Questo post è una bassa “esportazione” di dati dal commento centodecimo o giù di lì presente in quest’altra conversazione su Alice, monca quanto a contenuti del post stesso, ma fantastiliardaria quanto a chiacchierata “postposta”.
Grazie a Sauro Pennacchioli per aver segnalato questo carro carnevalesco con una parodia del personaggio dei Fleischer Bros., Betty Boop, che ha sfilato nei giorni scorsi a Blufi, sulle Madonie.
Ma chi ha inventato realmente Betty?
Come sono andate veramente le cose?
Ma quali disegni di Grim Natwick, quale idea geniale di Max Fleischer e di suo fratello Dave?
Tutte fanfaluche.
Betty Boop, la cantante sexy degli anni Trenta è veramente esistita, e una banda di animatori e fumettisti si è limitata a succhiarne la linfa per plasmarla in un fenomeno da baraccone hollywoodiano.
L’hanno ritratta dal vero sintetizzandole i lineamenti, poi qualcuno, negli anni Ottanta, si è ispirato a lei per inventarsi Jessica Rabbit.
Nel documento filmato che vi presentiamo in anteprima in Italy (che nel contempo è anche il trailer di un futuro documentario sulla paffuta ragazza) tutto viene spiegato in modo chiaro e convincente.
C’è persino un cameo di Braccio di Ferro!
Alessia Cosio ha messo in rete questa nuova interpretazione di Betty.
Farina del suo sacco?
Sembra di sì, quindi: complimenti!
Grazie per le immagini, tratte dalla rete, e a Sauro per la segnalazione.