Chi di voi aveva mai visto prima questa roba?
Spinto dalla forze delle cose, l’ho inserita nella categoria Stracult.
Il famoso topo di Maria Perego era… famoso (appunto) anche in Giappone nel 1967, anno al quale sembrano risalire tutti questi articoli sospesi tra il kitsh sfrenato e l’ipnotico, prodotti ufficialmente (non sono tarocchi) molto tempo della sciagurata serie animata, sciroppata anche dai teleutenti italici, nella quale era considerato un alieno.
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Come si vede, con Topo Gigio, evidentemente influenzato dalle pellicole di James Bond, sono presenti in questi manga atipici (o forse si possono definire più propriamente illustrazioni in testo?) anche una sorta di Rosy, la topolina che ha una cotta per lo stesso, e una specie di Gatto Ortensio, ispirate ai pupazzi animati.
Come accadeva in Italia per qualche caso, le storie sono abbinate a dischi in vinile o altro materiale.
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Immediatamente sopra, la copertina del libro-disco col topo; cosa canterà il Gigio giapponese? La versione locale di Strapazzami di coccole? Oppure …Ma se vedo la gruviera, scappo via e buonasera?
Qui sotto, l’allegato al libretto: il cosiddetto flessibile in plastica colorata; è un tipo di disco a 45 o anche a 33 giri che in Italia circolava come supporto economico a musiche o a registrazioni di altro tipo nel ventennio Cinquanta-Settanta, preferibilmente come allegato a giornali e rotocalchi, o come veicolo pubblicitario diffuso gratuitamente.
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