Una delle solite premesse, reiterate, che non posso evitare di esporre: millanta scuse a tutti gli amici, e financo ai nemici, ai quali non posso rispondere nemmeno con sms, oppure ai quali comincio a rispondere con un sms o con una mail che poi non riesco a portare in fondo.
La situazione sarà sempre più complessa, specialmente adesso che sono stato nominato Bibliotecario ad honorem,in quel di Perugia. Ringrazio Andrea Gresta, che se n’è venuto appositamente da Terni per scattare queste foto (queste e quelle che, suppongo, compariranno nel prossimo post).
Proprio il giorno 28 stavamo parlando dell’amico Leo Cimpellin, sul quale ha delle memorie da condividere, anche fotografiche, il buon Franco Ressa (che ringrazio), al quale lascio la tastiera.
Conobbi Leo Cimpellin in una manifestazione a Genova il 22 settembre 1973 (io sono quello con la borsa a tracolla).
Più avanti ci rivedremo a Milano, nel suo studio in corso indipendenza, dove disegnava Jonny Logan e aveva come aiutante il giovane Giampiero Casertano. In quell’occasione, generoso come sempre, mi regalò un originale di Hugo Pratt (malgrado lavorassi per lui come ricercatore storico, Pratt non mi aveva mai dato un suo disegno).
Pochi anni fa lo frequentai ancora nella sua casa di piazzale Loreto (siamo nel 2010). Non era felice, perché si sentiva dimenticato.
Per quanto riguarda Cino Tortorella (qui sotto in un disegno di Sergio Toppi), i miei ricordi risalgono al 1962, avevo 8 anni e lui aveva fatto uno spettacolo al caffé Roma di Alassio. Dopo, era andato a mangiare nel ristorante che mio cugino aveva lì vicino. Io mi avvicino e gli dico: “Allora tu sei Cino Tortorella”. Lui spalanca gli occhi e mi chiama vicino, poi mi dice con una certa ammirazione: “Tu sei l’unico ragazzino che non mi ha chiamato Mago Zurlì!”