Baldazzini.
Incursione del Coro delle Mondine di Novi di Modena.
Così scrive Pier Luigi Gaspa nel fascicolo speciale che viene pubblicato e diffuso in un numero di copie assai limitato a partire da domanica 31, giorno in cui, a Carpi, condurrà una conferenza su Fumetto e Resistenza, al quale sono garantite le partecipazioni del filosofo Giulio Giorello e dei disegnator-fumettisti Roberto Baldazzini e Alberto Pagliaro.
A seguire, un assaggio del testo del fascicolo scritto da Pier Luigi Gaspa.
Giovanni Camusso, in arte Nino Camus
A settant’anni dalla comparsa in edicola della sua breve serie a fumetti, grazie alla genti- lissima collaborazione dei figli Fabio e Grazia, si può sollevare, almeno in parte, la cortina di mistero che ricopriva il vero nome e l’attività di questo (ingiustamente) dimenticato disegnatore, dal tratto modernissimo e sicuramente innovativo per il proprio tempo.
Svelandoci il vero motivo per il quale di detto artista, dopo “Pam il partigiano” non si sia più trovata traccia nel mondo delle strisce disegnate.
Nato a Torino il 23 giugno del 1910, infatti, Giovanni Camusso non è sopravvissuto a lungo alla pubblicazione del suo eroe della Resistenza, spegnendosi a Milano l’11 marzo del 1947, a causa di una gravissima malattia vascolare.
Come testimonia una tessera di riconoscimento della fabbrica, appena diplomato, Camusso viene assunto dalla FIAT, per la quale lavora alcuni anni nell’ufficio tecnico della sezione automobili – aviazione.
Contemporaneamente porta avanti la sua carriera di vignettista per riviste satiriche quali “il Bertoldo”, “il Marc’Aurelio”, “Candido”, “Becco Giallo”, “il Travaso”, firmandosi sempre con il suo pseudonimo Camus, delle quali troviamo alcuni esempi in queste pagine. Per tutti gli anni Trenta e i primi anni Quaranta, sue vignette e raccontini illustrati appaiono inoltre su la “Domenica del Corriere” e “Tribuna Illustrata”, come raccontano le ricevute di pagamento che corredano queste righe, singolare memento della vivace attività di Camusso in campo vignettistico.
Il disegnatore si trasferisce quindi a Milano nel 1939, chiamato a collaborare a quel capolavoro del cartone animato italiano, recentemente restaurato, che è La rosa di Bagdad. Purtroppo del suo intervento nella realizzazione della pellicola animata al momento non è dato conoscere di più.
Del giovane e sfortunato Camusso si sa soltanto che durante gli anni della guerra lavora a Milano nelle industrie aeronautiche Caproni (dalle quali viene licenziato, come si può leggere più avanti, nel settembre 1943, dopo l’armistizio), in qualità di progettista e disegnatore. Poi, al termine del conflitto, la breve vicenda editoriale di Pam il partigiano, la collaborazione con “Grand Hôtel”, per cui realizza alcuni fotoromanzi “disegnati”, com’era uso all’epoca, e l’improvvisa scomparsa all’età di neanche 37 anni.
(Il resto nel fascicoletto speciale)