Cinquanta anni fa se ne andava Walt Disney.
Chi vorrà, potrà ascoltare in merito uno speciale di Rai 6 Teche a lui dedicato.
Ottima cosa, perché a quanto pare nessun altro si è ricordato di celebrare (su cartaceo, per esempio) questa ricorrenza, triste quanto importante.
Inutile dire che i testi della Rai sono ampiamente imprecisi, con punte di discutibilità, a cominciare dall’approccio non scevro da ideologie e preconcetti, decisamente anacronistici.
Continui errori di lettura che riguardano titoli e personaggi, riferimenti piuttosto oscuri per i non iniziati, una “funebre” gravità di toni usata dai lettori “ufficiali”, alcune assurdità nei testi “pizzosissimi” di Accolti-Gil.
Anyway, chi vuole ascoltarlo con la consapevolezza che si tratta di un pezzo di archeologia informativa fintamente intellettuale e distaccato (con accenni insultanti, si veda la valutazione impietosa e superficiale circa Fantasia)…
C’è però una interessante intervista rivolta a Walt nel 1957 durante un suo viaggio in Italia.
Si può ascoltare gratis e scaricare in podcast.
Omaggio di Rai Radio 6 Teca a WALTER ELIAS DISNEY (Chicago, 5 dicembre 1901 – Burbank, 15 dicembre 1966), animatore, imprenditore, regista e produttore cinematografico statunitense, scomparso a Burbank il 15 dicembre del 1966.
Disney, creatore di famosi personaggi dei cartoni animati, tra cui Topolino, è stato uno dei principali cineasti del XX secolo e uno dei più celebri artisti nel campo dell’intrattenimento, che ha dato un contributo notevolissimo al cinema per quel che concerne il rapporto tra immagine e musica.
Speciale a cura di Silvana Matarazzo.
A milioni di fans di almeno tre diverse generazioni, sparsi in ogni lato del mondo, la notizia della scomparsa di Walt, 50 anni fa viene data dai notiziari, della radio e della televisione, con mesti annunci tipo “la favola è finita”.
Walt scompare a causa di complicazioni seguite a un intervento chirurgico svoltosi un mese prima. Oltre che negli States, dove è considerato uno degli uomini più importanti della cultura americana, anche gli appassionati, i bambini, la gente comune del resto del mondo si sofferma e dedica attenzione a questo tristissimo fatto, riflettendo sul futuro. In particolare, lo fanno i fans europei, dove la “banda” di Topolino e Paperino è amatissima da sempre.
Il settimanale francese Paris-Match dedica l’intera copertina a un primo piano di Mickey in lacrime, sotto la scritta Adieu a Walt Disney. È stato realizzato in fretta dal disegnatore Pierre Nicolas, l’uomo che sul mettimale Le journal de Mickey disegna le puntate del serial Mickey à travers les siecles (“Topolino attraverso i secoli”). Voci ben accreditate, tra l’altro, bisbigliano che nel 2017 la serie vedrà un nuovo esordio, in Francia (chi scrive non dimentica che nell’ormai lontano 2004 aveva fatto una proposta in tal senso, apparentemente accettata, all’editore francese del settimanale, poco prima che produzione di storie nuove fosse sospesa Oltralpe).
In Italia, l’onere di raffigurare un Topolino dolente per la scomparsa del suo papà creativo spetta a Giovan Battista Carpi e l’immagine, con un affranto Mickey vicino all’albero di Natale viene pubblicata sulla copertina di Epoca, rivista della stessa scuderia che edita anche i periodici e i libri Disney. Questa illustrazione da brivido farà il giro del mondo.
Al settimanale Topolino che esce in quella stessa circostanza, il n. 578, già stampato e confezionato, viene allegata una cartolina commemorativa all’ultimo momento. È a firma dello stesso Topolino, il quale dice che la scomparsa di papà Walt è assolutamente improvvisa e inattesa, perché solo pochi giorni prima aveva dato conferma di un suo nuovo viaggio in Italia. Per essere presente di persona al decimo Trofeo Topolino di Sci, a Champoluc (Val D’Aosta).
La frenetica attività creativa di Walt Disney e dei suoi uomini non si era fermata nemmeno nelle settimane precedenti. Dal punto di vista cinematografico, oltre al consueto florilegio di pellicole dal vero, come, è in fase di avanzata lavorazione un nuovo lungometraggio, affidato dalla sensibilità registica di Wolfgang Reitherman. Si tratta di un progetto accarezzato da Walt da molti anni: un lungometraggio ispirato ai Libri della Giungla, dello scrittore inglese Rudyard Kipling, un romanzo che avrebbe raccontato la crescita del piccolo Mowgli, un “cucciolo d’uomo” nelle insidie della foresta, aiutato da una banda di amici animali.