Oggi, nella fiera milanese di Cartoomics, si è tenuta la premiazione di Giorgio Cavazzano per 50 onoratissimi anni di carriera Disney. Tantissimi autori l’hanno omaggiato con un disegno (sopra, quello di Blasco Pisapia) o un testo. Ed anche con l’avvio di una collana semestrale che lo riguarda.
Nel caso di un autore generosamente fluviale come Cavazzano, che sinora ha già regalato ai suoi lettori una rifornitissima gioielleria di gemme fumettistiche, selezionare le sue migliori opere di quest’ultimo mezzo secolo è una scommessa ardua. Assai difficile è organizzarle in appena sei libri il suo The best of.
Ma siamo fiduciosi che i Tesori Made in Italy che lo riguardano accontenteranno i suoi fans, includendo le opere più importanti dell’Artista, da lui scelte, arricchite con bozzetti inediti e da commenti che spiegano le ragioni della loro accordata preferenza.
Nel percorso dei sei volumi di questi Tesori Made in Italy si evidenzieranno in modo chiaro la maturazione e le mutazioni artistiche di Cavazzano, scorrendo in modo sintetico le tappe della sua enorme e variegata esperienza.
Così, constatiamo che il dinamismo e le sperimentazioni presenti nella indimenticabile avventura Paperoga e il peso della gloria si mitigano con l’avvio della partecipazione dell’autore al settimanale francese Le journal de Mickey.
Può darsi che si tratti di una pura coincidenza, ma la temporanea pausa nei contatti con il Topolino edito da Arnoldo Mondadori favorisce una calibrazione dei disegni cavazzaniani con lo stile e il gusto della piccola schiera di fumettisti Disney francesi, fra i quali spiccano Claude Marin e Gen-Clo (alias Claude Chebille). Da questa fase in avanti, i disegni del cartoonist di Venezia cambiano vistosamente registro, rientrando parzialmente nei canoni Disney più tradizionali.
Negli anni Ottanta seguirà un’altra fase, molto feconda, durante la quale Cavazzano studierà i model sheet classici dei disegni animati, in particolare quelli dettati da Fred Moore per il suo morbidissimo Mickey Mouse.
Altre variazioni sono in parte legate alla collaborazione, per il ripasso a china, del collega e amico fraterno Alessandro Zemolin, suo inchiostratore pressoché stabile.
Qualche sensibile aggiustamento di tiro è anche determinato dall’interazione di Cavazzano con i suoi coautori. Sono il complice di follie Giorgio Pezzin, l’amico di sempre Rodolfo Cimino (che trattegia gli story-boards delle sue sceneggiature), il “grande corso” François Corteggiani (così chiamato in virtù delle sua mole), il giornalista Vincenzo Mollica, trasformato in Papero della commedia disneyana. E ancora, tra gli altri, il consumato giallista Silvano Mezzavilla, il sintonico “tuttofare” Tito Faraci, i rigorosi educatori a fumetti Massimo Marconi, Alessandro Sisti e Fabio Michelini, specializzati in storie di taglio didattico o innformativo. Senza dimenticare i talenti dell’attuale millennio: Marco Bosco, Casty, Roberto Gagnor, Fausto Vitaliano.
A cadenza bimestrale, ogni Tesori Made in Italy propone un florilegio di nuove storie, disegni e illustrazioni selezionati e commentati dall’Artista, sino a coprire, in sei volumi, un intero anno di uscite: quello del cinquantennale di un Maestro senza tempo.
L’anno della festa di Giorgio Cavazzano!
La striscia sopra, disegnata da Al Taliaferro, è un fuori programma; serve semplicemente a dimostrare (facendo un rimando all’articolo precedente, sui “falsi” messi in vendita in rete) che non tutto quello che a Barks fu fatto firmare era necessariamente farina del suo sacco.
Il discorso su questo argomento sarebbe assai ampio da sviscerare e non è questa la sede per farlo.
Ma sembra che il problema dei falsi, venduti sia in rete, sia alle fiere (o meglio “proposti” in rete, poi non è detto che tutti abbocchino, ci sono stati esempi clamorosi di autori addirittura mai esistiti, che avrebbero realizzato bozzetti disneyani d’epoca; qualcosa è stato smascherato dal sottoscritto dopo l’interessamento di un perplesso retailer, dopodiché disegni e autore sono scomparsi nelle nebbie dalle quali provenivano) raccoga l’interesse dei collezionisti e anche dei semplici curiosi. Quindi, torneremo su questo curioso fenomeno, che ben poco ha a che fare con l’amore per il Fumetto e molto con la ribalderia.
Chiudo con un recupero degno di nota, che piacerà soprattutto a Nunziante Valoroso.
Quanti sanno che una versione di Cenerentola era stata firmata da Walt Disney molto prima del celebre lungometraggio del 1950?
Eccone la prova.
.
Questo è un adattamento radiofonico della fiaba, tratta dal programma con Topolino, Minni, Paperino, Pippo e soci Mickey Mouse Theater of the Air. Queste episodio è stato trasmesso poco più di 79 anni fa, il 27 febbraio 1938.
Ascoltatelo attentamente… La versione è molto particolare e “apocrifa” anche rispetto allo stesso futuro film Disney: è di scena anche lo Specchio Magico, recentemente visto in Biancaneve e i sette Nani.