Per chi non vuole condividere l’idea nefanda di ritrovarsi in Piazza del Popolo a Roma alle 11 insieme ai razzisti e alla Mafia nigeriana, c’è un’alternativa molto confortante, per fortuna.
Per frequentarla, basta salire un po’ più nel centro Italia, o scendere dal nord (se al nord ci si trova) per unirsi al gruppo, che si fregia del badge del Papersera.
Per la precisione, la meta è l’area del Fregio Robbiano, esattamente di fronte alla facciata dell’antico Ospedale del Ceppo.
L’orario è le diciassette e rotti! Mi raccomando!
Ecco come stanno le cose: l’Associazione onlus Papersera, in occasione del 70mo anniversario della creazione di Zio Paperone, pubblica l’albo a fumetti Uncle Scrooge – The Pressed Dollars, che è idealmente il proseguo delle classiche uscite dei comic book USA.
Contiene la storia che Alessandro Santi ha scritto e disegnato sceneggiando il breve soggetto dell’amico avv. Antonio Costa Barbé di Novara e soprattutto le due pagine piene di gag, suggerimenti e sequenze ideate da Carl Barks.
“L’uomo dei paperi”, “The Duck Man”, tenne una corrispondenza con il novarese nei primi anni Novanta e una volta si divertì a sviluppare il soggetto di Antonio, dandogli piena autorizzazione a utilizzare quegli appunti. Tempo dopo Alessandro e Antonio si conoscono.
E Antonio passa ad Alessandro il testimone. Il suo lavoro consiste nel cucire insieme il soggetto di Antonio e le trovate di Carl, che amplia e al quale fornisce una cornice narrativa coerente, arricchendo a sua volta il soggetto iniziale nelle direzioni indicate dal Maestro; infine ha disegnato, inchiostrato e colorato la storia e la copertina.
Il progetto si è sviluppato nel corso di 15 anni, nei quali i due amici prendono contatti con editori e ricevono consigli, soprattutto da due dei massimi autori Disney: Romano Scarpa e Marco Rota.
A completare l’albo a fumetti, in inglese per conservare le parole e lo spirito di Barks, vi è anche un quadro a olio che Alessandro ha fatto ispirandosi a quelli con i Paperi che l’Autore realizzava a partire dagli anni Settanta e il resoconto fedele, con foto e documenti inediti, anche di Barks, del lungo percorso che ha portato alla stampa dell’albo, a tiratura limitata (200 copie) e già quasi esaurito dopo la presentazione a Lucca Collezionando dello scorso marzo.
Qua sopra, nella presentazione avvenuta a Lucca Collezionando, Carlo Chendi è ospite di Alessandro e Antonio.
Gli introiti dell’albo andranno a beneficio di Save the Children Onlus.
La storia Zio Paperone e i dollari compressi vede il protagonista alle prese con i problemi causati dall’accumulo esorbitante delle proprie ricchezze: per evitare problemi col fisco interverrà anche Archimede Pitagorico con un paio di rivoluzionarie invenzioni; peccato che i Bassotti escogitino nuovi trucchi per penetrare nel deposito…
Gag a go go, fino a un colpo di scena esplosivo che ci trascinerà verso un finale davvero inaspettato!
Entrambi lettori barksiani fin dall’infanzia, Ale e Antonio avevano conosciuto personalmente il Maestro in occasione del suo tour europeo del 1994. In tale occasione, a Rapallo e poi a Milano, Alessandro ha modo di parlare un po’ con la leggenda vivente mondiale dei comics, uomo assai cordiale e umile, nonostante fosse ormai uscito dall’anonimato in cui aveva lavorato per 30 anni.
Carl Barks, di modeste origini, classe 1901 come Walt Disney, dopo mille mestieri (come Paperino), aveva iniziato a lavorare nel cinema di animazione agli Studi Disney, prima come intercalatore e poi come sceneggiatore, grazie alla sua notevole abilità a confezionare originali storie e gag. Quasi da subito al lavoro con la new entry Paperino (Donald Duck), dopo cinque anni, nel 1942, Barks si licenzia dagli Studios e lavora nei fumetti, in prevalenza Disney.
A partire dal 1943, nel medium fumetto l’autore statunitense sviluppa la personalità del Papero più famoso del mondo, il quale da macchietta dei cartoon acquista tratti così umani da rappresentarci un po’ tutti. Inoltre Barks dà a Paperino e nipoti un ambiente riconoscibile (Paperopoli, Duckburg), dei characters occasionali che lasciano però il segno e dei parenti, tra cui il più memorabile resta Zio Paperone (Uncle Scrooge), un vecchio ma energico magnate ultra ricco che sguazza nei soldi del suo deposito.
Anche Zio Paperone riceve da Barks una personalità sfaccettata, nel corso di centinaia di storie dove umorismo, avventura, satira e critica sociale vanno di pari passo. I racconti fumettati di Barks, autore anche dei testi, continuano tuttora a divertire, meravigliare e ispirare migliaia di lettori in tutto il globo, come attestano le incessabili ristampe (in Italia sul bimestrale Disney da edicola e fumetteria “Uack presenta… Vita da Paperi”, Panini Comics, in edicola c’è attualmente l’ultimo numero, last and least).
Benché se ne siano trovate facilmente tracce anche in altri media, come nel primo film di Indiana Jones di Spielberg, nessuno riuscirà mai a quantificare l’influenza sul nostro immaginario collettivo dei fumetti di Carl Barks, come ammettiamo con riconoscenza anche noi amatori-autori (sono parole di Alessandro, come un po’ tutto il resto di questo post, che Cartoonist Globale si è limitato a parafrasare), tentando oggi di ripagare l’ineguagliabile Uomo dei Paperi con Zio Paperone e i dollari compressi (Uncle Scrooge – The Pressed Dollars).
Questo non c’entra, sono con Tanino, evvabbe’, grazie a Claudio (Ferracci)!