Come sanno i più fedeli followers di questo acaico blog, ci avviciniamo a grandi passi alla “resa dei conti” del Premio Franco Fossati, dedicato a testi italiani di storia, critica e saggistica sul Fumetto.
Leggendo e premiando siamo giunti alla XX Edizione, il che per il sottoscritto ha dell’incredibile, se penso (lui – io: se penso, o pensa) che il suo (mio) libro Frigo valvole e balloons, fuori catalogo da una vita, fu in primo vincitore del contest letterario, due decenni fa.
In copertina, la riproduzione di un disegno originale che Andrea Pazienza aveva regalato a suo tempo a Susanna Gulinucci, grafica della collana Ritmi, per la (defunta) casa editrice Theoria.
Non fu questo libro a darle il colpo di grazia, specifico.
Ma la foto di apertura riguarda l’autore di uno dei libri che è in concorso proprio quest’anno: Andrea Sani, che mostra la targa ricevuta alla scorsa edizione della Mostra del Fumetto di Reggio Emilia, dove Andrea ha vinto il premio del referendum Anafi del 2016 come miglior saggista per il libro su Blake e Mortimer del quale abbiamo già parlato in passato su Cartoonist Globale, e sul quale torniamo più avanti.
Sotto, una foto scattata in occasione della sua presentazione, alla libreria IBS ex Seeeeeeeber (ho messo delle “e” di troppo?) di Firenze, mesi fa. Da sinistra, Alberto Becattini, il “presente blogger” (non presente a se stesso, ciò è scontato), l’autore del libro, Leonardo Gori, il Prof. Marco Ciardi: una milizia per tutte le stagioni, compresa questa, quando fa afa.
Parliamo del concorso, che è intitolato alla memoria dell’amico e collega Franco Fossati, saggista di fumetti e letteratura popolare (con predilezione per le carte povere, diremmo), prematuramente scomparso nel 1996, già due decenni, volati come il Libeccio.
Il Premio, si sa, possiede una giuria composta da noti critici ed esperti del settore, che a turno si alternano; è stato istituito in collaborazione con la Fondazione Fossati, associazione nata con l’obiettivo di diffondere l’opera di Franco Fossati e di promuovere ogni tipo di attività culturale legata al mondo del fumetto. Si fregia della collaborazione dell’A.N.A.F.I., dell’Anonima Fumetti e del Centro Fumetto “Andrea Pazienza”.
(Qui sopra, una illustrazione quasi astratta di Michele Rubino, per Topolino, testata dove Fossati ricopriva il ruolo di Caposervizio sceneggiatori).
Sotto, uno dei tanti libri scritti da Franco.
A Franco (e alla critica italiana di Fumetto) è dedicata la copertina del n. 251 di Fumo di China, attualmente in edicola. A realizzarla, con affetto e dedizione, è il mai troppo laudato Bruno Cannucciari.
Dovremmo cominciare a laudarlo di più, proprio perché lo si fa in modo insufficiente.
Chi volesse proficuamente approfondire, con un’intervista subliminale a Loris Cantarelli inclusa nel prezzo, può farlo cliccando con veemenza dodici volte con ambo le mani su questa stringa.
Il Premio “Franco Fossati” è nato nel 1997.
All’epoca, come ci ricordano le note stampa che accompagnano le modalità d’uso del Premio, il malefico Internet aveva appena cominciato il suo lungo e incredibile viaggio, e lo staff del Premio doveva fare uso di metodi più tradizionali – a volte un po’ lenti e stancanti – per riuscire a organizzare il tutto.
Today, le cose stanno diversamente. Email, siti internet e social network permettono a tutti noi di reperire informazioni nel modo più veloce, e di raccogliere tutta la conoscenza possibile riguardante il campo di nostro interesse.
Tuttavia, ci sono anche un paio di cose che NON sono cambiate, nel tempo: e cioè la passione e la professionalità che tutte le persone coinvolte nel Premio hanno in comune. Gran parte dei saggi è stata scritta con attenzione e competenza, molti editori hanno infuso estrema cura nei loro prodotti sui fumetti, benché (questo lo aggiungo io) non tutti siano stati sempre molto attenti a curare questo aspetto relativo alla divulgazione dei lavori che pubblicano.
Ma questo è un male endemico dell’editoria (forse non soltanto di quella italiana, ma di essa-stessa senza dubbio).
IL VINCITORE DELLA XIX EDIZIONE:
Rino Albertarelli. Maestria e versatilità di un talento innato
A cura di Silvio Costa, Paolo Gallinari, Luigi Marcianò, Luciano Tamagnini
Anafi – 2015
ELENCO DEI LIBRI IN CONCORSO per l’edizione attuale (i risultati saranno resi noti fra pochi giorni):
Danilo Chiomento, La Marvel nelle edizioni Corno, Allagalla, novembre 2015.
Piero Zanotto, Fumetto a Nordest. Da Venezia e dal Veneto a Trento Trieste e Friuli, Supernova, ottobre 2015.
Antonio Carboni, Storie di fumetto e di amicizia. I grandi maestri a Lugano nei racconti dell’autore, Little Nemo, dicembre 2015.
