Una lezione di storia italiana.
Domani, 17 novembre in biblioteca!
La storia de “Il Pioniere”, il giornalino diretto, tra gli altri, anche da Gianni Rodari, poffarbacco.
Le avventure di Chiodino, Cipollino e Stenderello e l’educazione progressista per ragazzi attraverso i fumetti. È l’affascinante storia de “Il Pioniere”, il giornalino rivolto ai più piccoli, che ora è stata recuperata grazie alla digitalizzazione sul sito www.ilpioniere.org.
Dal 1950 al 1970 l’educazione e lo svago per i più piccoli passava anche attraverso “Il Pioniere”, un giornalino di area progressista, edito dall’Associazione Pionieri d’Italia (Api).
Un’esperienza che, in realtà, ebbe i propri prodromi dal 1946 all’agosto 1950, quando furono stampati diversi giornalini prima con il titolo “Il Moschettiere“, poi venne “Il Pioniere“, poi “Il Pioniere dei Ragazzi” ed infine “Noi Ragazzi“.
Le avventure di Chiodino, Cipollino, Atomino, Stenderello e di altri personaggi disegnati nelle storie della pubblicazione, parlavano ai più piccoli di Resistenza e di temi sociali, con una morale di sinistra.
Per saperne di più:
L’Associazione Pionieri d’Italia, organizzazione che rappresentò un momento importante di sviluppo culturale dei giovani del dopo fascismo, voleva ricercare un nuovo modello di crescita e di partecipazione non bigotta con al centro gli adolescenti, uomini del futuro.
Dopo un inizio autonomo dal punto di vista editoriale, i noti problemi economici della sinistra portarono “Il Pioniere” a diventare un inserto de l’Unità (in edicola il giovedì) dal 1963 al 1966. Conclusa quell’esperienza, la pubblicazione si legò a “Noi donne“, giornale dell’Udi (Unione Donne in Italia), che diede un contributo fondamentale, fino alla chiusura nel 1970.