L’amico Felix De Paul ci ha comunicato poco fa che l’altro ieri se n’è andato il grande Averardo Ciriello, uno dei massimi illustratori del secolo scorso. Aveva 99 anni, come si disse già a proposito di Carl Barks, che se ne andò a quella stessa età, il secolo scorso è stato suo! E anche un po’ dell’attuale, perché mi risulta che Ciriello sia stato davvero instancabile nella sua attività. Domani ci saranno i funerali.
Nel 2009, Ciriello era presente alla Fiera di Roma, del tutto in forma e agguerrito, quando si parlava del lancio di una nuova casa editrice che si dimostrava interessata a pubblicare l’opera di grandi illustratori italiani, ma che poi sembra abbia interrotto la sua attività all’indomani dell’uscita del primo volime.
Ripropongo quella esperienza, a mo’ di omaggio al grande Ciriello, con il quale ho avuto, a suo tempo, un veloce contatto prima dell’uscita di una serie a fumetti sexy prodotta dallo studio romano di Dino Leonetti, e della quale Ciriello era il magnifico copertinista.
Ciriello era nato a Milano nel 1918.
Riprendiamo alcune sue notizie bio-bibliografiche dalla scheda redatta da Luigi F. Bona per contro della Fondazione Franco Fossati.
Inizia la carriera nel 1944 come illustratore e vignettista nel settimanale d’argomento marinaresco Acqua salata.
Nel 1945, per L’Intrepido di Pacifico Del Duca (detto “Cino“), ancora in formato giornale, illustra il primo episodio del dopoguerra de Il Principe Azzurro e sulla stessa testata, l’anno seguente, dà vita al secondo episodio di Giorgio duca di Serano, intitolato “La Freccia d’Argento”.
Dal 1945 disegna il personaggio della ragazza ben tornita, sciocchina e disinibita, che furoreggia sulle copertine di Sette (poi Otto e Otto volante); ma non dimentica il fumetto e, nell’ultima pagina dal settimanale, presenta le divertenti rivisitazioni delle Memorie di Giacomo Casanova, cui seguono “Casanova farebbe così” e “Bel Ami” (rivisitazione del personaggio di de Maupassant). Nel 1947 disegna “Follie 1947”, protagonisti Macario e le sue famose donnine discinte.
Sotto lo vediamo durante una premiazione, molti anni fa. La foto è ricavata dalla pagina (piuttosto misteriosa) del salone Romics del 2016, anno in cui a Ciriello è stato meritoriamente consegnato il Romics d’Oro. Ma la foto, ovviamente, si riferisce a un riconoscimento di decine anni prima, mentre la biografia dell’autore, diversamente da quanto indicato, nel sito è assente…
Nei primi anni Cinquanta crea vignette per il Marc’Aurelio e copertine per la Domenica del Corriere. Collabora anche alle riviste Serena, Detective e Giorni. In seguito intraprende la carriera di cartellonista per il cinema, ed è in questo settore che si procura la massima notorietà, ma gli appassionati di fumetti ne ammireranno l’arte qualche tempo dopo (e anche in contemporanea), quando agli sgoccioli degli anni Sessanta prenderà piede il trend dei tascabili sexy, in particolare quelli legati a temi fiabeschi, fantastici o orrorifici.
Con molto piacere ospito il reportage fotografico che segue e le note relative all’iniziativa editoriale che sicuramente ha più colpito i visitatori durante l’ultimo festival romano di Romics, che ha avuto fra i suoi ospiti un autentico Maestro, che assai raramente si fa vedere in manifestazioni di questo tipo. Mi riferisco ad Averardo Ciriello, in attività dal lontano 1944 in veste sia di illustratore che di vignettista nel settimanale d’argomento marinaresco Acqua salata; poi all’opera sull’Intrepido in formato giornale di Cino Del Duca (e che all’epoca aveva la redazione a Roma), quindi sul satirico Marc’Aurelio e sulla Domenica del Corriere. Rinomato cartellonista per il cinema, realizza anche un grosso numero di copertine, di grande formato, con le sue donnine leggiadre e discinte. Proprio per queste è conosciuto dalla generazione dei lettori di fumetti degli anni Settanta. Alla testata Lucifera si riferisce la sua presenza a Romics.
A Felix la parola, subito sotto.
Durante la manifestazione di ROMICS 2009, a Roma, la settimana scorsa è stato finalmente presentato dalle Edizioni AG Press il primo volume della serie Cover Art dedicato a L U C I F E R A, un fantastico “art book” di pregiata fattura, contenente oltre 240 copertine della nostra eroina stampate a colori, a tutta pagina e su carta di pregio, praticamente tutte quelle pubblicate dal 1971 al 1993.
Grande successo tra gli appassionati ed i professionisti del settore.
Il prossimo appuntamento con la collana e con l’agguerrita casa editrice avverrà alla prossima edizione della Mostra Mercato di Reggio Emilia, con la presentazione del volume dedicato a Maghella, altra eroina del fumetto tascabile sexy per adulti degli anni Settanta.
Il prezzo del volume, primo di una collana dedicata a venti argomenti dello stesso tipo, è di 79 euro.
Oltre ad alcune pagine interne del volume, sono ritratti Niki-blue-eyes con il volume di Lucifera (la ragazza del primissimo piano in apertura) e, nella foto di gruppo, gli editori, Niki & Asia, con al centro il Maestro Averardo Ciriello, grandissimo llustratore e pittore della Scuola romana, realizzatore fra le altre cose di un incredibile numero di copertine, sia per Lucifera che per Maghella, presso le etichette editoriali di Giorgio Cavedon (Ediperiodici in particolare). Per la cronaca, Ciriello ha compiuto 91 anni lo scorso maggio.
Infine, due copertine di Ciriello, fra cui una di quelle riprodotte sopra nelle fotografie del volume spalancato, nella versione pubblicata per Franca e Belgio (e Svizzera, Algeria, Marocco, Canada) dall’editore ElviFrance (dalla sigla “EF” nel triangolino).