AA.VV., Non solo America. L’avventura del western in Italia nel secolo XX, Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare, settembre 2015.
Andrea Sani, Blake e Mortimer. Il realismo fantastico della Linea Chiara. Scienza, fantascienza e filosofia nella saga a fumetti creata da E. P. Jacobs, Alessandro Editore, 2015.
Pier Luigi Gaspa, Partigiani e Fumetto, ANPI (sezione di Carpi, MO), 2016
Alessandro Bottero, Il razzismo nei fumetti. Da all-negro alle Black Panter, da Martin Luther King a Luke Cage, Nicola Pesce Editore, aprile 2015.
Del libro di Andrea, mesi fa avevamo scritto (senza vergogna) quanto segue:
Il bravo bambino, dopo aver recitato le sue preghierine alla bat-divinità, potrà sognare (o sperare) di leggere, da grande, saggi critici come quello che andiamo a presentare a Fiorenza il giorno 26, venerdì prossimo alle 18, alla libreria IBS di via Cerretani, un libro di Andrea Sani molto apprezzato anche tra i francofoni, come testimonia l’apposita recensione comparsa nel blog specializzato in lingua francese “Hangar 7. Les Révélations de Mr. Smith” (http://hangar7.canalblog.com/).
Si tratta di Blake e Mortimer. Il realismo fantastico della linea chiara, del quale dice:
(Andrea Sani) ne se contente pas d’un habile travail de compilation (avec citations précises dûment notées en bas de page), lequel s’imposait comme préalable à son propos, car il apporte des éclairages personnels à la faveur des compétences propres à sa formation, mais aussi de sa connaissance du cinéma, poursuivant en cela l’approche effectuée en son temps par le spécialiste Gérard LENNE…
Sur le plan visuel, si le livre est régulièrement ponctué d’illustrations, un peu de couleur aurait sans doute été le bienvenu, ne serait-ce que pour rendre grâce au talent d’ E.P.JACOBS en la matière. Mais pour le reste, la maquette est claire, le papier de qualité, et le format album souple autorise une lecture confortable (à condition, bien entendu, de comprendre la langue de Dante…! ).
E ora andiamo a lavorare. Anche Perry Como e le sue coriste lo cantano (intonano la canzoncina dei Sette Nani, lo dico per Nunziante Valoroso, al quale può essere sfuggita questa stranezza). Il brano è praticamente all’inizio del video.
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Sempre incidentalmente, cito questo programma nella bella intervista senza capo né coda che mi ha appena fatto Gianfranco Goria a questo link.
Proprio da questa intervista è ricavata la foto sopra, dove sono con Antonio Vianovi, Gallieno – Zagor – Ferri e Luca Raffaelli.
Il programma, dove Perry Como prosegue citando Popeye, è la puntata del January 19, 1957 (feat. Jeff Chandler, The Mills Brothers and George Gobel).
Il libro, come già accennavo in un precedente post, è pubblicato da Alessandro Distribuzioni, ovvero da Alessandro Pastore, nostro primo editore di saggistica, che nell’ormai straremoto 1988 ebbe il coraggio di dare alle stampe il primo saggio mai scritto su un autore italiano. Quell’autore era Romano Scarpa. Con Andrea Sani, in quella occasione c’erano anche Leonardo Gori, Alberto Becattini e il sottoscritto.
Tutti e quattro saremo di nuovo presenti, quasi trent’anni dopo, per dirla alla Dumas, insieme al Professor Marco Ciardi, appassionato del buon fumetto e saggista a sua volta.
Riepilogando, si tratta di un testo fondamentale, imperdibile non solo per gli appassionati di Blake e Mortimer, ma anche dello stesso Fumetto Francofono in generale.
I personaggi di Blake e Mortimer sono una creazione immortale del belga Edgar Pierre Jacobs, fondatore insieme a Hergé (il padre di Tintin) della cosidetta “scuola di Bruxelles” e della corrente fumettistica della “linea chiara”.
Gli albi di Blake e Mortimer, sempre appassionanti e di grandissima leggibilità, rientrano nel filone del fumetto di ambientazione realistica che però sconfina nella fantascienza e nel fantastico. Jacobs, in capolavori come Il Marchio Giallo e S.O.S. Meteore!, parte dalla rappresentazione meticolosa della realtà per poi scivolare in modo progressivo verso dimensioni misteriose ed inquietanti. Il presente volume, dopo una prima parte dedicata a una breve biografia di E.P. Jacobs e alla “linea chiara”, propone un’analisi di tutte le storie di Blake e Mortimer realizzate dal loro creatore e fa anche il punto sugli “eredi di Jacobs”, cioè su quei cartoonist che hanno ripreso in nuove avventure lo spirito originario della saga jacobsiana.
Gli episodi di Blake e Mortimer, per la loro ricchezza e complessità di spunti, sono messi in relazione da Andrea Sani – specialista del fumetto franco-belga e dell’universo disneyano – con la scienza, con la fantascienza, con il cinema, con la letteratura e persino con la filosofia.
Le molteplici chiavi di lettura sono un invito a scoprire (o a riscoprire) delle storie che rappresentano una delle massime espressioni del fumetto mondiale, e cioè di quella che i francofoni chiamano, giustamente, “la nona arte”.